Santini veste di solidarietà La Vuelta

31.08.2023
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Anche quest’anno le maglie ufficiali destinate ai leader delle classifiche individuali de La Vuelta sono firmate da Santini. Maglia rossa per il leader della classifica generale, verde per il migliore nella classifica a punti, bianca che per il miglior giovane, a pois per il re della montagna.

A queste maglie, presenti ogni giorno in gruppo, quest’anno se ne è aggiunta una nuova. Non la vediamo in gara ma ha una storia che merita di essere raccontata. A realizzarla è naturalmente sempre Santini. E’ bianca, con strisce nere e gialle che avvolgono chi la indossa in un abbraccio.

Il caratteristico retro della maglia sviluppata da Santini
Il caratteristico retro della maglia sviluppata da Santini

Premiata la solidarietà

Quest’anno gli organizzatori de La Vuelta hanno deciso di assegnare al termine di ogni tappa una maglia speciale al corridore che in gara ha effettuato un gesto di solidarietà nei confronti di un altro ciclista

«Questa maglia – ha dichiarato Jorge Martinez, ideatore dell’iniziativa –  non servirà a distinguere i corridori più veloci o più costanti, ma quelli che credono in un mondo migliore e che capiscono che vincere non è tutto».

Ad assegnare la maglia un gruppo di giornalisti al seguito della corsa. Saranno chiamati ogni giorno a premiare il corridore che ha saputo compiere un gesto di solidarietà. Il corridore scelto riceverà la maglia il giorno successivo sul podio del foglio firma. Si tratta naturalmente di una maglia che non viene indossata in corsa ma che per il “vincitore di giornata” rappresenta sicuramente un bel ricordo.

Un fine meritevole

La maglia realizzata per l’occasione da Santini sarà messa in vendita. Il ricavato sarà destinato alla ONG spagnola Bicicletas Sin Fronteras che si occupa di fornire biciclette a giovani e bambini in Senegal per permettere loro di poter raggiungere ogni giorno la scuola.

«Quando ci hanno parlato di questo progetto – racconta Javier Guillén, direttore generale de La Vuelta – abbiamo voluto impegnarci subito e promuovere atti di solidarietà all’interno del gruppo. Volevamo soprattutto collaborare con le magnifiche iniziative che Bicicletas Sin Fronteras sviluppa in Senegal».

La missione di Bicicletas Sin Fronteras è promuovere l’educazione, lo sviluppo personale e l’integrazione sociale dei bambini e dei giovani più vulnerabili attraverso l’uso della bicicletta.

Attualmente sono più di 7.000 gli studenti in Senegal che beneficiano del programma di Bicicletas Sin Fronteras. La bicicletta diventa così un potente strumento di trasformazione sociale. L’intera comunità locale viene infatti coinvolta nell’iniziativa attraverso la creazione di officine di riparazione per biciclette e la formazione di meccanici. La cosa più importante è che si tratta di una iniziativa che migliora il rendimento scolastico di quanti ne beneficiano. La percentuale di accesso all’università è passata infatti dal 31% al 57%.

Una curiosità: la prima maglia legata a Bicicletas Sin Fronteras è stata assegnata in occasione della seconda tappa che ha portato il gruppo da Matarò a Barcellona. A conquistarla è stato Robbe Ghys della Alpecin-Deceuninck. Il belga ha prestato soccorso ad un proprio compagno di squadra coinvolto in una caduta di gruppo, mettendo da parte i propri interesse personali. A consegnargli la maglia sono stati il giorno seguente Noemi Rossi per Santini e Romà Boule per Bicicletas Sin Fronteras. 

Santini