Viaggio curioso negli errori del campione del mondo

17.03.2021
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Una frase, parlando giorni fa con Ballan degli errori di Alaphilippe, ci era rimasta nella testa. Proprio a proposito del francese e delle sue possibilità di battere i due giganti del cross, il campione del mondo di Varese 2008 aveva detto delle parole sibilline: «Julian può inventarsi l’attacco a sorpresa che li possa sorprendere, come la volata di Chiusdino. Anche lui è uno che sbaglia parecchio, però è forte e riuscirà a dargli filo da torcere».

Quali sono gli errori di Alaphilippe di cui parla Ballan? Bisogna chiederglielo. E così approfittando dell’ultima tappa della Tirreno-Adriatico e dei… buchi concessi dalla crono, lo abbiamo incontrato.

A Gualdo Tadino si congratula con VdP, ma avrebbe potuto giocarsela meglio?
A Gualdo Tadino si congratula con VdP, ma avrebbe potuto giocarsela meglio?
Forza Ale, vuota il sacco, parliamo di questi errori…

E’ il suo modo di correre (sorride lo spilungone veneto, ndr), avete visto che non sta mai fermo sulla bici? Toglie in continuazione le mani dal manubrio, si distrae, si gira, sembra perennemente agitato. Non voglio dire che sia stata colpa sua, ma anche quando è caduto al Fiandre, non stava guardando avanti. Chiaro che in quella situazione sarebbe caduto chiunque, ma resta il fatto che non è capace di restare fermo.

Un disordine che è anche tattico?

Qualche attacco a vuoto lo fa anche lui, ma il più delle volte gli va bene. Mi piace molto Julian. Però ad esempio l’altro giorno hanno voluto giocarsi la tappa facendo il buco con Stybar e secondo me hanno sbagliato. Quell’azione è vincente se la fai appena Stybar passa avanti, non lo lasci così tanto a tirare. Se il buco lo avesse fatto Ballerini e Alaphilippe si fosse messo a ruota di Van Aert, Wout avrebbe tirato e potevano giocarsi la tappa con Julian.

Pensa che di questa azione di parla come di una grande intuizione tattica…

Era intelligente, ma non aveva senso in quel momento e in quel modo.

Vout Van Aert, Mathieu Van der Poel, Julian Alaphilippe, caduta moto, Giro delle Fiandre 2020
Fiandre 2020, Van Aert fa scattare la trappola, schiva la moto in extremis e Alaphilippe cade
Vout Van Aert, Mathieu Van der Poel, Julian Alaphilippe, caduta moto, Giro delle Fiandre 2020
Fiandre 2020, Van Aert schiva la moto in extremis e Alaphilippe cade
Altri errori: il finale della Liegi. Deviazione in volata e poi le braccia alzate troppo presto.

E’ stata l’espressione del suo modo di fare troppo impulsivo. In certi frangenti, bisognerebbe avere la freddezza di pensare.

Forse nelle classiche questo suo muoversi incide meno, in un Giro sarebbe un bel dispendio di energie nervose, no?

Incide comunque, soprattutto perché deve confrontarsi con due che gli sono leggermente superiori. Nei Giri certo sarebbe uno degli aspetti da migliorare, anche perché ha fatto vedere di poter tenere la maglia gialla quasi fino in fondo. Nei grandi Giri devi limare ogni possibile dispersione, viste le medie a cui si corre. In proporzione, Van der Poel è uno che ultimamente usa molto di più la testa

Anche lui è parecchio istintivo.

Diciamo che a Castelfidardo ha rischiato grosso, partendo da lontano perché sentiva freddo. Ha corso gli ultimi chilometri in piena crisi di fame: se mangi una barretta ai meno 8, vuol dire che non c’è rimasto più niente. Però è migliorato rispetto ai mondiali di Harrogate. Lì evidentemente non aveva mangiato, qui ha pagato solo in finale. Bastava ci fossero altri 30 metri di dislivello e non arrivava al traguardo.

Dopo 52 chilometri di fuga, Van der Poel arriva in piena crisi di fame
Dopo 52 chilometri di fuga, Van der Poel in piena crisi di fame
Addirittura?

La crisi di fame è così. Lui è abituato all’ora di massimo sforzo del cross e ha gestito così il circuito di Castelfidardo. Mi ricordo quando correvo con Franzoi, anche lui crossista. Forti fisicamente, ma senza una grande visione tattica. Però sta migliorando, è un ragazzo intelligente. Peccato che non abbia in squadra un corridore più esperto che possa essergli d’aiuto. Di fatto, nei momenti caldi della corsa, si ritrova sempre da solo. Per questo di certo Alaphilippe ha le spalle più coperte…