Sei tappe più un prologo iniziale: è il Tour de l’Avenir che si appresta ad andare in scena dal 18 al 24 agosto prossimi. Tutta la planimetria si svolge nell’Ovest della Francia, quindi vicino all’Italia. E anche per questo motivo sarà un Tour de l’Avenir all’insegna della montagna.
Di ricordi questo Avenir così “italiano” ne porta tanti con sé. Per esempio sono 60 anni dalla vittoria di Felice Gimondi. Mentre non è la prima volta che la corsa U23 transita dall’Italia. Era già successo negli anni ’80 e in una tappa che lambiva Torino si mise in mostra un certo Miguel Indurain.


Avenir in Italia
La grossa novità è proprio l’arrivo finale in Italia sul Colle delle Finestre. Il Piemonte e la Provincia di Torino si confermano così super attive in fatto di grande ciclismo. Nello stesso anno hanno ospitato: Giro d’Italia, Tour de France e appunto Tour de l’Avenir. E l’anno prossimo vedranno persino la grande partenza della Vuelta.
Andiamo quindi a scoprire il percorso della corsa a tappe francese riservata alle nazionali under 23 e per la quale i nostri ragazzi stanno lavorando sodo al Sestriere. Il cittì Marino Amadori porterà i suoi atleti in avanscoperta delle ultime quattro frazioni nei prossimi giorni. Per ora, stando proprio al Sestriere, hanno pedalato sul vicino Colle delle Finestre, che sarà sede di arrivo dell’intero Avenir dopo 830 chilometri e circa 12.000 metri di dislivello.














Prologo e sei tappe
Si parte con un prologo a Sarrebourg, cittadina nel Dipartimento della Mosella: un prologo che al netto di un paio di salitelle si annuncia molto veloce. Poche curve e tanti rettilinei dove spingere a fondo. La distanza? E’ un po’ lunga per essere un prologo: 7,1 chilometri. In pratica è un breve crono da fare a tutta e che potrà segnare piccoli distacchi. Ma visto quel che aspetta i ragazzi nei giorni successivi non dovrebbe affatto essere decisivo.
La seconda tappa è la tipica pianura francese quindi abbastanza nervosa e ancora più nervoso è il finale: due cotes che potrebbe scongiurare l’arrivo in volata, probabilmente l’unico di questo Avenir. Tra l’altro la distanza è di quelle importanti: 184 chilometri.
La terza frazione scorre lungo le valli dei Vosgi all’inizio e del Giura alla fine: all’inizio non è difficile, ma il finale è davvero insidioso: ancora due cotes e arrivo su uno strappo. Di nuovo siamo oltre i 170 chilometri.
Dalla quarta frazione (terza tappa) cambia tutto. E’ alta, anzi altissima montagna. Siamo in Savoia e si va da Peisey Vallandry a La Rosiere, un classico del Tour de France. Tappa breve, appena 70 chilometri, nella quale si scalano Cote de la Chapelle, Les Arcs e appunto l’arrivo in quota a La Rosiere, che di fatto è il Piccolo San Bernardo dal lato francese.


Iseran e Finestre…
Tremenda e affascinante è la quinta frazione: dalla Rosiere si va a Les Kairellis, altro arrivo in salita e nel mezzo si scala il mitico Col de l’Iseran a quota 2.770 metri, tetto dell’Avenir. Nel 2021 quassù si mise in mostra Carlos Rodriguez che per un soffio non tolse il Tour al norvegese Tobias Johannessen.
Mentre sembra essere un po’ più abbordabile la penultima tappa, quella che porta la carovana in Italia a Condove, in Val di Susa. Abbiamo detto sembra: l’inizio infatti è molto complicato e a metà tappa si va di nuovo oltre quota 2.000 grazie alle rampe del Moncenisio. Il finale però è facile. Arrivo in volata? Forse, ma attenzione non volata di gruppo. Primo perché i team difficilmente porteranno gli sprinter puri e secondo perché resta una frazione impegnativa, specie se si considerano le due tappe precedenti, che avranno accumulato tanta fatica nelle gambe dei ragazzi.
E poi c’è il gran finale: Bobbio Pellice-Colle delle Finestre. Di nuovo un arrivo in quota a 2.296 metri di un colle che i francesi apprezzano moltissimo e che, si dice, con questo Avenir stiano facendo le prove generali per portarci il Tour de France.
E’ qui che si deciderà tutto, perché anche se al via ci dovesse essere un leader consolidato sulle tremende rampe del Finestre tutto potrebbe cambiare. Non scordiamo che gli ultimi 7,8 chilometri sono sterrati e non scordiamo che qui già si sono viste azioni che hanno scombussolato i grandi Giri. Una su tutte, l’attacco di Chris Froome al Giro del 2018. Chris partì quassù e andò a prendersi tappa, maglia rosa e quindi il Giro stesso.


Scalatori, a voi
Senza dubbio è un Avenir che strizza, e non poco, l’occhio agli scalatori. Noi abbiamo negli occhi ancora le imprese di Jarno Widar al Valle d’Aosta. Se il fenomeno belga dovesse andare in quel modo, la maglia gialla avrebbe già un serio pretendente.
Ma non vanno dimenticati Brieuc Rolland, che corre in casa, e che magari vorrà riscattarsi da un’annata difficile. E i due della UAE Emirates, uno è Torres che correrà con la Spagna, ed è ancora nel devo team (UAE Gen Z), e l’altro è Antonio Morgado, che invece fa già parte del team WorldTour e vestirà per l’occasione i colori del Portogallo.
Noi non siamo messi male: Ludovico Crescioli, Simone Gualdi e Alessandro Pinarello faranno di tutto per ben figurare. Negli ultimi anni abbiamo agguantato tre podi: Filippo Zana terzo nel 2021, Giulio Pellizzari e Davide Piganzoli, rispettivamente secondo e terzo l’anno scorso.






Tour Femmes
Non bisogna poi dimenticare che negli stessi giorni, per meglio dire dal 21 al 24 agosto, parallelamente al Tour de l’Avenir ci sarà il Tour de l’Avenir Femmes, che si articola su quattro frazioni: un prologo e tre tappe. Di base le donne, chiaramente sempre under 23 e sempre in team nazionali, partiranno circa 3 ore prima degli uomini.
Un bel modo per dare visibilità ad un evento giovanissimo (è solo la seconda edizione) e contestualmente ridurre i costi.
Le ultime due tappe sono identiche a quelle dei colleghi maschi. Mentre le prime due sono diverse. Si apre con un prologo in salita di 2,1 chilometri proprio a La Rosiere. Il giorno dopo si arriva lo stesso a Les Kairellis, ma si parte da circa metà tappa, a Bessans. Anche per le ragazze è senza dubbio un Avenir duro. Un Avenir fatto esclusivamente per le scalatrici: 315 chilometri e oltre 5.000 metri di dislivello.