Alé La Merckx cambia mano e scenari: si va a Livigno

30.12.2023
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Livigno aggiunge un’altra perla alla sua estate ciclistica, che seguirà di poche settimane la tre giorni del Giro d’Italia sulle stesse strade. La 18ª edizione della Granfondo Alé La Merckx, un appuntamento internazionale, che ogni anno attira quasi 2.000 partecipanti, nel 2024 avrà infatti una nuova casa ed un nuovo team organizzativo. Il celebre brand Alé, organizzatore storico di questa granfondo, passa il testimone al Comune di Livigno, ma resta title sponsor e partner della manifestazione dedicata al Cannibale Eddy Merckx. 

Un nuovo contesto magico per le due ruote che abbraccia la Valtellina arrivando sul Piccolo Tibet con tutto il suo carico di storia e di valori sportivi, per permettere ai suoi appassionati di raggiungere nuovi e diversi traguardi. Il tutto sfidando le grandi vette e i passi epici, che arricchiscono lo splendido orizzonte livignasco. L’appuntamento per l’Alé La Merckx 2024 è fissato per sabato 29 giugno con partenza e arrivo al Centro Acquagranda di Livigno (SO). Una scelta di grande effetto, nel periodo in cui la città è invasa da ciclisti: per gli organizzatori un notevole impegno, così come per le strutture ricettive.

Luoghi unici da scoprire in sella alle due ruote e in compagnia
Luoghi unici da scoprire in sella alle due ruote e in compagnia

Nuovi panorami

Nuovi contesti e panorami da esplorare in sella alla propria bici nella piena sicurezza della granfondo. Due percorsi, disegnati ad hoc per mantenere intatto lo spirito di questo storico evento: un lungo di 173 km con 4.100 metri di dislivello, ed un medio di 96 km con 1.300 metri di dislivello. Il nuovo obiettivo dei tracciati è anche quello di incentivare una partecipazione attiva da parte dei ciclisti desiderosi di mettersi alla prova su salite e tornanti di assoluto valore sportivo.

Il percorso breve prenderà il via dal centro sportivo di Aquagranda, per poi attraversare il centro, passando sulla strada principale, fino a raggiungere il Passo della Forcola, ed entrare così in Svizzera. Da lì, tratto suggestivo e tecnico sul Passo del Bernina, compresi gli ultimi durissimi tornanti. Poi la discesa lungo l’Engadina, fino a Zernez, poi risalita al Passo del Forno, attraversamento finale del tunnel Munt La Schera e traguardo con ritorno all’Aquagranda. 

Impegno che praticamente raddoppia, per il percorso lungo, quello più atteso e spettacolare. Stessa identica partenza del breve, con Aquagranda e centro paese ad accogliere i corridori, ma tracciato che poi si distingue in quanto a difficoltà e complessità tecniche. Prima il Passo dell’Umbrail, appena sotto lo Stelvio, poi discesa verso Bormio, dove si inforca la via che conduce al Foscagno. Da qui, due giganti del ciclismo: il Passo del Foscagno e il Passo Eira, prima del passaggio conclusivo, ancora in Aquagranda. Un disegno impegnativo e pieno d’insidie, che metterà a dura prova gli atleti.

Alessia piccolo insieme al cannibale Eddy Merckx a cui è dedicata la GF
Alessia piccolo insieme al cannibale Eddy Merckx a cui è dedicata la GF

L’impegno di Alé

Un nuovo evento, che cambia il contesto, ma che sarà capace di restare fedele ai valori e allo spirito che Alé ha voluto infondere nella granfondo, nei suoi 17 anni di organizzazione.

«Per 17 anni con Alé ho organizzato – ha dichiarato Alessia Piccolo, AD di APG l’azienda a cui Alé fa capo e storico organizzatore della granfondo – questo meraviglioso evento. Siamo partiti a Brentino e poi nel 2016 siamo arrivati a Verona. Grazie all’ottima collaborazione con l’Amministrazione Comunale, per 7 anni ho potuto far partire i ciclisti davanti all’Arena e farli correre sulle strade di una delle più suggestive città al mondo. Dopo l’edizione del 2023, però, ho dovuto fare un bilancio onesto e capire se, nelle condizioni attuali, vi fossero ancora i presupposti per offrire quell’organizzazione di qualità a cui avevamo abituato i nostri ciclisti.

«Con enorme dispiacere – conclude la Piccolo – ho deciso di rinunciare all’organizzazione dell’Alé La Merckx ed ho trovato qualcuno che avesse le caratteristiche per poterne prendere il testimone. Volevo che garantisse la nostra qualità e mettesse la nostra stessa passione e professionalità. Penso di aver trovato nel Comune di Livigno il candidato ideale».

Livigno con le sue salite è pronto ad accogliere la granfondo
Livigno con le sue salite è pronto ad accogliere la granfondo

Ecosistema Livigno

La nuova casa è quindi Livigno, un luogo che trova legami a questo evento nella storia sportiva. Proprio qui, nel 1972, la tappa Parabiago-Livigno del Giro d’Italia, portò per la prima volta la maglia rosa nel livignasco, con un arrivo in quota domato proprio da quell’Eddy Merckx, a cui la granfondo è dedicata.

«L’arrivo de l’Alé La Merckx a Livigno – afferma Luca Maretti Presidente di APT Livigno – certifica ancora una volta la qualità del lavoro che stiamo facendo sia sul territorio che nei confronti della comunità sportiva internazionale. La nostra località è sinonimo tra le altre cose, anche di ciclismo, e non è un caso che molte squadre di primissima fascia ci scelgono per preparare i grandi Giri e le competizioni olimpiche.

«Ospitare l’Alé La Merckx nello stesso anno in cui anche il Giro d’Italia torna nel Piccolo Tibet, crea un affascinante ponte con il passato, visto che proprio sulle nostre strade, nel 1972, il Cannibale vinse una tappa storica, involandosi verso la maglia rosa. Un augurio per le imprese future, che dall’ispirazione delle leggende prendono sempre linfa e spunti nuovi».

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