Si chiama “A unique kit for a unique team” ed è lo slogan ad effetto che caratterizza la nuova campagna di Gobik sviluppata per sostenere e promuovere al meglio il proprio servizio di abbigliamento team personalizzato. Una campagna, quest’ultima, che rappresenta la sintesi perfetta del DNA “custom” di Gobik, la parte più originale di questa famiglia che crea sogni ciclistici, che si tratti di una semplice maglia, di un pantaloncino o di un accessorio cycling wear.
Gobik è noto per essere uno dei più grandi centri di produzione tessile per il ciclismo in tutta Europa, “forte” di oltre 8.000 proposte grafiche all’anno e 600.000 capi prodotti negli ultimi dodici mesi. Risultati questi ultimi resi possibili grazie al costante impegno per la qualità e per l’innovazione di Gobik in tutto il processo di produzione.
Ciascun ciclista, e con lui ogni singolo gruppo sportivo, è diverso e unico. Ognuno ha difatti i propri percorsi preferiti, i propri luoghi di sosta, il proprio modo di pianificare il percorso e il proprio orario di partenza. Un insieme di particolarità che Gobik raccoglie, amplifica ed asseconda attraverso il servizio “custom”, con l’obiettivo di rendere unico l’abbigliamento personalizzato per ogni singolo gruppo di ciclisti che quotidianamente incrociamo lungo strade, sentieri oppure sterrati.
Gobik pone l’accento sul collettivo, e con la campagna “A unique kit for a unique team” evidenzia i suoi valori e quella frase ad effetto – sempre valida – che ci ricorda che il ciclismo diversamente da quello che si possa pensare è uno sport di squadra.
Il valore dell’appartenenza
«Non dobbiamo mai dimenticare – ha affermato Albert Medrano, il responsabile marketing di Gobik – che ben la metà del nostro volume di lavoro proviene dal cosiddetto personalizzato. Ed è proprio in questa area del nostro lavoro e della nostra attività che si ritrovano le nostre origini, ma anche il nostro presente. In Gobik abbiamo un ottimo team di designer che aspetta di ideare le migliori grafiche per i gruppi sportivi per la prossima estate.
«Oltre al fatto di essere vestiti tutti uguali, noi vogliamo aggiungere altri fattori importanti ai nostri capi: come l’identità, in quanto l’abbigliamento parla di te e del gruppo a cui appartieni. Ma non solo, i nostri capi rendono riconoscibili agli altri ciclisti lungo il percorso, fornendo anche una componente di sicurezza al gruppo in quanto più omogenei».