Siamo arrivati al quartier generale Alè presto, al mattino. L’invito e l’appuntamento organizzati dall’ufficio marketing del brand veronese per consegnare a Filippo Zana la “sua” maglia tricolore, quella con cui il giovane corridore della Bardiani CSF Faizanè correrà da qui a fine anno, ci hanno incuriosito e stimolato per poter raccontare un altro momento importante vissuto dal corridore veneto e dalla stessa realtà aziendale coordinata da Alessia Piccolo.
Un vero e proprio bis, considerando che la vittoria di Zana all’italiano di Alberobello “doppia” per Alè quella colta l’anno scorso da Sonny Colbrelli a Imola…
Allora Filippo, dopo la vittoria al campionato italiano ci avevi detto che ti saresti augurato una maglia tricolore bella come quella indossata da Colbrelli un anno fa. Pronostico rispettato?
Direi proprio di si. La maglia è esattamente come me la immaginavo. Pulita, col tricolore esposto in tutta la sua bellezza. Farò davvero di tutto, già dalle prossime gare, per onorarla al meglio.
Qual è il tuo rapporto con l’abbigliamento in gara ed in allenamento? Quali sono i tuoi capi oppure gli accessori “preferiti”?
Ovviamente l’abbigliamento corretto da vestire nelle più diverse condizioni meteo è fondamentale. Oggi sono anche i dettagli a fare la differenza. Con Alè mi trovo molto bene, ed il capo col quale vado maggiormente d’accordo, se proprio ne devo scegliere uno, è il pantaloncino con il suo fondello. Eccezionalmente confortevole.
Ti consideri un corridore “tecnico” ed attento alla specificità e alla qualità dei materiali che utilizzi?
Diciamo nella norma. Anche se conoscendo meglio la storia e le tecnologie dei brand che ci supportano sento sempre maggiore interesse a capire come sono fatti gli stessi materiali e perché hanno quella specifica funzione.
Avevi già corso in passato “vestendo” Alé?
In realtà no. Ho iniziato la mia esperienza con Alè proprio arrivando in Bardiani-CSF -Faizanè. Devo dire che il supporto è di altissimo livello. Lavoriamo molto bene in sinergia, team e azienda. Si nota che c’è un costante approccio e volontà a migliorare. Magari facendo tesoro anche di qualche nostro consiglio, considerando che sulla bici praticamente ci… viviamo.
Che significato ha per te questa maglia? Eri sicuro di poter far bene una volta vinta l’Adriatica Ionica Race a metà giugno?
Dall’Adriatica Ionica Race sono uscito alla grande. Un bellissimo successo. Sono riuscito a tenere la condizione e prima dell’italiano ho rifinito con dei bellissimi allenamenti. Il successo ad Alberobello lo definirei inaspettato. Non me lo sarei immaginato, e invece ho vinto. Adesso non vedo l’ora di vestire questa maglia in corsa, dal prossimo Giro della Repubblica Ceca di inizio agosto in avanti. Sperando di poterla onorare al meglio anche nelle corse italiane di fine stagione.
Un tricolore secondo tradizione
Complessivamente, il weekend dei campionati nazionali ha visto i corridori Alè salire sui tre gradini del podio – tra prove in linea e crono – in ben otto paesi differenti. Dall’Italia alla Slovenia, dalla Francia al Giappone, da Trinidad e Tobago all’Ungheria, dalla Croazia agli Stati Uniti. E ben undici atleti, tra cicliste e ciclisti, hanno condotto Alè al successo.
«E’ sempre estremamente emozionante – ha dichiarato Alessia Piccolo, direttore generale di APG, la società proprietaria di Alè – veder vincere le nostre ragazze ed i nostri ragazzi. E tutto ciò è ancora più bello quando ad imporsi sono le squadre più piccole, proprio come avvenuto con Filippo. I nostri grafici, e l’intero reparto produzione, hanno fatto un lavoro stupendo. E li voglio ringraziare per questo.
«La maglia Alè di campione italiano per Filippo Zana, in accordo con il team Bardiani CSF Faizanè, è disegnata e realizzata nel pieno rispetto della tradizione. Noi siamo orgogliosamente italiani, la nostra produzione è 100% Made in Italy, pertanto vogliamo che il tricolore sia sempre ben visibile e riconoscibile in mezzo al gruppo».