Bagioli è pronto a mordere l’asfalto e ripartirà dall’Australia

06.01.2025
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Il primo anno di Andrea Bagioli con la maglia della Lidl-Trek non è andato esattamente secondo i piani del valtellinese. Il cambio di squadra ha portato qualche difficoltà in più che si è tradotta in risultati lontani da quelli fatti registrare nel 2023, suo ultimo anno con la Soudal Quick-Step. Dopo lo scatto a ruota di Pogacar a Zurigo per Bagioli è arrivato un finale di stagione che non lo ha lasciato in pace. Una volta tornato dalla rassegna iridata la stagione in Europa si è conclusa anzitempo. E’ tornato a correre negli impegni orientali con due gare in Giappone prima di fermarsi e tracciare una linea netta, con l’intento di ripartire accantonando tutti i problemi del 2024. 

«Sto bene – spiega mentre si trova a casa in Svizzera – sono quasi pronto per partire in vista del Tour Down Under. Tra una settimana, il 9 gennaio, inizieremo il viaggio verso l’Australia. Atterreremo il 12. Avremo giusto il tempo di adattarci e saremo chiamati a correre. Penso di avere un buon livello e di essermi messo alle spalle i malanni di fine anno».

Pogacar è appena scattato: sono i famosi 5 minuti a 700 watt. Dietro di lui Simmons e Bagioli
Pogacar è appena scattato: sono i famosi 5 minuti a 700 watt. Dietro di lui Simmons e Bagioli

Finale tribolato e riposo

Una volta rientrato con la nazionale da Zurigo, Bagioli aveva in programma le corse di fine stagione in Italia, con Il Lombardia come meta conclusiva.

«Ho corso all’Emilia – racconta – e poi mi sono ammalato. Un po’ di febbre mi ha costretto a fermarmi e saltare Il Lombardia. Ho concluso la stagione prima del previsto. Vero che sono andato in Giappone ma non stavo benissimo, quindi mi sono messo a disposizione della squadra e poi ho staccato. A differenza degli altri anni non ho fatto una vera e propria vacanza, mi sono concesso solamente un fine settimana nelle langhe. Ho riposato, in tutto lo stacco è durato tre settimane. Il 9 dicembre siamo partiti per il primo ritiro di squadra, in Spagna».

Andrea Bagioli sta pr iniziare la seconda stagione con la Lidl-Trek
Andrea Bagioli sta pr iniziare la seconda stagione con la Lidl-Trek
Uno stacco di fine stagione utile?

Certo. Sia per il fisico che per la mente. Tre settimane per me è il periodo giusto, fare di meno è un rischio. Magari non si riesce a lasciare da parte la bici e l’attività agonistica quel tanto che serve per ripartire bene. 

E tutto è rincominciato, ma come?

I ritiri di dicembre sono sempre quelli più caotici. Ci sono da fare le foto, provare i kit, ecc… Poi una volta terminati questi impegni ci si può concentrare sulla bici. Infatti negli ultimi tre giorni ci siamo messi di buon grado abbiamo fatto un blocco di lavoro tutti insieme. 

Bagioli si è guadagnato la convocazione per i mondiali dopo le prove nelle gare canadesi
Bagioli si è guadagnato la convocazione per i mondiali dopo le prove nelle gare canadesi
L’idea di partire dall’Australia da chi è arrivata?

La squadra me lo ha proposto già a novembre, l’idea mi ha intrigato perché non sono mai andato al Down Under. Tutti me ne hanno parlato bene, così mi sono convinto a provare. Poi con il caldo corro meglio ed evitare di fare il mese di gennaio in Europa non è male. 

Che cosa porti a casa dalla tua prima stagione con la Lidl-Trek?

Avevo obiettivi molto più alti. Non pensavo di soffrire così tanto il cambio di squadra. Non che la Lidl-Trek mi abbia lasciato solo, ma cambiare le proprie abitudini e la routine non è mai semplice. Ero abituato, da anni, a lavorare con la stessa bici e gli stessi materiali

Consonni (sinistra) e Bagioli (destra) saranno al Giro, il primo in supporto i Milan, il secondo a caccia di tappe
Consonni (sinistra) e Bagioli (destra) saranno al Giro, il primo in supporto i Milan, il secondo a caccia di tappe
Qual è stata la parte più complicata?

Forse trovare il giusto equilibrio con le nuove bici. A inizio anno avevamo due modelli: la Emonda e la Madone. Capire come sistemarsi in sella e pedalare non è facile. Poi da giugno abbiamo avuto un unico modello (la Madone Generazione 8, ndr) e devo dire che mi trovo meglio. Penso di essermi adattato al nuovo modo di lavorare in estate, da lì sono tornato un po’ di più ai miei livelli. 

E ora come ti senti?

Credo sia tutto più semplice. Ho trovato la linea da seguire e sono contento. Mi sento tranquillo e senza pensieri, penso di essere tornato in linea con quello che ero a fine 2023. I valori nelle uscite in bici sono buoni e in linea rispetto a quelli degli anni passati. Alla fine i dati sono un valore oggettivo. 

Il freddo e la pioggia della Freccia Vallone sono rimasti nelle gambe di Bagioli
Il freddo e la pioggia della Freccia Vallone sono rimasti nelle gambe di Bagioli
Cambierai altre cose nella prossima stagione?

A parte l’inizio in Australia dovrei tenere sempre il focus sulle stesse gare. Farò la Strade Bianche a inizio marzo e la parte centrale saranno sempre Baschi e Ardenne. 

Com’è stato ripartire così presto per arrivare pronto in Australia?

Ho fatto subito tanta intensità, già a dicembre facevo lavori di qualità. Infatti tra Natale e Capodanno mi sono preso una settimana di recupero per ripartire poi ad allenarmi ad alta intensità. 

Allora ci farai sapere come ti troverai al Tour Down Under?

Certo!