Scott e la general manager Suardi, “aprono” l’IBF

10.09.2021
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«Lancio un grido di aiuto alla stampa per fare chiarezza sulla situazione attuale del mercato delle bici». Esordisce così Donatella Suardi, general manager di Scott Italia, in uno dei primi eventi in assoluto di questo Italian Bike Festival 2021.

La dirigente ci ha messo la faccia come si suol dire. E’ stata colei che ha “alzato la mano” nel grande caos in cui versa l’attuale mercato mondiale della bici. Il riferimento è al ritardo delle consegne e alle divergenze (a volte persino legali) che si creano tra negozianti e consumatori. Un discorso che, sia chiaro, non riguarda solo Scott, ma del quale appunto il brand americano si è fatto portavoce in qualche modo.

Richieste in crescita

«La situazione del mercato mondiale della bici è difficile – ha spiegato la Suardi, con i dati alla mano – Il quadro dice che in Europa lo scorso anno sono state vendute 2 milioni di bici in più, 300.000 in Italia. A fronte di questa richiesta ulteriore le aziende, Scott in primis, non sono state con le mani in mano. Nelle fabbriche si lavora 24 su 24 per 365 giorni all’anno. E lo si fa nell’intero ciclo produttivo: dalla materie prime, alle bici montate.

«Ma in tutto ciò c’è ancora l’influenza del Covid e della variante Delta. E’ notizia recente di porti ancora chiusi in Cina. In cui chiaramente restano bloccate tante merci, tra cui le bici. Per questo motivo – continua la Suardi – Scott Italia ha deciso di comunicare ai suoi clienti finali la data di consegna delle bici solo quando queste avranno lasciato i porti».

Si è creata così la tempesta perfetta: più richiesta e distribuzione rallentata.

Stabilità fra tre anni

Secondo stime (stime, non certezze) di Scott il tutto potrebbe stabilizzarsi entro tre anni. Il 2024 potrebbe essere il momento in cui, con il Covid definitivamente alle spalle, i numeri delle richieste in primis, ma anche quelli di produzione e distribuzione potrebbero stabilizzarsi, ponendo di fatto lo stop a questo boom.

«Siamo di fronte ad un grande cambio dei consumatori – conclude la Suardi – Una fetta di questi è nuova e non sappiamo quando cambierà bici o se ne comprerà ancora. Senza contare che in rampa di lancio c’è il settore dell’urban che in Italia non è ancora partito. Tutto è in divenire ed è difficile fare previsioni».

Intanto la fiera IBF è partita e lo stand di Scott, che troneggia al centro della via principale proprio davanti all’ingresso, ha già raccolto migliaia di visitatori intenti a toccare con mano le Mtb, le e-bike, le gravel e le specialissime che li faranno sognare… e divertire sulla strada.

Scott