Era il primo maggio quando Alè Cycling subentrò fra gli sponsor tecnici del Team Bahrain Victorious. Chissà se nella sede di Bonferraro di Sorgà (Verona), avrebbero immaginato che di lì a 50 giorni gli sarebbe toccato una volata per cucire la… bandiera del ciclismo professionistico italiano. La maglia tricolore conquistata da Sonny Colbrelli a Imola.


Le parole di Sonny
Ci era venuto spontaneo fare a Colbrelli la domanda mentre firmava autografi al termine della conferenza stampa per la vittoria. «Glielo dico di sicuro – aveva risposto – voglio che la maglia sia tricolore come merita, senza stranezze». E mentre ieri si parlava della sua posizione in bicicletta che tanto ci aveva incuriosito, il discorso era caduto nuovamente sulla maglia.
Com’è? «Bella, bella», aveva risposto.


Un tour de force
Alessia Piccolo non sta nella pelle. Commentando la vittoria in volata di Colbrelli, dice di essere consapevole di avere una bella dose di fortuna, ma non pensava così tanto.
«Ho seguito tutti i campionati nazionali – racconta – e già domenica sera sapevamo quanti kit avremmo dovuto preparare, soprattutto tenendo conto dei corridori che sarebbero partiti per il Tour de France. Di fatto da lunedì mattina ho fermato 100 persone e le ho messe a lavorare sui campioni nazionali. Sapevamo che Colbrelli voleva una maglia pulita, ma per scaramanzia non avevamo preparato nulla.
«Al Team Bahrain sono stato rapidissimi nel prendere la decisione. E martedì sono andata di persona da Sonny per portargli la maglia. Quella è stata la prima dotazione, perché poi è andato in produzione tutto il resto. Praticamente tutti i campioni nazionali, fatti salvi i capi neutri, come gli antipioggia, hanno ricevuto un nuovo corredo».


Tricolore leggerissimo
E allora eccola qua, la versione tricolore del modello Bridge, parte della linea PR.S di Alè Cycling, che veste i corridori del team.
Il tessuto è leggero e traspirante e, come si vede dalla foto, la maglia è realizzata praticamente su misura, grazie al Body Mapping che permette di individuare i punti chiave nell’anatomia dell’atleta e assecondarli per avere la miglior vestibilità. Chiaramente si tratta di una maglia da gara, non sono ammessi svolazzi né troppe pieghe. Ragione per cui si ricorre al taglio vivo J Stability System e ad un elastico siliconato sul fondo, che impedisce alla maglia si sollevarsi o spostarsi creando fastidio al corridore.


Pronti per il Tour
La maglia di Colbrelli è realizzata al 90 per cento da polyestere e 10 per cento da elastane. I due tessuti sono distribuiti poi in percentuali variabili nelle varie sezioni che compongono la maglia. Questo perché i due tessuti hanno proprietà ben precise e permettono di favorire di volta in volta l’elasticità e la traspirabilità del capo.
La presentazione ufficiale del tricolore si svolgerà stasera e coinvolgerà in prima persona il principe del Bahrain. Poi toccherà a Colbrelli portare il simbolo tricolore sulle strade francesi.