Michelin entra con decisione anche nell’ambito delle suole di alta gamma sviluppate in modo specifico per il mondo strada. Nella categoria mtb gli inserti e le suole Michelin sono un cardine per molte calzature e l’ingresso nel mondo road desta molto interesse.
Non si tratta semplicemente di inserti protettivi per punta e tacco, ma di una suola in carbonio disegnata in modo differente dai normali canoni e sviluppata in collaborazione con Ekoi, ora in dotazione al modello Pro Team C12, ma che vedremo su larga scala nel prossimo futuro.
L’eliminazione di colle e viti
Una scarpa più leggera, più performante, ma anche semplice e con una suola in carbonio protetta nei punti più sensibili. Questi sono stati i fattori principali in fase di progettazione. La suola della scarpa Pro Team C12 nasce dalla joint venture tra Ekoi e Michelin, è full carbon e adotta i due inserti (puntale e contrafforte posteriore) Michelin.
Per la costruzione sono stati eliminati viti e collanti, adotta degli spessori differenziati sui due inserti e questi ultimi hanno un grip eccellente. La suola è una full carbon che integra un polimero termoplastico di nuova realizzazione e una percentuale ridottissima di gomma. Significa una maggiore rigidità con una notevole riduzione di peso, oltre a spessori ridotti e longevità aumentata. Per contestualizzare ancora meglio il prodotto, abbiamo chiesto ad Ambrogio Merlo, Amministratore Delegato di JV International, l’azienda che ha sviluppato direttamente la suola (lavora a contatto diretto con Michelin) e Salvatore Puccio, che dal 2024 utilizza le scarpe Ekoi.
Tecnologie declinate al mondo bici
«Utilizziamo il top delle tecnologie Michelin e le applichiamo al mondo velo. Per la prima volta siamo entranti nel settore strada – racconta Ambrogio Merlo – cercando di portare innovazione e alte prestazioni. In collaborazione con Ekoi è stata sviluppata questa suola che combina la fibra di carbonio lavorata in autoclave ad un polimero creato da Michelin. Il risultato – prosegue Merlo – è eccellente, per quanto concerne prestazioni e leggerezza, perché il polimero ha un peso decisamente inferiore alla gomma.
«Siamo riusciti a combinare due elementi antitetici – conclude Merlo – ovvero la rigidità e una buona qualità della camminata. Anche il disegno della suola è specifico. La parte centrale e dove si monta la tacchetta devono sostenere la pedalata grazie a costolature particolari del carbonio, alle estremità il design è strutturato in modo da garantire un appoggio stabile».
Una scarpa di qualità e la suola è rigida
«Ho iniziato ad usare le calzature Ekoi da quest’anno – argomenta Salvatore Puccio – e la prima cosa che mi ha colpito è una qualità complessiva ottima. La suola è molto rigida, la tomaia è di eccellente qualità, due fattori non scontati e considerando che Ekoi è arrivata a questa tipologia di prodotti in tempi recenti.
«In aggiunta ha una buona comodità – prosegue Puccio – fattore importante per chi indossa calzature di questo tipo, tutti i giorni e per molte ore, dove l’aspetto comodità gioca un ruolo non secondario. Dal mio punto di vista – conclude Puccio – è importante sottolineare, oltre alle performances, la proattività di Ekoi che chiede a noi professionisti dei feedback continui, azioni finalizzate allo sviluppo di un prodotto di qualità».