La presenza ed il supporto di Alé al movimento del ciclismo femminile, in Italia e all’estero, non rappresenta di certo una novità. Anche quest’anno il brand veronese, coordinato da Alessia Piccolo, non fa certo mancare il proprio appoggio a squadre, di diverso livello.
Dalla formazione WorldTour BikeExchange-Jayco fino alla Top Girls Fassa Bortolo, dalle atlete della Cams-Basso per giungere alla Federazione Francese di Ciclismo (FFC): sono questi i principali team di ragazze che nel 2022 corrono indossando i capi Alé. Non solo team World Tour maschili, dunque: da sempre uno dei “focus” principali di Alé è proprio quello del ciclismo al femminile.
A.P.G, che di Alè è la società di riferimento, si è sempre caratterizzata per essere una realtà aziendale spiccatamente al femminile. Composta prevalentemente da donne, e guidata da una donna, Alé progetta, disegna e realizza capi tecnici anche per il ciclismo “rosa”, dunque dedicati alle sportive, pensati dalle donne per le donne: per le professioniste del pedale oppure per le semplici appassionate.
Una presenza forte
Per molti anni Alé ha rappresentato il vero e proprio “motore” organizzativo del team Alé BTC Ljubljana, una squadra che ha definitivamente lasciato a fine 2021 dopo averla portata al traguardo della massima divisione UCI: il WorldTour. In questa nuova stagione, come anticipato, sono ancora molti i team di ragazze che corrono con la celebre “A” stampata sul cuore. BikeExchange nella massima divisione del ciclismo mondiale, mentre in ambito continental Alé è orgogliosamente accanto a due squadre di rilievo: il Top Girls Fassa Bortolo e il team inglese Cams-Basso. E proprio con il Top Girls Fassa Bortolo Alé ritrova un’amica di sempre: Tatiana Guderzo, l’ex campionessa del mondo (ma anche bronzo olimpico, due titoli europei e cinque campionati italiani…)
Non va certo poi dimenticata la proficua collaborazione con la Federazione Francese di ciclismo (FFC) e di conseguenza la fornitura tecnica – valida ancora fino alle Olimpiadi di Parigi 2024 – a tutte le nazionali transalpine. La stessa FFC ha intrapreso un ambizioso piano federale per rendere il ciclismo uno sport più femminile e dunque maggiormente alla portata delle donne. E proprio questo programma ha come obiettivo quello di permettere la promozione e lo sviluppo del ciclismo femminile, anche e soprattutto da un punto di vista etico e di rispetto delle atlete.
Spazio e visibilità
Che siano professioniste, o semplici appassionate, tutte le atlete Alé vestono capi delle linee PR-R e PR-S espressamente pensati per massimizzare le performance ai massimi livelli.
«Dai tempi di Maria Canins e di Jeannie Longo – ha confessato Alessia Piccolo, CEO di A.P.G – l’abbigliamento da ciclismo in rosa ha fatto passi da gigante. Tuttavia, le ragazze di oggi sono figlie di quella tradizione. Sono forse più social, più moderne, è vero: ma ugualmente appassionate, e la fatica di questo sport non le spaventa, anzi, le alimenta! Mi batto da anni per far crescere il movimento femminile, e con Alé forniamo il nostro supporto a tante squadre rosa e a tante ragazze, che sono dei veri talenti. Mi auguro che il futuro possa riservare loro sempre più spazio e visibilità. Spazio e visibilità che da parte nostra di certo non mancherà mai!».