CAMBIAGO – Colnago è sempre più un brand in grado di coniugare perfettamente tradizione e innovazione. La conferma è arrivata un paio di settimane fa quando l’azienda di Cambiago ha ricevuto a Milano il “Premio Innovazione” in occasione dell’edizione 2023 dello Smau. Un riconoscimento per l’adozione della tecnologia blockchain su alcuni dei principali modelli firmati Colnago, quali C68 e V4Rs, oltre a tutti i modelli Limited Edition.
Smau è attiva dal 1964 e fin dalla sua fondazione si propone di aiutare le imprese e i professionisti nel soddisfare il loro bisogno di innovazione, promuovendo il networking e l’aggiornamento professionale. Stiamo parlando di start up, incubatori, acceleratori, partner tecnologici, pubbliche amministrazioni. Attraverso la dinamica dell’Open Innovation tutte queste realtà possono trovare negli eventi e nei progetti firmati Smau il giusto partner per innovare e accelerare il proprio business con idee, progetti e strumenti adeguati a rispondere alle sfide che il mercato oggi propone.
Come anticipato, in occasione dell’edizione 2023 dello Smau, Colnago ha ricevuto il “Premio Innovazione” grazie all’adozione della tecnologia blockchain su alcuni modelli di serie. Non si tratta di una novità in senso assoluto dal momento che nel 2021, esattamente ai mondiali di Leuven, Tadej Pogacar aveva corso su una Colnago V3Rs “speciale” dotata di tecnologia blockchain. Oggi l’azienda lombarda ha però deciso di estendere questa tecnologia su biciclette di serie.
Grazie a MyLime, società tecnologica italiana, Colnago ha deciso di registrare le operazioni di produzione, trasporto e vendita delle proprie biciclette sulla Blockchain Polygon. Tutte queste operazioni risultano salvate in modo sicuro e irrevocabile su un database diffuso. I dati registrati non possono perciò essere falsificati o modificati una volta registrati.
A raccontarci qualcosa di più sul “Premio Innovazione” di Smau è Manolo Bertocchi, Head of Marketing Colnago, che ha ricevuto personalmente nelle sue mani il prestigioso riconoscimento. In occasione del nostro incontro presso la sede Colnago a Cambiago, alle porte di Milano, abbiamo avuto l’opportunità di conoscere qualcosa di più sulla tecnologia blockchain e sulle sue potenzialità.




Partiamo dalla domanda più semplice. Perché in Colnago si è sentito il bisogno di fare ricorso a questa particolare tecnologia?
Dobbiamo partire da un dato inconfutabile. Oggi le biciclette non sono beni registrati come le automobili o le motociclette. Il progetto di registrazione delle nostre biciclette in blockchain si propone di risolvere le seguenti due problematiche collegate alla mancanza di un registro ufficiale: la contraffazione e l’inversione dell’onere della prova. Ogni bicicletta Colnago è un bene di altissimo valore che purtroppo può essere facilmente replicabile e quindi contraffatto. Attraverso la tecnologia blockchain si può verificare in maniera sicura se siamo difronte ad una bicicletta Colnago originale. Il secondo problema che oggi possiamo superare grazie a questa tecnologia innovativa è quello dell’inversione dell’onere della prova in caso di furto. Non essendo un bene registrato, se una bicicletta viene rubata spetta al proprietario dimostrare che è sua.
In che modo Colnago viene allora in soccorso del proprietario?
Su tutti modelli Colnago interessati dalla tecnologia blockchain è stato applicato un tag NFC che, scansionato, collega le informazioni digitali alla bicicletta fisica. Il risultato è un certificato di autenticità digitale che non può essere in alcun modo modificabile. L’utente, dopo aver acquistato la bicicletta, registra l’acquisto tramite l’App Colnago. In questo modo ottiene un certificato di proprietà valido anche in caso di vendita della bicicletta stessa, con relativa estensione della garanzia al secondo proprietario. Nel lungo periodo il punto di forza di questo procedimento è quello del mantenimento del valore: metà di questo si perde nel momento in cui si esce dal negozio. Questo non succede per i beni di lusso come possono essere le auto Ferrari e non succederà per le bici Colnago, perché la certezza di proprietà dà una ulteriore certezza della bontà del bene e di conseguenza ne aumenta la catena del valore.


Perché avete deciso di presentare a Smau il vostro progetto di adozione della tecnologia blockchain?
Il merito va riconosciuto a Elena Moglia, CEO di MyLime (i due sono insieme ai responsabili Smau nella foto di apertura, ndr), che nel mese di luglio ci ha invitato a presentare il nostro progetto. L’abbiamo fatto e dopo poco tempo ci hanno ricontattato per una sorta di intervista finalizzata ad avere delle informazioni aggiuntive sul nostro progetto. Successivamente ci è arrivato l’invito a partecipare all’evento organizzato a Milano da Smau a metà ottobre. La cosa buffa è che non avevamo realizzato di aver vinto. Eravamo infatti convinti di dover semplicemente partecipare ad un workshop (“Innovazione, digitalizzazione e sostenibilità nel settore manifatturiero”, ndr) per presentare il nostro progetto. Solo una volta arrivati lì ci siamo accorti di aver vinto.
Immaginiamo che la vostra soddisfazione sia stata grande…
Assolutamente sì, anche perché si tratta di un premio che non riguarda il solo mondo ciclo, ma il settore manifatturiero preso nel suo complesso. Tutto questo gli conferisce indubbiamente un valore maggiore.
La sensazione finale è quella che il progetto di adozione della tecnologia blockchain, oggi applicato solo ad alcuni modelli Colnago, possa essere il primo step di qualcosa di più grande e decisamente interessante. Non ci resta che aspettare.