L’Italia del Lunigiana: Magagnotti esulta, Pavi Degl’Innocenti quasi

06.09.2025
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FIVIZZANO – Il sabato/spezzatino del Giro della Lunigiana regala gioie ai colori del nostro ciclismo. La semitappa del mattino se la prende Alessio Magagnotti, quella del pomeriggio va al francese Johan Blanc su Giulio Pavi Degl’Innocenti. La maglia verde Seff Van Kerckhove rafforza la propria leadership guadagnando qualche secondo sui diretti rivali.

Esulta Magagnotti

Dopo le prime due frazioni con tante salite, la semitappa del mattino della terza giornata del Giro della Lunigiana diventa teatro per i velocisti. Sul lungomare di Marina di Massa e sotto lo sguardo di “Ale-jet” Petacchi, Magagnotti inscena una volata magistrale che non lascia spazio ai rivali a quasi 50 chilometri orari di media. Dietro al 18enne trentino chiudono Brandon Fedrizzi (Rappresentativa Bolzano) e Christian Pighin (Friuli-Venezia Giulia) per una top 10 molto italiana con otto nostri ragazzi (sette nelle prime altrettante posizioni).

«Oggi ci tenevo a vincere – dice Magagnotti subito dopo l’arrivo – visto che a Chiavari nella prima tappa ci ero andato molto vicino. In quella circostanza avevo perso l’attimo. I tre fuggitivi hanno dimostrato di aver avuto una marcia in più in discesa. Forse ho sbagliato a non accorgermene subito che avevano allungato. Comunque ci sta perché sapevano che se fossimo arrivati in volata sarei stato avvantaggiato».

Alle spalle di Magagnotti ci sono Fedrizzi della Rappresentativa Bolzano e Pighin del Friuli-Venezia Giulia (foto Ptzphotolab)
Alle spalle di Magagnotti ci sono Fedrizzi della Rappresentativa Bolzano e Pighin del Friuli-Venezia Giulia (foto Ptzphotolab)

L’anno prossimo lo junior della Autozai-Contri passerà alla Red Bull Bora Hansgrohe Rookies, però la sua mente non è ancora proiettata alla nuova categoria. «Finito il Lunigiana – continua Alessio – tornerò da queste parti per il Trofeo Buffoni, poi dovremo delineare il calendario. Al momento sto solo pensando di finire bene la stagione. A quello che verrà ci penserò più avanti».

Vittoria nata da… un video

Quello di Marina di Massa è l’undicesimo successo stagionale su strada di Magagnotti, oltre all’oro europeo e i due mondiali in pista. Un curioso antefatto allo sprint vincente ce lo svela proprio Alessio mentre rende merito ai compagni.

«Ho dovuto fare una volata di potenza – ci dice riferendosi ad un aneddoto – perché ero restato un po’ troppo indietro e un po’ troppo all’aria. Devo ringraziare la squadra che ha fatto un ottimo lavoro nel finale per permettermi di essere della contesa. Non conoscevo gli ultimi chilometri della tappa, ma ieri sera un mio amico mi ha girato un video fatto da lui proprio degli ultimi cinque chilometri, dove era presente una complicata rotonda in fondo ad un cavalcavia.

«Quello poteva essere il punto decisivo – conclude Magagnotti – per non restare imbottigliato e stare nelle prime posizioni poteva essere un vantaggio. Ho cercato quindi di fare così, solo che essendoci transitato in quarta ruota mi sono accorto che forse ero davanti troppo presto. Ai tre chilometri era ancora lunga e mi sono lasciato sfilare, forse anche troppo. A quel punto ho fatto la volata che vi ho detto prima. Comunque sì, quel video mi ha aiutato tanto per vincere».

Pavi Degl’Innocenti protagonista

A Fivizzano negli ultimi tre anni ci hanno vinto Widar, Magnier e Martinez e la lista viene allungata da Johan Blanc, un altro francese, che nel prossimo biennio correrà nella devo team della Groupama-Fdj. Questo passista-scalatore che arriva da Rodez (alla quinta vittoria stagionale), che si era presentato al Lunigiana con una forma non ottimale e che punta ai prossimi obiettivi con la sua nazionale, è stato uno dei tre promotori dell’attacco decisivo quando mancavano tremila metri alla fine. Nella sua scia ha chiuso Giulio Pavi Degl’Innocenti, figlio di Dimitri ex pro’ a cavallo degli anni ‘90/2000. Col ragazzo di Montelupo Fiorentino, che durante l’anno difende i colori della Vangi-Il Pirata ci siamo fatti raccontare la sua giornata.

«Siamo rimasti soli fino al triangolo rosso – dice Giulio in zona premiazioni – e sull’ultimo tornante ho provato a partire sul pavè, tuttavia senza fare la differenza e venendo superato da Blanc allo sprint. E’ stata una volata lunga perché non volevamo farci riprende dal gruppo (nel terzetto c’era anche Frigo, poi quarto al traguardo, ndr). Peccato perché oggi sono andato vicino a fare una giornata quasi perfetta.

«Al mattino – prosegue – ho fatto sesto in volata nonostante ai 200 metri mi si sia rotta la tacchetta sotto la scarpa. Non avrei vinto sicuramente, però magari avrei fatto un podio anche in quel caso. L’anno prossimo passo U23, ho avuto contatti con qualche formazione, ma ancora nulla di concreto. Voglio fare bene nelle prossime gare, però anch’io come ha detto Morlino ieri, spero che questi bei piazzamenti servano per attirare ulteriormente l’attenzione».

Giulio Pavi Degl’Innocenti è figlio di Dimitri, ex pro’ anni ’90/2000. E’ un passista-scalatore con un bello spunto veloce
Giulio Pavi Degl’Innocenti è figlio di Dimitri, ex pro’ anni ’90/2000. E’ un passista-scalatore con un bello spunto veloce

Come papà, ma più veloce

Guardando l’ordine dei partenti tanti nomi di questi giovani saltano all’occhio perché evocano quelli già sentiti attraverso i loro padri. E’ il caso proprio di Giulio.

«Non se ne sentono tanti di cognomi del genere – racconta sorridendo – e quindi avevate immaginato giusto. Ho iniziato a correre praticamente da G1 (giovanissimi, ndr) seguendo le orme di mio padre e grazie a lui. Ho le sue caratteristiche da passista che tiene bene su strappi e salite corte, però sono decisamente più veloce (sorride ancora, ndr). Non ho un vero e proprio idolo, diciamo che mi piace molto Van Aert».

Van Kerckhove col terzo posto a Fivizzano ha rafforzato la sua leadership, ma teme l’ultima tappa
Van Kerckhove col terzo posto a Fivizzano ha rafforzato la sua leadership, ma teme l’ultima tappa

Ultima tappa

Domani il Giro della Lunigiana propone la chiusura in grande stile per una frazione che non sarà una passerella finale come si potrebbe pensare. La generale è ancora aperta. Van Kerckhove ha 8″ su Friedl, 19″ su Haugetun e 29″ su Rosato, primo dei nostri corridori. «Siamo tutti vicini – dice il belga che vive in Spagna a Cambrils e che capisce anche un briciolo di italiano – e la top 10 è racchiusa in meno di un minuto. Sarà molto dura l’ultima tappa, lo so già».

Partenza dallo stadio “Picco” di La Spezia ed arrivo a Terre di Luni dopo 100,7 chilometri. Nel mezzo ci saranno da affrontare tre “gpm”: l’hors categorie al Passo del Termine, il più semplice di La Foce ed infine l’impegnativa ascesa di Fosdinovo (9,6 km al 6,4% medio con punte al 15%). Nonostante quest’ultima salita sia posizionata a poco più di 20 chilometri dalla fine (di cui gli ultimi 12 in pianura), potrebbe solleticare le idee di chi vorrà provare a rivoluzionare o rafforzare la propria classifica.