GP Industria e Artigianato 2025, Filippo Fiorelli in azione in salita

Ancora pochi chilometri e inizierà la nuova vita di Fiorelli

09.10.2025
7 min
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«Allora, io personalmente – dice Fiorelli – quando ho saputo di questa cosa qui, quando comunque ho avuto la certezza, l’ho detto solo a mia mamma, mio nonno, mia nonna, mio papà e la mia ragazza. Perché quando Paolo (Alberati, ndr) mi ha chiamato, eravamo a tavola e quindi c’erano tutti. Altrimenti non lo dicevo neanche a loro. Non perché volessi tenere la cosa nascosta, però non volevo rimanerci male, se magari non fosse andata a buon fine. E poi appunto perché non volevo far sapere nulla prima della firma».

Filippo Fiorelli alla Visma-Lease a Bike inizialmente è stato una sorpresa per tutti. Se il criterio per cambiare squadra è il numero delle vittorie, l’arrivo in Olanda del siciliano poteva sembrare immotivato. Ma Alberati ci ha raccontato quali siano stati i parametri in base ai quali il suo profilo sia stato ritenuto interessante. Per questo toccherà togliersi il cappello per la capillarità dell’osservazione e la capacità di leggere nelle corse quel che l’ordine di arrivo non racconta.

Pinarello alla Israel-Premier Tech, Fiorelli alla Visma-Lease a Bike: Reverberi promuove sempre ottimi talenti
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Gran Piemonte e Lombardia

Oggi il Gran Piemonte e sabato il Lombardia, anche se il percorso non è dei più adatti alle sue caratteristiche. Dovrebbero essere queste le ultime corse con la maglia della VF Group-Bardiani che nel 2020 lo prese a 26 anni dalla Gragnano di Marcello Massini. Oggi probabilmente una storia come la sua sarebbe irripetibile.

«Cercherò di fare del mio meglio in queste ultime gare – dice – perché questa è stata la sola squadra che abbia creduto in me. Cercherò di onorarla sino alla fine, facendo tutto il possibile per andarmene lasciando un buon ricordo. Mi dispiace perché dopo Plouay mi sono ammalato, proprio quando c’era ancora qualche gara adatta a me, specialmente in Italia, e non sono riuscito a essere competitivo come avrei voluto».

Bicicletta De Rosa, Filippo Fiorelli 2025, Vf Group Bardiani
In 6 anni con i Reverberi, Fiorelli ha corso su Guerciotti, MCipollini e dal 2023 su bici De Rosa. In futuro sarà Cervélo
Bicicletta De Rosa, Filippo Fiorelli 2025, Vf Group Bardiani
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Eri a pranzo dai nonni e di colpo la notizia è esplosa…

Di colpo, Paolo mi ha detto di avvisare tutti, perché stava per venire fuori tutto. Solo a quel punto ho creduto che fosse vero. La reazione dell’ambiente? Magari a qualcuno avrà dato anche fastidio (dice ridendo, ndr), ma i più mi hanno fatto i complimenti: te lo meriti, dopo tanto tempo, bravo…

Che corridore è il Fiorelli che va nel WorldTour e non in una squadra qualsiasi?

Dove posso arrivare non lo so, perché ogni anno vedo sempre dei miglioramenti. Sia a livello di numeri sia anche a livello dei piccoli risultati che faccio. E anche nei test, quando mi provo sulle salite giù a casa, vedo che comunque si migliora sempre. E forse adesso, con questo ulteriore salto di qualità, salirò un altro gradino.

Ti aspetti che in Olanda ti cambino completamente la preparazione?

Sì. Ho visto gente che andava più o meno come me, corridori con caratteristiche simili alle mie, che sono andati in quella squadra e tra il nuovo preparatore, il nutrizionista e la cura estrema dei dettagli hanno fatto dei miglioramenti che sono anche alla mia portata. Quando abbiamo parlato, mi hanno fatto l’esempio di Laporte. Lui era già in una grande squadra come la Cofidis, ma alla Visma ha fatto un altro salto di qualità.

Tirreno Adriatico 2025, Filippo Fiorelli sotto la piogggia nella tappa di Colfiorito
La pioggia e i climi da Nord non disturbano troppo Fiorelli: qui nella tappa di Colfiorito alla Tirreno, chiusa al 7° posto
La pioggia e i climi da Nord non disturbano troppo Fiorelli: qui nella tappa di Colfiorito alla Tirreno, chiusa al 7° posto
Il sogno era di passare in una WorldTour, però forse non ti aspettavi tanto?

Adesso che sono più dentro, perché mi hanno già dato la bici, sono andato in Olanda a fare le visite mediche, la biomeccanica e tutto il resto, comincio davvero a crederci. Però se all’inizio dell’anno qualcuno mi avesse detto che dopo il Giro d’Italia mi avrebbe contatto la Visma, lo avrei preso a schiaffi. Avrei pensato che mi stesse prendendo in giro. Questo non significa che la VF Gorup-Bardiani abbia meno degli altri, però in quella squadra c’è tutta un’altra logistica, un’altra dimensione. Quando da dilettante passi professionista, ti sembra tutto nuovo. Quando da una professional passi nella WorldTour, succede la stessa cosa. E io pensavo che qualcosa avrei trovato.

Non c’era una squadra dei sogni?

C’erano tante chiacchiere. Durante il Giro ho parlato con altre squadre, però non c’è mai stata una parola conclusiva. Erano tutti in attesa, ma di cosa? Sul piano dei risultati non è che mi potessi inventare chissà cosa. Avrei potuto vincere una tappa da qualche parte, però non avrebbe aggiunto niente. Dopo sei anni che sono professionista, si è capito il corridore che sono. Quindi pensavo: se qualcuno vuole puntare su di me, si faccia avanti.

Comunque diciamo che il 2025 era l’anno giusto per il salto?

Dopo il Giro, con Paolo avevamo deciso fare un punto nella situazione. Quattro giorni dopo la tappa di Roma, mi pare proprio il giovedì, ci siamo sentiti. Avevo mandato l’accesso di Training Peaks alla Alpecin, che sembrava interessata e Paolo in effetti me lo aveva confermato con un messaggio. Non mi ricordo che cosa stessi facendo e siamo rimasti che ci saremmo sentiti meglio il giorno dopo. Invece, dopo venti minuti, mi chiama e mi dice: «Oh, guarda che ti prendono!».

Giro d'Italia 2023, Filippo Fiorelli e Mark Cavendish sul traguardo di Roma
Fiorelli terzo a Roma nel 2023, dopo Cavendish e Kirsch: sembrava l’ultimo trionfo di Mark, che invece nel 2024 batté il record di Merckx al Tour
Filippo Fiorelli e MArk Cavendish sul traguardo di Roma al Giro d'Italia del 2023
Fiorelli terzo a Roma nel 2023, dopo Cavendish e Kirsch: sembrava l’ultimo trionfo di Mark, che invece nel 2024 batté il record di Merckx al Tour
E tu?

E io pensavo che parlasse della Alpecin. Invece lui mi dice che è la Visma. E da lì è successo quello di cui si è già parlato. Mi hanno contattato la settimana dopo il Giro e ho firmato il contratto a inizio agosto. Nel mezzo ci sono state da fare tutte le cose che chiedono quando un corridore arriva da loro.

Ti immaginavi che sapessero chi è Filippo Fiorelli?

Di sicuro ho sempre fatto tante corse in cui c’erano anche loro. Anche negli anni passati, quando ho fatto quinto a Plouay ed ero ancora un terzo anno. Quando ho fatto terzo a Roma nel 2023 e terzo a Sestola due anni prima. Nel mio piccolo sono sempre stato presente negli ordini di arrivo, tranne quando magari stavo male e dovevo correre per forza. Però sapevo o speravo che qualcuno prima o poi se ne sarebbe accorto. Anche quest’anno al Giro d’Italia, nella tappa di Asiago. C’è mancato un solo secondo che riprendessimo Stork e a quel punto ci sarebbe stato in palio il secondo posto. Però non pensavo minimamente che una squadra del genere fosse interessata a me.

Una squadra del genere?

Queste sono di un’altra categoria rispetto al WorldTour, non è una WorldTour semplice. Quindi non pensavo minimamente che questo genere di squadra mi seguisse con tanta attenzione.

Fiorelli è molto legato alla Sicilia e alle sue tradizioni. Restaurare carretti con suo nonno è uno dei passatempo preferiti
Fiorelli è molto legato alla Sicilia e alle sue tradizioni. Restaurare carretti con suo nonno è uno dei passatempo preferiti
Si è parlato di dare supporto a Brennan e Van Aert nelle classiche: hai le idee chiare su cosa farai?

No, perché finora abbiamo parlato solo delle visite e della bici, che è a casa nella sacca e la tirerò fuori quando si tratterà di ripartire. Mi ha contattato il nuovo preparatore, Espen Aareskjold che è norvegese. Però a livello di programma e di preparazione che dovrò fare non so ancora niente. Ci vedremo la prossima settimana prima di andare un po’ in vacanza.

E Marcello Massini che cosa ha detto?

Marcello era contentissimo (Fiorelli sorride davvero tanto, parlando del primo mentore, ndr). Lui conosce davvero le potenzialità e il lavoro che c’è dietro. E’ contento per la squadra in cui andrò, dove forse potrò tirare fuori anche qualcosa di meglio. Lo ripeto, qui con i Reverberi facciamo tutto al massimo possibile. Se mi guardo indietro, mi hanno sempre messo a disposizione tutto. Sono arrivato fin qui sempre grazie a loro, che hanno creduto in me e mi hanno guidato sin dal 2020. Per questo andrò volentieri anche al Lombardia. E poi forse la mia stagione sarà finita.