Scoprire un territorio che vive di sport e ama e rispetta la bicicletta in ogni sua disciplina. Varese e la sua Provincia sono terra di ciclismo per eccellenza, con i suoi grandi ciclisti, i suoi percorsi che s’insinuano tra il verde delle vallate prealpine e il blu della terra dei laghi, le sue classiche, come la Tre Valli Varesine che si ripropone da oltre un secolo, e ben due edizioni dei mondiali. #VareseDoYouBike è un progetto della Camera di Commercio di Varese finalizzato allo sviluppo di un sistema cicloturistico e di mobilità sostenibile con il coinvolgimento di imprese della filiera, associazioni di categoria ed enti locali. Un modo alternativo per promuovere, far assaporare e toccare con mano le eccellenze di una terra ricca di tradizione e sport.
E’ questo l’intento delle istituzioni e di chi ama Varese, che credono nelle sue potenzialità e sono felici di poterci mettere impegno e passione. Un team che lavora in sinergia con una squadra di guide, ognuna a presidio di una zona del territorio varesino, così da garantire la miglior conoscenza e la massima tempestività nel rispondere alle richieste del mercato. Rivolto a cicloturisti di ogni livello: dal super appassionato alle famiglie in cerca di percorsi di grande interesse anche culturale. Non solo offroad, ma anche salite asfaltate per mettersi alla prova e conquistare i panorami migliori sui sette laghi o strade sterrate per evitare l’assillo del traffico.
Scopriamo insieme il progetto accompagnati da Giovanni Martinelli product manager del progetto e Anna Deligios della Camera di Commercio di Varese.
Per tutti
L’intento è quello di creare un supporto al servizio dell’ospite che ha scelto Varese come meta per lui o lei e la sua bici. «Abbiamo voluto racchiudere – dice Martinelli – tutti gli itinerari della Provincia di Varese. Strada, gravel e Mtb e le ciclabili. Partiamo dai percorsi base per le famiglie fino ad arrivare ai percorsi più impegnativi per gli sportivi. Siamo partiti dagli itinerari mappandoli per difficoltà e tipologia, scannerizzando tutta la provincia. Per itinerari si intendono giri che non siano meno di 20 chilometri con un massimo di 40/50 chilometri per la Mtb e più lunghi per quanto riguarda la strada.
«Sono giri ad anello – spiega – che vanno a toccare quelli che sono i passaggi più belli della provincia. Ma anche più funzionali al turismo in bici. Quindi se parliamo di ebike ci sono i punti dedicati per la ricarica. Oppure i punti per la manutenzione della bici, dal semplice gonfiaggio, al lavaggio e regolazione. Ma anche fornire tutte le informazioni sul percorso dagli itinerari alle guide. In modo tale che se si arriva in un punto convenzionato si possano avere tutte le informazioni che interessano per girare in provincia in bicicletta. L’obiettivo è far si che tutta la provincia sia collegata con i servizi. Una zona dedicata alla bici tutta rivolta al ciclismo con la possibilità di visitare il territorio in sella».
Il valore del turismo in sella
Il turismo è veicolatore di cultura ed inoltre il modo migliore per far apprezzare le eccellenze del proprio territorio. Farlo in bici rappresenta un valore aggiunto che fa collimare il benessere fisico a quello mentale. «Abbiamo già realizzato le guide – dice Martinelli – prossimo passo che stiamo per fare è determinare e includere tutte quelle aziende interessate e integrarle rendendole protagoniste come punti convenzionati per i turisti che arrivano con la bicicletta. E’ prevista anche una formazione con queste aziende per spiegare cosa devono fare e sapere come comportarsi con il cicloturista che vuole alloggiare o usufruire dei servizi delle strutture.
«Si crea un’ossatura – conclude – con tutti i servizi che servono al turista che vuole vivere la sua visita con la bicicletta. L’obiettivo finale è anche quello di creare un valore per le aziende. Siamo partiti dalle ciclabili e abbiamo diviso la provincia in sei settori. Le ciclabili sono le autostrade che la percorrono. Poi ci siamo concentrati sulla Mtb perché quando parli di cicloturismo la fetta di mercato interessata maggiormente a questo tipo di esperienze è orientata su ebike e su un turismo slow».
Tra strada, gravel e Mtb
Gli itinerari vedono una rete rivolta a tutte le discipline con maggioranza di percorsi fuoristrada. «Sono presenti 45 itinerari – dice Martinelli – che in realtà sono in evoluzione perché la nostra provincia è adatta a tutte le discipline. Il gravel può collegare tutta la provincia così come la strada».
Un’esempio per la strada è il “Giro dei 7 laghi”. Nella provincia dei laghi non può mancare un tour che li tocchi tutti. Ecco quindi che da Angera attraverso il Lago Maggiore si giunge a Laveno e si attraversa la Valcuvia per arrivare sul Lago Ceresio a Lavena Ponte Tresa. La risalita passando per il borgo di Marzio riconduce in Valganna presso i Laghi di Ghirla e Ganna fino a Varese. Dall’omonimo Lago di Varese e attraverso la Palude Brabbia (Oasi Lipu) si giunge al Lago di Comabbio e poi al Lago di Monate per poi far ritorno al punto di partenza ad Angera.
Per il gravel alla portata di tutti c’è l’itinerario “I Parchi Regionali attraverso le Piane Viscontee”. Dal lato di Varese un corridoio naturale che unisce i due principali Parchi Regionali della provincia, quello del Campo dei Fiori e del Ticino. Un passaggio attraverso le Paludi di Arsago, sito d’interesse comunitario, porta a seguire il corso del Torrente Strona fino al Ticino. Attraverso l’argine maestro del fiume si risalgono le colline moreniche fino al Lago di Comabbio per poi arrivare al punto di partenza.
Camera di Commercio in prima linea
La Camera di Commercio di Varese ha avviato da qualche anno il progetto Varese Sport Commission, che mira in particolare ad attirare eventi sportivi sul territorio in quanto sono fattori di attrattiva turistica che si traducono in pernottamenti nella provincia.
«Come Varese Sport Commission – spiega Anna Deligios – abbiamo sviluppato il progetto #VareseDoYouBike incentrato sullo sport che genera turismo. L’intento è quello di creare un sistema cicloturistico attraverso itinerari e servizi in sinergia con le aziende. A partire dal coinvolgimento degli operatori commerciali del territorio. In primis le imprese dell’ospitalità che rappresentano i soggetti che per primi beneficiano del soggiorno e dell’accoglienza. Ma anche gli esercizi commerciali e le istituzioni del territorio, facendo in modo che tutta la provincia sia a misura di cicloturista.
«Ci sono territori molto competitivi sotto questi punti di vista ma io credo che Varese sia all’altezza per bellezza paesaggistiche e per predisposizione anche un po’ dovuta alla tradizione che c’è qui rispetto alle due ruote».
Provincia devota al ciclismo
Varese punta sul ciclismo, uno sport molto amato, apprezzato e rispettato in grado di offrire la possibilità di godere di paesaggi e panorami non raggiungibili normalmente. «La tradizione – conclude Anna Deligios – e la storia di questo sport ci accompagna. Si è appena svolta la Tre Valli Varesine che è arrivata alla sua 101° edizione. I turisti che arrivano dal Nord Europa conoscono già questi luoghi come il Lago Maggiore per fare un esempio ed è molto amato. In coincidenza della GF Tre Valli Varesine abbiamo ospitato tour operator per ammirare e scoprire l’offerta di Varese e ne sono rimasti piacevolmente colpiti».
Un progetto che amplia l’offerta, pensando anche a chi si muove aiutato dalla pedalata assistita: a disposizione colonnine di ricarica e, presto, una serie di bike-point e officine specializzate per il pronto intervento in caso di necessità. Non mancheranno servizi e pacchetti turistici per consentire tour itineranti di più giorni, la vera essenza dello spirito cicloturistico. Con la segnalazione di stazioni ferroviarie e imbarchi dei traghetti, si può sfruttare la rete del trasporto pubblico e muoversi a impatto zero.