Nei giorni del Tour of the Alps abbiamo solcato valli incantevoli. Alcune molto conosciute, altre meno, almeno per il pubblico italiano. Tra queste ci ha colpito non poco la porzione dell’Osttirol.
Si tratta della zona austriaca che si prolunga dalla Val Pusteria, arriva fino a Lienz e da una parte, a Nord, risale verso il Grossglockner, e dall’altra, a Sud, torna ancora verso l’Italia, verso la Carnia per la precisione.
Pianura, l’elemento in più
Per chi ama andare in bici il piatto forte sono senza dubbio i paesaggi. Il Grossglockner che sfiora i 3.800 metri e altre 265 vette che superano i 3.000 metri. E poi boschi, fiumi, cascate, ampi pascoli e cittadine scrigno da visitare, a partire da Lienz stessa.
Ma c’è un elemento che a nostro avviso marca la differenza dell’Osttirol con altre zone di montagna: ed è la pianura. Può sembrare un controsenso visto che parliamo di un paesaggio montano in cui a rubare la scena sono le salite, ma non è del tutto così. Le salite, tranquilli, non le tocca nessuno!
Visto che parliamo principalmente di turismo con bici da strada o comunque da viaggio (per la Mtb servirebbe un libro a parte, tanti sono percorsi e opportunità), la pianura è qualcosa che agevola non poco gli spostamenti. Rende fruibile quella zona ad una pletora molto più ampia di utenti.
Meno fatica, possibilità di coprire chilometraggi maggiori e piace persino ai ciclisti dall’animo agonistico che possono svolgere i loro lavori specifici tra una salita e l’altra o “fare scarico”.
La ciclabile della Drava e quella dell’Isel sono ideali per le famiglie Molto belle da percorrere anche in autunno con i colori accesi dei boschi
Drava, la spina dorsale
E la pianura è quella che segue i principali corsi d’acqua. La Drava scende dolcemente dal confine con la Val Pusteria. La pista ciclabile è collegata a quella che muove verso Brunico. E’ questa la spina dorsale dei percorsi su asfalto dell’Osttirol. E’ quella più famosa e battuta. Anche perché ci si può organizzare con il ritorno in treno, in entrambe le direzioni la si percorra.
Solitamente si va dal confine italiano a Lienz. In questo modo la strada tende sempre a scendere. Il percorso in questione è segnalato come R4. Partendo da Dobbiaco e arrivando fino a Nikolsdorf, paesino a Sud di Lienz, il percorso misura 63 chilometri e circa 600 metri di dislivello a scendere e 300 a salire. Pertanto è molto facile.
Verso Kals am Grossglockner per sentirsi come Lopez! Splendidi gli scorci di alta montagna e della Lesachtal…
Verso Kals am Grossglockner per sentirsi come Lopez! Splendidi gli scorci di alta montagna e della Lesachtal…
Verso il Grossglockner
Se il percorso della Drava è quello più “family friend”, quello lungo l’Isel oltre che strizzare l’occhio alle famiglie, lo strizza anche anche ai più esperti. Seguendo il corso di questo fiume, che proprio a Lienz va a gettarsi nella Drava (le due arterie ciclabili sono collegate), oltre alla pianura ci sono tante scalate e “vallecole” laterali in cui avventurarsi.
Da Lienz a Matrei in Osttirol, è tutta pianura ma di qua e di là le alternative non mancano. Si può scoprire la più dolce Virgental, che parte ad ovest di Matrei, oppure risalire le arcigne pendenze del Grossglockner a ovest. E’ questa per esempio, la strada che all’ultimo Tour of the Alps hanno percorso i corridori e dove ha vinto Miguel Angel Lopez.
Per gli agonisti
Il Grossglochner è di certo l’attrazione maggiore per gli scalatori: c’è anche il Glocknerrunde, anello di 180 chilometri e 4.700 metri di dislivello che gira attorno alle falde del più grande massiccio austriaco. Ma è bellissimo anche il Giro del Passo Stalle (famoso per la sua biodiversità), che tra l’altro si estende anche in Italia proprio attraverso questo valico.
Ma se proprio amate le sfide c’è la Dolomiten Radrundfahrt, con partenza e arrivo a Lienz. E’ una granfondo (quest’anno si disputa il 12 giugno). I suoi percorsi sono davvero un tuffo nel cuore dell’Osttirol, soprattutto quello più corto da 112 chilometri e 1.870 metri di dislivello.
Questo va da Lienz a Oberdrauburg e da lì a Strassen attraverso la selvaggia Lesachtal per rientrare poi a Lienz.
Mentre il giro lungo, misura ben 228 chilometri e 5.450 metri di dislivello. Si tratta di un “doppio anello”. Il primo scala prima il Plockenpass e poi lo Zoncolan. Sì, avete capito bene: sconfina in Italia. Rientrati a Lienz per la strada percorsa al contrario, va poi a comprendere l’intero percorso corto di cui abbiamo parlato prima.
Non solo ciclismo, anche la cultura non manca in Osttirol, come il sito romano Aguntum nei pressi di Lienz E a fine (o durante) le uscite bisogna concedersi i sapori dell’Osttirol
Non solo ciclismo, anche la cultura non manca in Osttirol, come il sito romano Aguntum nei pressi di Lienz E a fine (o durante) le uscite bisogna concedersi i sapori dell’Osttirol
Parkade: Austria e Italia
La cosa bella è che di fatto questo giro grande riprende parte del Parkade. Sono tre arterie principali, tutte ben segnalate, che dall’Osttirol portano al Mar Adriatico. Quasi tutte piste ciclabili super mantenute.
Ecco le tre direttrici: Lienz-Trieste (230 chilometri); Lienz-Grado (192 chilometri) e Lienz-Venezia (255 chilometri). Ci sono partenze scandite con delle guide e trasporto di bagagli al seguito, oppure si possono fare in autonomia. in ogni caso è un bellissimo progetto transfrontaliero. E’ rivolto soprattutto alle ebike, ma anche alle bici tradizionali. E a proposito di ebike: le colonnine di ricarica in Osttirol sono tantissime e in continua espansione.
Su maps.osttirol ci sono l’elenco delle colonnine e di tutti i percorsi. E per tutti intendiamo anche quelli per escursionisti a piedi e biker…