Capra e i primi passi al CTF, con le dritte di Andreaus

17.04.2024
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COL SAN MARTINO – La voce di Thomas Capra sembra scavargli i polmoni tanto è profonda, quasi come se li scuotesse da dentro. I suoi occhi scuri piantati per terra, e qualche volta nei nostri, cercano parole e risposte. Il corridore del CTF è passato under 23 dopo due anni da junior sotto i riflettori. Con Renzo Boscolo e il suo team, Capra ha fatto un salto importante nella categoria. 

«I primi mesi – dice al via del Trofeo Piva – sono andati molto bene. Mi sono adattato alla categoria o comunque non ho trovato grossi problemi. Un aiuto me lo ha dato anche Marco (Andreaus, ndr), è già al terzo anno e lo conosco molto bene. E’ anche lui della Valsugana, come me. Il suo contributo per inserirmi tra gli under 23 e nel CTF è stato importante».

Il miglior risultato al momento è un terzo posto al GP Brda-Collio
Il miglior risultato al momento è un terzo posto al GP Brda-Collio

Passi decisi

Questi mesi sono andati bene anche nei risultati, con qualche piazzamento e il segnale che sulle qualità si può lavorare. Ora tocca a chi di dovere sgrezzare il diamante per farlo brillare. 

«Non da meno – prosegue Capra – è stato lo staff della squadra. Mi hanno messo a mio agio e abbiamo subito iniziato a lavorare. Sono stati tutti molto disponibili e mi hanno aiutato parecchio. Ci siamo concentrati molto sulla palestra durante questo inverno, al fine di aumentare la forza e l’esplosività. Mi sento un corridore che gioca molto sulla sua forza, anche nelle volate, quindi curare questi aspetti è importante».

Il salto di categoria non si è fatto sentire, complici le qualità atletiche del ragazzo
Il salto di categoria non si è fatto sentire, complici le qualità atletiche del ragazzo
Quindi al CTF tutto bene?

Assolutamente. Rispetto agli anni scorsi è tutta un’altra cosa, mi sto trovando molto meglio. Tra compagni c’è un bel feeling, si vede che in corsa siamo uniti e riusciamo a fare il massimo. Non per caso siamo il team che ha vinto di più fino ad ora. 

Avere un riferimento tra i compagni come Andreaus ti ha aiutato?

Ci siamo confrontati tanto, anche prima della mia decisione di venire a correre al CTF. Abbiamo parlato spesso della squadra e lui ha sempre usato parole di elogio per ogni ambito. Sia per l’organizzazione che per le qualità, diciamo che Andreaus mi ha facilitato nella decisione finale. 

L’inserimento al CTF è stato facilitato dal grande rapporto instaurato con i compagni
L’inserimento al CTF è stato facilitato dal grande rapporto instaurato con i compagni
Quali sono gli argomenti che avete toccato spesso nei vostri discorsi?

Tanto la logistica e l’organizzazione. Entrambi veniamo dal Trentino, mentre la squadra è in Friuli. Questo aspetto risulta comunque importante. Abbiamo parlato di come la squadra organizza gli spostamenti. Un dettaglio da non trascurare anche con la scuola di mezzo. 

In gara che cosa hai notato?

Poche differenze, mi ha aiutato sicuramente il fatto di essere un corridore con un buon fondo. Avere più chilometri di corsa non ha rappresentato un limite. Di solito più aumentano i chilometri più solitamente sto meglio. 

Capra ha già mosso i primi passi al Nord da junior, qui alla Parigi-Roubaix di categoria del 2023
Capra ha già mosso i primi passi al Nord da junior, qui alla Parigi-Roubaix di categoria del 2023
Tu hai corso all’estero da junior e lo hai fatto anche ora da U23, che differenza hai visto?

Il salto di categoria in questo caso direi che si sente. Alla Youngster quest’anno è stata tutta un’altra cosa rispetto a correre in Belgio con la nazionale juniores. Ci si muove più come fanno i professionisti. Con la nazionale lo scorso anno non si riuscivano ad aprire ventagli nonostante ci fosse vento. Una cosa che secondo me è dovuta al fatto che tra compagni di nazionale non c’è tutto questo feeling

Alla Youngster invece ci avevate già raccontato che se ne aprivano parecchi.

Si usano tanto, il vento diventa un fattore determinante e quando corri con compagni con cui ti alleni tutti i giorni queste situazioni riesci a sfruttarle meglio. Infatti dopo pochi chilometri c’era un vero disastro. Sono sicuro che gare del genere daranno una grande mano nel crescere, sia a me che ai miei compagni.