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Più proteine in gara: vero o falso?

14.10.2020
3 min
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Durante le prime tappe del Giro d’Italia, abbiamo notato che molti corridori cercavano barrette proteiche a vantaggio di quelle a base di carboidrati. E soprattutto si vedono sempr meno i cari vecchi ā€œpaninettiā€. Una casualitĆ  o c’ĆØ del fondamento?

Per saperne di più abbiamo chiesto a Laura Martinelli, nutrizionista della Bahrain McLaren. La dietista con una specializzazione in nutrizione sportiva presso l’universitĆ  di Leeds, ci ha subito chiarito le idee.

Pello Bilbao
Pello Bilbao, capitano della Bahrain McLaren segue le dritte di Laura Martinelli
Pello Bilbao
Bilbao (Bahrain McLaren) ĆØ seguito da Laura Martinelli
Laura, aumenta davvero l’utilizzo delle barrette proteiche?

Quando si parla di nutrizione generalizzare è sempre difficile. Ci sta che ci sia una piccola parte legata al gusto del corridore, ma non credo sia così. In gara si hanno due obiettivi: reintegrare i liquidi e mantenere alto il livello di carboidrati. E questo si ottiene consumando barrette glucidiche, rice cake, che apportano appunto dei carboidrati.

Quindi ĆØ vero che si vedono meno paninetti nelle tasche?

In parte è vero. La nuova generazione preferisce utilizzare prodotti confezionati. I corridori più esperti invece preferiscono tartine e tortine di riso. Ma per entrambi dominano i carboidrati. Almeno in corsa.

In allenamento ĆØ diverso?

Può essere diverso. Puoi decidere che per stimolare ulteriormente l’organismo e lavorare senza zuccheri soprattutto sul finire dell’allenamento l’atleta utilizzi più barrette proteiche che a base di carboidrati. SI vuole cercare uno stress ulteriore. In tal caso parte anche ā€œscaricoā€, a colazione il corridore assume più proteine che zuccheri e nella borraccia mette proteine in polvere anzichĆ© le maltodestrine. Ma in corsa in cui l’obiettivo ĆØ la performance i carboidrati sono imprescindibili.

Voi in Bahrain come vi organizzate sotto questo punto di vista?

Io e l’altro nutrizionista Nicola Moschetti abbiamo ideato una sorta di ricettario per la gara, che comprende barrette e rice cake studiato per pezzo per pezzo e ognuno ha 20 grammi di carboidrati, mentre lipidi e proteine sono molto più bassi.

rice cake
Le rice cake preparate per i corridori della Bahrain McLaren
Le rice cake della Bahrain McLaren
Date molta importanza a queste tortine di riso, perchƩ?

PerchĆ© si mandano giù facilmente e danno la giusta energia. Rispetto ai paninetti l’amido ĆØ giĆ  cotto e quindi si digerisce meglio. Oggi c’ĆØ la tendenza, più o meno giustificata, di evitare il glutine. E il panino ne ha di più. Noi in Bahrain tendiamo ad utilizzare pane fresco, ma non ĆØ sempre possibile durante un Giro. Anche se lo congeli dopo un po’ non ĆØ più la stessa cosa.

Preparate voi le rise cake?

Ci pensa il massaggiatore che fa l’hotel. Il pomeriggio prima della tappa nel camion cucina prepara il riso. La base ĆØ quella di un risotto. E poi a seconda delle preferenze dei corridori lo ā€œcondisceā€ con frutta, cioccolato, limone, cocco… E credetemi in 21 tappe i corridori amano cambiare gusto.

Quindi non ĆØ vero che le barrette proteiche in corsa sono la tendenza?

Per me no. Può starci che uno scalatore in una tappa facile in cui sa che consumerĆ  meno energie del previsto voglia assumere un po’ di proteine in più e limare qualche grammo in vista delle tappe più dure. Ma non lo fa per questioni di performance.