Intanto Viviani junior prepara il ritorno alla vittoria

13.08.2022
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Mentre suo fratello Elia prepara la nuova campagna europea a Monaco, andando a caccia di altre soddisfazioni stellate su pista e sostituendo su strada l’acciaccato Nizzolo, Attilio Viviani si gode un po’ di riposo nella sua prima stagione in terra belga, alla Bingoal Pauwels Sauces WB. Tempo fa, quando ancora il contratto era da firmare (cosa avvenuta il 21 marzo), il corridore veneto aveva preferito non rispondere, sintomo di un animo travagliato dopo la inaspettata e prematura chiusura del team Cofidis nel quale aveva riposto tante speranze.

Ora la situazione è molto diversa e c’è una positiva predisposizione verso il futuro: «Devo dire che alla fine ho trovato una sistemazione ideale per le mie caratteristiche e il mio modo di intendere il ciclismo. Sono stato fortunato, ma certamente l’inverno è stato difficile, pieno di incertezze e devo dire grazie a Elia e al mio procuratore Lombardi se sono riusciti a mantenermi tranquillo e fiducioso, facendomi comunque lavorare in vista di un nuovo approdo».

A.Viviani Bingoal
Approdo in ritardo alla Bingoal, alla fine di marzo, dopo due mesi di difficile attesa per Viviani
A.Viviani Bingoal
Approdo in ritardo alla Bingoal, alla fine di marzo, dopo due mesi di difficile attesa per Viviani
Elia si è speso in prima persona per te?

Tantissimo, con molti contatti nell’ambiente, sondando la situazione, come anche Lombardi che non ha mai smesso di lavorare per trovarmi un nuovo contratto. Iniziare a fine marzo non è facile, ma nel team mi sono subito trovato bene, anche se chiaramente rispetto a chi aveva fatto il ritiro prestagionale ero in ritardo.

Come giudichi questa prima parte di stagione?

Nel complesso è stata positiva. La squadra ha il modo di correre che piace a me, sempre all’attacco, sempre in fuga, oltretutto in un tipo di corse tra Francia e Belgio che ho sempre amato. Il team mi ha dato anche abbastanza libertà soprattutto nelle occasioni dove non c’era Timothy Dupont che è il principale velocista del team.

Viviani fratelli
Attilio a destra con suo fratello Elia, importante nel trovargli un nuovo team (foto Cassandra Donne)
Viviani fratelli
Attilio a destra con suo fratello Elia, importante nel trovargli un nuovo team (foto Cassandra Donne)
Finora hai 27 giorni di gara: tanti o pochi?

Beh, direi che tra marzo e giugno il calendario è stato intenso, anche perché non c’erano mai più di 3-4 giorni di stacco e quindi non si mollava mai, dovevi stare sempre sul pezzo. Però devo dire che in questi tre mesi mi sono davvero divertito. Alla fine ero stanco, sono arrivato fino all’italiano poi ho tirato i remi in barca. Sono ripartito dal Sazka Tour dov’ero stato schierato pensando alla prima volata che poi volata non è stata. Venivo dallo stage in altura e non avevo ancora le gambe pronte per tutta la corsa a tappe, così abbiamo preferito mollare prima della tappa più dura.

Che programma hai ora?

Ci sarà il Tour Poitou-Charentes e poi a settembre tutte le classiche d’un giorno del panorama italiano. Spero che da qui alla fine della stagione si presenti l’occasione buona per lasciare il segno…

A.Viviani Grecia
La volata della quarta tappa al Giro di Grecia, con Viviani battuto solo da Nyborg Broge (DEN)
A.Viviani Grecia
La volata della quarta tappa al Giro di Grecia, con Viviani battuto solo da Nyborg Broge (DEN)
Un’occasione che avevi avuto a fine aprile in Grecia…

Sì, quel secondo posto ancora mi rode… Voglio tornare a quelle sensazioni, a rivedere la linea dell’arrivo e possibilmente a non vedere pezzi di ruote altrui tra la mia e quella sottile striscia… Sono fortemente determinato a riuscirci.

Il contratto finisce quest’anno?

Sì, non abbiamo ancora discusso del rinnovo, ma non mi pongo il problema. L’ambiente di questo team è ideale, il budget a disposizione non è molto ampio, ma non manca davvero nulla. Soprattutto mi piace la mentalità che regna nel team, è quella ideale per esprimermi al meglio.

A.Viviani Cofidis
Per il veronese tre anni alla Cofidis, con una vittoria e un periodo positivo chiuso anzitempo
A.Viviani Cofidis
Per il veronese tre anni alla Cofidis, con una vittoria e un periodo positivo chiuso anzitempo
In squadra c’è solo Tizza come altro italiano. Con gli altri ragazzi hai legato?

Molto bene, è anche questo che m’invoglia a continuare questa avventura. Spesso non ci si rende conto che una squadra si cementa non tanto in gara, quanto fuori, nei contatti al di fuori delle corse, parlando magari di ben altro. Poi i benefici si vedono con la maglia da gara indosso.

Come ti trovi a vivere in Belgio?

Bene, sarà che ho notato che i belgi sono un po’ pazzi, con una mentalità simile alla nostra. Mi sento davvero come a casa…