Si va in Giappone, come verranno gestiti i materiali?

03.07.2021
5 min
Salva

Ha davvero un bel da fare Giuseppe Archetti in questi giorni prima di partire per il Giappone e le Olimpiadi di Tokyo. Il capo dei meccanici della nazionale azzurra in rotta sul Giappone deve coordinare una bella mole lavoro, tra bici che partono e che arrivano, chi corre da una parte e chi dall’altra. E poi scatole, borse, borsoni…

Ed è proprio il “mastro nazionale” a dirci come ci si prepara ad un’Olimpiade tanto più che si svolge dall’altra parte della Terra. «E io seguo solo la strada!», esclama Archetti quasi a dire “per fortuna”.

ll materiale dello Squalo arriverà direttamente dal Tour
ll materiale dello Squalo arriverà direttamente dal Tour
Giuseppe, segui cinque atleti (Nibali, Ciccone, Caruso, Bettiol e Moscon) quante bici portate?

Per ora la lista prevede 20 bici complete, cioè già montate, più 4 paia di ruote ciascuno. Parecchie, ma necessario visto che c’è chi usa i freni a disco e chi quelli tradizionali, chi ha Sram e chi Shimano. E’ chiaro che così il volume del materiale lievita. Per esempio, Trek ha due corridori, Nibali e Ciccone, e magari loro potrebbero portare un paio di ruote in meno a testa. Ma cambia poco.

Quattro bici!

Una è per correre, una sale sull’ammiraglia e una è al box 1. In più si vocifera che possa essere allestito anche un box 2. Vorremmo farci trovare pronti ad ogni evenienza visto che è un evento quadriennale della cui importanza non c’è bisogno di dire altro.

Invece per quel che riguarda gli altri pezzi e i componenti come pedali, manubri…?

Quando arrivano le bici, chiediamo ai team una fornitura completa dei pezzi, ma in questo caso che c’è un viaggio molto lungo e il bagaglio volerà con noi, stiamo molto attenti soprattutto alla “minuteria”. Forcellini del cambio, collarini reggisella, nastri manubrio… cose per un pronto intervento. Se per esempio in volo, nella stiva, si piega un forcellino posso cambiarlo prontamente. In più bisogna considerare che quasi tutti i club hanno previsto un punto di appoggio in Giappone nella zona di Tokyo per le necessità più importanti.

Non solo bici, Archetti deve pensare anche alla “minuteria” (e a suoi attrezzi)
Non solo bici, Archetti deve pensare anche alla “minuteria” (e a suoi attrezzi)
E poi con Sram, Shimano, e per altre Nazioni anche Campagnolo, ci sarà un bel caos…

Esatto. In Nazionale con me ci sarà anche un secondo meccanico, Mauro Adobati (della Trek-Segafredo, ndr). Per esempio lui partirà con una scorta di pezzi Sram. Mentre per quel che riguarda Shimano si potrà fare riferimento sul “punto base” del club.

Magari Shimano avrà previsto anche un qualcosa di più riguardo all’assistenza visto che “gioca” in casa…

Sì, è possibile.

Tu sei il responsabile del materiale, o meglio, sei il coordinatore: come lo raduni? Hai un “inventario”?

Abbiamo un elenco del materiale che ci dà le squadre. Per fortuna al ritorno dai vari eventi in passato non è mai mancato nulla.

Gli azzurri utilizzeranno borse rigide Scicon Aerocomfort 3.0 Tsa Corsa
Gli azzurri utilizzeranno borse rigide Scicon Aerocomfort 3.0 Tsa Corsa
Alla fine con quante borse, scatole partite?

In tutto abbiamo 30 colli grandi. Le bici saranno messe in 20-22 borse Scicon. Oltre alle casse rigide che vedremo di organizzare nel magazzino della Fci nelle quali andranno anche i nostri attrezzi. Si tratta di casse rigide con lucchetto e ruote. E a proposito di ruote queste andranno in appositi cartoni.

Quando si parlava delle bici da portare hai detto “per ora” e prima “20-22 borse”: perché non un numero preciso?

Perché ancora non è ben chiaro il discorso legato a Ganna (il suo materiale potrebbe viaggiare con il reparto pista, ndr) con la crono. Dovremmo sciogliere questo nodo all’inizio della prossima settimana con Marco Velo. Marco fa da coordinatore tra me e Cassani, è un responsabile della logistica.

Dai corridori ti è arrivata qualche richiesta particolare?

No, semmai siamo stati noi che abbiamo chiesto delle cose a loro, soprattutto per quel che riguarda i rapporti. Adobati che è al Tour seguirà le indicazioni di Nibali e Ciccone (a casa, ndr) e io degli altri ragazzi. Diego Ulissi che ha partecipato al test event ha suggerito un 39×29… se non piove.

Ulissi, vincitore del test event 2019, ha fornito indicazioni tecniche utili ad atleti e meccanici
Ulissi, vincitore del test event 2019, ha fornito indicazioni tecniche utili ad atleti e meccanici
Perché se non piove?

Perché, se ho ben capito, si riferiva alla pendenza su alcune rampe che la ruota posteriore slitti e ad eventuali ripartenze da fermi. In quel caso verrebbe montato un pignone più grande dietro e uno più piccolo davanti.

Come radunerai il materiale?

Eh – sospira Archetti – per me è la sesta Olimpiade ma con il fatto che si corre in tutto il mondo è sempre tutto più complicato. Quando si andò a Pechino fu più facile perché riuscimmo a far partire un container giorni prima e noi viaggiammo “leggeri”. Io raccoglierò il materiale per Tokyo da tre punti: dal Tour, dal Giro di Sardegna e dal magazzino di Bergamo. Al materiale del Tour ci pensa Adobati. Le borse Scicon di cui vi dicevo gliele farò avere prima dell’ultima crono dalla mia squadra (la Uae, ndr). Io a Roma prenderò in carico il materiale del Giro di Sardegna e poi andrò al magazzino di Bergamo.

Ultima domanda, secondo te a Tokyo vedremo delle novità tecniche?

Non credo. Mancano poco più di 20 giorni e certe cose andrebbero provate anche in gara prima di un evento tanto importante. Ohi, poi ci sta che Shimano, che è giapponese, magari presenti quel giorno il 12 velocità. Ma io sinceramente non rischierei.