Guzzo riassapora il successo, sperando non sia tardi

13.08.2024
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Di Federico Guzzo si erano un po’ perse le tracce. Partito fortissimo fra gli juniores, in evidenza anche al suo approccio con gli Under 23, a inizio agosto è tornato ad assaporare il dolce gusto del successo aggiudicandosi una classica del settore come la Zané-Monte Cengio. Una vittoria che ci voleva come il pane, per restituire entusiasmo a un corridore dai molti mezzi ma passato un po’ troppo presto nel dimenticatoio.

Il podio della Zané-Monte Cengio, con il veneto fra l’eritreo Zeraj (2°) e l’olandese Van Der Meulen (3°)
Il podio della Zané-Monte Cengio, con il veneto fra l’eritreo Zeraj (2°) e l’olandese Van Der Meulen (3°)

Le vittorie non bastano mai

Eppure di vittorie non ne ha ottenute poche: 5 nel 2022 con un inizio al fulmicotone con Empoli e San Vendemiano in sequenza, una corsa di prestigio come il GP Città di Brescia lo scorso anno, quest’anno poche gare ma già successi al GP La Torre e Trofeo Gino Visentini fino alla prova veneta. E nel frattempo?

I risultati non dicono tutto. Non sono stati anni facili. Nel 2023 è emerso un problema alla tiroide di non facile soluzione. C’è stata anche la mononucleosi non curata bene. Poi dopo un buon inizio anno un incidente al ginocchio ed altro stop. Tutte queste fermate hanno avuto un prezzo altissimo: Guzzo era entrato nell’orbita di molti team, alcuni anche del WorldTour, ma poi spaventati da tanta sfortuna si sono tirati indietro lasciandolo con un pugno di mosche in mano.

Tre vittorie in stagione per il corridore di Conegliano, al suo primo anno Elite
Tre vittorie in stagione per il corridore di Conegliano, al suo primo anno Elite

Un successo ottenuto di forza

Ora forse si riparte: «A luglio ero già andato bene, con il podio a Brescia e il 4° posto al Giro del Medio Brenta. Ma poi un altro stop mi aveva impedito di sfruttare la condizione. Ho ripreso proprio con la corsa del Monte Cengio, cogliendo una vittoria che mi restituisce morale. Nella fuga iniziale abbiamo inserito tre uomini, ma io sapevo però che decisiva sarebbe stata la salita nel finale. Era lunga, bisognava saper attendere, a metà era veloce e nel finale a giocarci la vittoria eravamo in 7. Svoltando per il Monte Cengio siamo rimasti in 3 ma io non volevo aspettare lo sprint, così sono partito ai -3».

Una vittoria che premia una volta di più la sua scelta di lasciare la Zalf per passare all’Uc Trevigiani, dove è molto coccolato tanto che il presidente Ettore Renato Barzi era il più felice al traguardo, quasi avesse vinto un figlio: «Mi trovo bene nel team, del passato non voglio parlare. Il gruppo merita molto, mi è vicino. Mi hanno cercato loro, dandomi un’occasione».

Guzzo è nel team da quest’anno. Ha trovato molta collaborazione e sostegno per le sue gare
Guzzo è nel team da quest’anno. Ha trovato molta collaborazione e sostegno per le sue gare

Si decide tutto a fine stagione

A inizio stagione, certamente non in un buon periodo, Guzzo aveva paventato per fine stagione un suo ritiro, essendo al primo anno Elite, se non si fossero palesate possibilità. E ora? «La mia posizione rimane la stessa, se non quaglierà nulla penso che lascerò, non ha senso rimanere così a bagnomaria. Il problema è che siamo ad agosto, il che significa che il mercato sta chiudendo e i contatti sarebbero già dovuti arrivare, invece non c’è nulla di concreto all’orizzonte. Io spero che i risultati, magari proprio questa vittoria riesca ad aprire uno spiraglio».

D’altronde Guzzo non ha procuratori che lo seguono: «L’avevo, ma non ha portato a nulla. Ora mi affido totalmente a me stesso. Alla mia capacità di emergere. E’ chiaro che non posso pretendere che venga da me la Visma o la Uae: io vorrei solo una chance per correre un calendario più competitivo e vicino a quello dei pro. Riuscirci esclusivamente attraverso miei meriti sarebbe un risultato enorme, ma se non succede, non so se avrò la forza di insistere».

Guzzo aveva un contratto annuale con la Zalf. Entrato nel 2020 ha chiuso nel 2023
Guzzo aveva un contratto annuale con la Zalf. Entrato nel 2020 ha chiuso nel 2023

Ora le corse più adatte

Allora bisogna andare a caccia di altri risultati, fare sempre meglio: «Arrivano gare che si adattano molto alle mie caratteristiche come la Firenze-Viareggio, il Giro del Casentino e le prove pavesi. Io ce la metterò tutta, sperando che mi portino bene e che magari alla fine il telefono squilli…».