Giant Italia, numeri in crescita e filosofia green

03.11.2022
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Il 27 ottobre, Giant Bicycles ha compiuto 50 anni, con le celebrazioni nella sede di Taiwan che hanno preceduto quelle in Europa. In Italia, sposando la linea green dettata dalla casa madre, la ricorrenza è stata celebrata con un’attività di pulizia lungo la ciclabile dell’Olona. Coinvolti tutti i dipendenti della nuova sede di Nerviano, che hanno raccolto l’inimmaginabile e hanno poi concluso la giornata con una grigliata.

L’occasione è stata altrettanto ghiotta per intercettare Claudio Cannizzaro, Sales & Marketing Manager di Giant Italia. L’idea è fare il punto sui primi 50 anni e sbirciare in direzione dei prossimi.

A sinistra Claudio Cannizzaro, a capo di Giant Italia
A sinistra Claudio Cannizzaro, a capo di Giant Italia
Cinquant’anni portati bene?

Se si guarda a cosa è Giant oggi, cinquant’anni potrebbero sembrare pochi. Li viviamo come un punto di partenza e non come di arrivo, la casa madre procede in questo senso e noi faremo sicuramente la nostra parte sul mercato italiano. Giant è tra i più grandi produttori al mondo di biciclette e, pur continuando ad avere focus su questo aspetto, un obiettivo per i prossimi anni è quello di lavorare più intensamente e qualitativamente sull’aspetto retail.

Perché la pulizia della ciclabile?

C’è grande attenzione per il rispetto dell’ambiente, dagli imballaggi delle biciclette a una serie di sistemi introdotti nelle fabbriche. E’ tutto orientato verso un futuro più sostenibile e questa al momento è una priorità. Quando presenteremo la chiusura dell’anno 2022 e il piano per i prossimi 3-5 anni, sarà evidente che il nostro impegno “green” è importante

Curiosi sulla ciclabile lungo l’Olona a Nerviano osservano l’opera di pulizia dello staff Giant Italia
Curiosi sulla ciclabile lungo l’Olona a Nerviano osservano l’opera di pulizia dello staff Giant Italia
Nonostante i 50 anni, la sensazione è quella di un’azienda molto dinamica.

Questo è vero. Ogni modello che viene riproposto nella nuova versione, ha sempre qualche novità. E’ chiaro che in questi ultimi due o tre anni è stato tutto molto più complicato, ci siamo dovuti adeguare alla situazione, pur continuando a guardare molto al futuro e ai cambiamenti. Non ci si è seduti sul fatto di essere i produttori più grandi al mondo e di realizzare biciclette per altri marchi importanti, ma si guarda molto al domani.

Che rapporto c’è fra Taiwan e l’Italia?

Nel periodo pre-Covid, una situazione che ha pesato in vari settori produttivi a livello internazionali, le riunioni e il confronto erano più frequenti. Negli ultimi due anni tutto ciò è stato più complicato ma fortunatamente stiamo tornando alla normalità. In questo momento la nostra country è cresciuta e lo sta continuando a fare, tutto questo porta a un maggior interesse per il nostro mercato.

Un’ampia esposizione nella nuova sede di Nerviano, i cui lavori di allestimento sono quasi ultimati
Un’ampia esposizione nella nuova sede di Nerviano, i cui lavori di allestimento sono quasi ultimati
In quale forma?

Facciamo frequentemente videoconferenze relative al prodotto, che è diviso su tre livelli: gli accessori, le biciclette a pedalata assistita e quelle muscolari. Sono tre dipartimenti indipendenti fra loro e in queste occasioni facciamo le nostre richieste o diamo dei feedback, condividendo opinioni ed esperienze con le altre filiali mondiali il risultato è sicuramente interessante per tutti 

Vi abbiamo visto con un super stand all’Italian Bike Festival.

La presenza IBF è stata importante anche per mettere l’attenzione sul cinquantesimo anniversario di Giant. Nei 1.000 metri quadrati di stand abbiamo esposto un numero di nuove biciclette molto limitato, scelta voluta per dare lo spazio adeguato ai modelli che hanno fatto la storia di Giant. Lo spazio è stato pensato per lasciare libertà di movimento ai nostri ospiti con attività legate anche al green e con corner dove potersi sedere e rilassarsi, il concetto di tante biciclette esposte quest’anno secondo me non era il team corretto.

All’interno della nuova sede di Giant Italia, un laboratorio per la formazione di chi vende e-Bike
All’interno della nuova sede di Giant Italia, un laboratorio per la formazione di chi vende e-Bike
Che tipo di riscontro avete avuto?

Buono. Probabilmente il consumatore non aveva idea di cosa fosse realmente questa azienda, proprio in quell’occasione ha potuto scoprire per esempio che il primo modello di bicicletta in carbonio è stato realizzato proprio da Giant. Mi è piaciuto molto anche il feedback dei negozianti, che hanno stretto ulteriormente il loro legame con il marchio o che hanno sfruttato l’occasione per avvicinarsi a noi, rendendosi conto della realtà di un’azienda come la nostra. Un’azienda solida, con una storia che è, anche se relativamente breve, molto significativa e in continua in evoluzione.

Fra quanto tempo si tornerà alla normalità pre-Covid?

E’ molto difficile rispondere. La mia sensazione, quindi nulla di ufficiale, è che si stia un po’ recuperando il tempo di produzione e fornitura dei vari prodotti che servono a noi per assemblare le biciclette. Mi sento di dire che per i modelli 2024, quindi diciamo l’autunno prossimo sicuramente un po’ di ritardo lo avremo colmato. 

Il team di Giant Italia al termine del percorso di pulizia, con il triste bottino di giornata
Il team di Giant Italia al termine del percorso di pulizia, con il triste bottino di giornata
Il boom della bici andrà avanti a lungo?

Oramai tutti hanno una bicicletta, comprata quando le uniche attività possibili erano corsa e ciclismo, anche grazie agli incentivi statali. Se una piccola parte di questi nuovi utenti si appassiona al ciclismo, direi che nei prossimi anni i numeri sicuramente saranno positivi, ma non è possibile immaginare che questa super bolla continui. Per soddisfare ogni esigenza in termini di utilizzo e capacità di spesa nel 2024 Giant Italia avrà a catalogo oltre 200 modelli.

Quale sarà invece la vostra direzione?

Come Giant Italia, abbiamo dei piani di sviluppo molto interessanti. Con un catalogo sempre più ricco il nostro intento è quello di coprire maggiormente il territorio in termini di prodotto e investendo molto sulla qualità dei rivenditori.