Il regno dei biker diventa tappa del Giro. Andiamo sul Mottolino

01.12.2023
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Tappa numero 15 del 107° Giro d’Italia, Manerba del Garda-Livigno. Anzi, Livigno (Mottolino). Quel nome nella parentesi cambia tutto. Forse anche il Giro d’Italia stesso.

Il Mottolino non è nuovo al mondo delle bici, anzi. E’ uno dei totem della mountain bike. E’ qui che appassionati di gravity, e non solo, di tutto il mondo vengono a pedalare o a percorrere in discesa le sue paraboliche. Questo è un vero bike park.

Eira + sterrato

Eppure, come detto, il prossimo Giro arriverà ai suoi 2.385 metri. Si salirà da Livigno appunto e di fatto si scalerà l’intero Passo Eira. Tutto meno una decina di metri, forse anche meno. Infatti una manciata di metri prima del cartello marrone che indica il passo, si svolta a destra e s’inizia a salire lungo una strada sterrata.

L’intera salita finale a quel punto misurerà 8,2 chilometri e vedrà pendenze anche del 18 per cento, su fondo sterrato. Dall’Eira al Mottolino mancheranno 1.850 metri al traguardo. Non ci sarà più un tornante, ma solo un paio di curve un po’ più strette. Poi di fatto sarà come un fendente, che tira forte verso il cielo, tra prati ampi, cime a perdita d’occhio e Livigno, che ora si vede e ora no, sulla destra.

“Ballero” biker

Davide Ballerini quassù è quasi di casa, come molti suoi colleghi di fatto, visto che in tantissimi e in tantissime passano qui tante settimane di ritiro e conoscono a menadito certe strade. Solo che il “Ballero” è anche un “biker mancato”.

Il comasco infatti non solo viene quassù in ritiro con la specialissima, ma quando può pedala in mtb. La usa moltissimo. E spesso anche con biker di vertice come Samuele Porro, pluricampione italiano marathon.

Davide si arriva sul Mottolino, ci hai girato in mountain bike?

Sì, sì… Quasi tutti gli anni ci vado, almeno un paio di volte, durante i ritiri estivi, solitamente. Questa estate infatti ho ripreso con una settimana di sola mtb e ci sono transitato spesso. E ogni tanto uso la parte del bike park, con le paraboliche e gli appoggi, per scendere a Livigno divertendomi.

Ballerini durante una delle sue uscite in mtb nella zona di Livigno e del Mottolino
Ballerini durante una delle sue uscite in mtb nella zona di Livigno e del Mottolino
Il Giro d’Italia chiaramente salirà sin lassù dal Passo Eira, che corsa ti aspetti quel giorno?

Sarà una tappa molto dura. Di fatto si salirà sin da Tirano, quindi arriveranno a Livigno dalla Forcola. E quella è una salita di almeno un’ora e un quarto. Breve discesa e poi si salirà verso Trepalle.

Trepalle, che è in cima a Passo Eira. Che salita è quest’ultima?

Non è difficilissima. E’ molto regolare, la sua pendenza è al 6-7 per cento. E’ una salita che in allenamento, al medio, si fa in una ventina di minuti. Poi in cima si gira a destra e si prende appunto il Mottolino, che è in sterrato. Io credo che dal bivio alla cima ci saranno altri 10 minuti di scalata.

E questo paio di chilometri finali come sono?

Non dico un muro, ma ci sono almeno un paio di tratti che superano il 15 per cento. Io l’ho fatta in mtb ed è tosta. In teoria ci si può andare anche con la bici da strada, ma è complicato. In più il fondo è rovinato. Ci passano molti camion che portano su materiale per il lavoro del bike park. Immagino che per il Giro la sistemeranno. D’inverno è una pista da sci.

Abbiamo visto che questo tratto finale è scoperto, senza alberi, ci sarà il rischio vento per te?

Non molto, perché in realtà la strada è coperta (dal monte stesso, ndr). Forse nel finale, che è più aperto, si potrebbe sentire. Semmai il vento si sentirà di più sulla Forcola. Di solito in quella valle il vento è a favore e potrebbe fare la differenza. Altrimenti se è contro, diventa dura.

Se l’Eira non richiede particolarità tecniche, che rapporti serviranno invece per questo tratto finale?

Bella domanda. Io lì ci sono passato solo in mtb, ma ad occhio e croce credo che un 40×32 servirà tutto.