DT Swiss cambia le carte in tavola e rinnova la famiglia ARC

26.06.2025
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La notizia era nell’aria e qualcosa si è visto al Giro del Delfinato, sulle Ridley che equipaggiavano il Team Uno-X Mobility. DT Swiss aggiorna in modo importante il segmento delle ruote ARC, con implementazioni importanti a tutti i livelli, anche per quello che concerne la lenticolare da crono.

Sempre due le categorie di riferimento, 1100 e 1400, entrambe con i mozzi della famiglia Dicut. Ancora una volta viene sottolineate una partnership strettissima con Swiss Side e con Continental. Entriamo nel dettaglio delle nuove DT Swiss ARC di terza generazione.

Forme riviste e tre profili, maggiorati rispetto al passato
Forme riviste e tre profili, maggiorati rispetto al passato

Famiglia DT Swiss al completo (o quasi)

In totale il processo di rinnovamento/aggiornamento riguarda 7 ruote del segmento ARC, quattro che rientrano nella categoria 1100 Dicut DB e tre per la 1400 Dicut DB. 55 e 65, 85 millimetri e lenticolare (la Disc DB), 55, 65 e 85 per le 1400. E qui il primo grande cambiamento, perché aumentano i profili dei cerchi. I numeri sono una sorta di acronimo che identifica anche l’altezza del cerchio.

La sigla 1100 con la bandella rossa sul cerchio, sancisce l’impiego dei cuscinetti con trattamento ceramico, mentre la categoria 1400 monta quelli in acciaio. Tra le due cambiano anche i raggi, DT Swiss Aerolite per le 1100, Aero Comp per le 1400. Nel nuovo lotto mancano le DT Swiss ARC 38, lanciate nel corso del 2024, ma sembra evidente l’obiettivo principale di aggiornare i prodotti aero concept più specifici.

Cosa cambia?

Rispetto alla versione precedente il cerchio fa una cura di muscoli, diventando più panciuto e grande. Viene aumentato il canale interno (a 22 millimetri), in modo da sfruttare meglio le potenzialità del binomio con le gomme dalla sezione allargata. Da notare che, la collaborazione con Swiss Side e Continental ha portato ad una ottimizzazione con l’interfaccia/pneumatico da 29 millimetri di larghezza.

Cambia ovviamente la forma del cerchio, con una sorta di disegno V maggiormente evidente nella sezione mediana e superiore. La forma così concepita, considerando i moderni canoni e l’utilizzo di gomme più grandi rispetto al passato, permette di portare a livelli bassissimi il cosiddetto “steering moment”, ovvero l’influenza negativa che la ruota alta può avere sull’avantreno della bici, quasi come una forzatura. Aumentano i profili dei cerchi, aumentano l’agilità e la facilità di guida del mezzo meccanico. Non in ultimo è stato migliorato il risparmio di watt a pari velocità (facendo un confronto con le ARC 50 della generazione precedente), considerando ogni singolo profilo dei cerchi. In termini di gestione del drag, ogni profilo diventa il riferimento sul mercato.

I valori alla bilancia dichiarati. 1.471, 1.511 e 1.669 grammi, rispettivamente per le 55, 65 e 85 ARC 1100 (senza pneumatici). 1.549, 1.619 e 1.772 grammi, rispettivamente per le ARC 1400 55, 65 e 85 millimetri.

Il disegno dei raggi per la versione 1100
Il disegno dei raggi per la versione 1100

ARC 1100 Dicut DB

Fanno parte della classe ASTM 1, quella sviluppata per ottenere le prestazioni più elevate. Volendo fare un ulteriore accostamento, le ERC sono di classe 2. Il cerchio è full carbon con predisposizione tubeless e tape interno (non è hookless). Portano in dote i mozzi Dicut 180 con il meccanismo interno Rachet EXP. I raggi sono in acciaio con incrocio in seconda per entrambe le ruote ed a prescindere dal profilo. Il numero dei profilati è differenziato, 20 per la ruota davanti, 24 per la posteriore.

La ruota libera è per Shimano oppure Sram XDR (non è prevista Campagnolo). I prezzi di listino sono: 2.699,80 euro senza coperture, 2.799,80 con le gomme Continental, Aero111 anteriore, GP5000 tubeless la posteriore (montate con camere in TPU).

DT Swiss 1400 Dicut DB

Sotto il profilo dell’impatto estetico non cambia nulla, se non la forma dei raggi. Stesse altezze e medesimi cerchi, uguale la tecnica di raggiatura con nipples interni e mozzi Dicut 240 che hanno lo stesso disegno dei 180. Stessa classe 1 di appartenenza, ma scendono i prezzi. 2.149,80 per le sole ruote, 2.249,80 per il sistema ruota/pneumatico.

Casper Von Folsach (a destra della foto) agli europei 2018
Casper Von Folsach (a destra della foto) agli europei 2018

Parola di Performance Manager

Per meglio contestualizzare le nuove DT Swiss, ecco alcune considerazioni di Casper Von Folsach, fortissimo ex pistard della nazionale danese e ora responsabile dei materiali al Team Uno-X Mobility.

«Non è stato facile migliorare un prodotto già performante -dice Von Folsach- perché la generazione precedente delle DT Swiss ARC ha fatto segnare un livello molto elevato di tecnologia applicata e di prestazioni. Eppure siamo riusciti a migliorare ulteriormente. C’è un cerchio diverso con un canale interno più largo che permette di sfruttare meglio le gomme più larghe. Le nuove ruote sono più leggere: fattore che conta. E poi c’è la qualità della guida, aumentata con una facilità di gestione che diventa un esempio. Il corridore – conclude Von Folsach – non deve pensare a come si comportano le ruote e come gestire le diverse fasi di guida, può concentrarsi sulla resa atletica».

Uno sguardo alla lenticolare

E’ una ruota con le due pannellature in carbonio, è tubeless ready (non hookless) e prevede una sorta di foam interno con densità e spessori ottimizzati. Il canale tubeless interno è largo 20 millimetri. La Disc si basa sul mozzo Dicut 180 con Rachet EXP 36. Anche in questo caso è possibile la doppia scelta, con o senza pneumatico (Continental GP5000s TR), rispettivamente a 2.399,90 e 2.449,90 euro.

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