Era persino strano che ci avessero pensato così in pochi. L’assicurazione per il ciclista e per la bici, visti i pericoli delle strade e il valore del mezzo, diventerà presto un passaggio necessario. Vanno alla grande associazioni per la tutela legale come Zerosbatti, tuttavia avere la copertura sanitaria in caso di incidente o qualora ci venga rubata la bici in casa o in cantina (a determinate condizioni) è motivo di tranquillità. Questo ha pensato Marcello Furlani di Mirandola, di mestiere assicuratore, dopo averne parlato con un suo amico ciclista. E così è nata Bike&Life, polizza dedicata a bici e monopattini, che contempla quasi tutta la casistica in cui un ciclista rischia di essere coinvolto (in apertura, foto i-Stock).
«Ci sta dando grosse soddisfazioni – esordisce Furlani – dopo tre anni di lavoro. Pochi giorni fa l’abbiamo dovuta modificare perché alcune compagnie ci chiedono di entrare per offrire i loro servizi. Siamo stati adocchiati da diversi broker nazionali per vendere il nostro pacchetto tramite le loro piattaforme. Insomma è diventato un bel giochino…».
Come è nato dunque questo giochino?
Ho un caro amico, anche cliente, che è uno storico addetto del settore. Mi ha detto che non esiste una polizza specifica per i ciclisti amatoriali quando vanno a fare delle gare in giro e da lì mi è nata la l’idea di costruirla, agganciandomi a un prodotto che ha un paniere di garanzie come Casa Senza Confini di Groupama, con le RC, il furto in abitazione e l’estensione alla tutela legale. Poi abbiamo abbinato il prodotto infortuni di MetLife perché ha la vendita in OTP, quindi è molto veloce e comprende le competizioni amatoriali. Bike&Life è nato così. In più ero andato in Direzione a Roma e dei miei colleghi mi hanno fatto notare che effettivamente Groupama sponsorizza già la squadra dei professionisti…
Una spinta in più?
Abbiamo cavalcato l’onda col mio direttore d’area. Ci ha supportato anche nella composizione del sito, nel calcolo delle varie tabelle territoriali. Siamo partiti e ora vendiamo in tutta Italia.
Forse la novità è il furto della bici, no?
Era la cosa che mancava. Purtroppo non c’è nessuna compagnia, nemmeno europea, che ci possa sopportare sul rischio del furto all’esterno dell’abitazione, salvo che non sia commesso con violenza o minaccia, perché quello lo comprendiamo già. Però se uno lascia la bici attaccata al palo, poi va a prendersi un caffè, quello purtroppo non è compreso.
Qual è il fronte più caldo?
Tanti ci chiedono proprio per il furto. Però siccome abbiamo messo il nostro riferimento di agenzia, abbiamo dedicato un numero di Whatsapp cui rispondono i miei collaboratori e riusciamo a soddisfare diverse richieste. Per cui a chi arriva per chiederci della polizza furto, spieghiamo il discorso degli infortuni, che tanti non hanno, mentre MetLife è molto performante da questo lato e anche sul RC, anche perché si comincia a parlare sempre più spesso dell’obbligatorietà.
Come viene valutato il valore della bici in caso di furto?
Per quanto riguarda il primo anno, abbiamo il valore del nuovo, sempre per furti in abitazioni o furto sotto minaccia o violenza. Negli anni successivi cala a seconda dei listini, per cui i nostri periti vanno a richiedere alle case costruttrici. Si stima la percentuale mettendo il modello della bici che è stato caricato con la foto e il numero di telaio in fase precontrattuale. Il perito così può a vedere quanto valeva quella bici al momento del furto. Poi serve la denuncia fatta dal cliente presso le autorità e con quello noi la liquidiamo, come il furto di un orologio piuttosto che di un quadro o di un televisore.
Abitazione oppure anche cantina o soffitta?
La cosa da puntualizzare e che vogliamo rendere ancora più evidente nel sito è che assicuriamo il furto, se la cantina o la dependance è collegata all’abitazione. Se la cantina è a 10 metri, non assicuriamo.
Quindi se io abito al quarto piano e la cantina è nel seminterrato?
In quel caso sì, l’importante è che non sia in uno stabile diverso, distaccato dall’abitazione. Gli assicuratori hanno detto che deve essere tutto collegato all’abitazione proprio per motivi di controllo. Se uno ha il garage attaccato alla casa, riesce a sentire i rumori. Altrimenti entrano da dietro e magari non te ne accorgi.
E se io abito in una villetta a schiera e il garage, pur nello stesso muro di cinta, è staccato dalla casa e si trova a 3 metri?
Sarebbe considerato corpo esterno, a meno che uno non faccia una polizza specifica se il garage è stato accatastato, quindi ha un suo interno e allora possiamo includerlo nella garanzia dell’abitazione.
Fate anche polizze per gruppi sportivi?
Di solito lavoriamo con le persone singole, ma ad esempio l’abbiamo fatta intestata a un gruppo sportivo di Ferrara, dove abbiamo parecchi clienti, e poi ognuno ha scelto le sue garanzie. E’ un prodotto che sta funzionando, siamo molto soddisfatti.
