CALEPPIO DI SETTALA – Per la prima volta nella sua storia Cinelli porta una sua bici nella galleria del vento (GST in Germania). Il risultato è la nuova Aeroscoop, una bici che solo in parte si ispira alla Pressure 2 e diventa anche il simbolo del nuovo corso dell’azienda lombarda.
Tubazione del piantone curvata e quelle due asole per scaricare nel punto di inserzione degli obliqui al verticale, un segno unico e distintivo. Cinelli Aeroscoop è tra le bici più veloci del plotone e i dati la posizionano tra le prime 10, comunque è la Cinelli più veloce di sempre. Vediamola nel dettaglio con Fabrizio Aghito, storico Product Manager Cinelli




Quale significato per le due aperture sul carro?
Il compito delle due asole è quello di ottimizzare il passaggio dell’aria. Quest’ultima viene fatta defluire verso il retro, verso la ruota. Inoltre hanno il compito di minimizzare gli effetti negativi delle turbolenze create inevitabilmente anche dalla ruota anteriore. I foderi obliqui spanciano in modo importante verso l’esterno, sostengono tutto il comparto, ma al tempo stesso non vogliono essere un muro dove l’aria va a sbattere. E’ tutta nuova la forma del tubo sterzo, con una superficie frontale ridotta che al tempo stesso presenta due importanti svasature ai lati.
Sterzo rastremato, a cosa serve?
Aiuta a ridurre gli effetti negativi del drag. Permette alla bici di essere efficiente anche con vento laterale, o con angolazioni diverse. Abbiamo migliorato l’interfaccia tra sezione superiore dello sterzo, cap della serie sterzo e manubrio integrato, tutto a favore di una migliore efficienza.


Rispetto alla Cinelli Pressure 2, la rigidità cambia?
In base alle zone. Ovvero, sulla nuova Aeroscoop abbiamo voluto incrementare la rigidità della scatola centrale, anche su richiesta dei corridori del team MBH Bank-Ballan. Abbiamo lasciato i medesimi valori della Pressure 2 sui foderi del retrotreno e addirittura abbiamo reso la Aeroscoop “più morbida nel comparto dello sterzo” in modo da rendere l’avantreno meno aggressivo. Più docile.
E’ stato usato un layup di carbonio dedicato?
Sì, come layup e anche per quanto concerne l’orientamento delle pelli di carbonio. Sono utilizzate fibre T700 e T800, oltre ad una cospicua quantità di T1000. La tecnologia produttiva è monoscocca con mandrini in lattice posizionati all’interno dei tubi.














Gli altri dettagli tecnici da considerare
Il peso del telaio è dichiarato a 950 grammi nella taglia media e verniciato (senza parti metalliche), mentre la forcella full carbon è dichiarata a 370 grammi. Il comparto che supporta la trasmissione prevede un forcellino posteriore UDH ed un supporto del deragliatore che si può rimuovere (in ottica monocorona). E’ in ogni caso compatibile con corone fino a 55 denti.
Retrotreno e forcella offrono il passaggio a pneumatici fino a 34 millimetri di sezione. La scatola del movimento centrale è filettata T47, ma è larga 86 millimetri e quindi prevede le calotte dei cuscinetti totalmente alloggiate nel telaio.


Geometrie race e cinque misure
Cinque misure: XS e S, M, L e XL. Le geometrie mettono comunque in mostra una bicicletta con un passo complessivo contenuto (taglia per taglia), con un minimo di 971 centimetri per la XS, fino ad un massimo di 1011 per la XL. Anche gli angoli non sono particolarmente “tirati” e soprattutto l’anteriore fa intravedere un’apertura in avanti a tutto vantaggio di equilibrio, comfort e una certa facilità di guida anche nei contesti tecnici. E’ invece molto compatto il carro posteriore, con soli 41 centimetri di lunghezza, sicuramente tra i più corti in questa categoria di bici.




Allestimenti e prezzi
I montaggi sono cinque in totale. Campagnolo Super Record 13, Sram Red AXS e tre allestimenti che portano in dote Shimano, rispettivamente Dura Ace, Ultegra e 105 Di2. Ognuno di questi prevede le ruote Fulcrum Wind 57 ed il nuovo cockpit integrato full carbon Spirit di Columbus.
I prezzi di listino sono rispettivamente di 10.700 euro per i primi due menzionati (Campagnolo e Sram), mentre si scende a 9.900 euro il pacchetto Dura Ace. Ci vogliono 6.900 e 6.000 euro di listino per la bici montata Ultegra e quella con il 105 Di2.