MISANO ADRIATICO – Il recupero è una parte fondamentale nel momento in cui si vogliono aumentare le prestazioni. Non conta solamente l’allenamento e spingere sui pedali, ma anche la parte in cui si ricaricano le energie e si riposa. Tra le diverse realtà che sviluppano dispositivi per il recupero c’è Wepere, acronimo di Wellness, Performance e Recovery. Azienda che cura, sviluppa e progetta dispositivi elettromedicali che rispondono alle esigenze degli sportivi.
Tra gli atleti professionisti che utilizzano regolarmente i prodotti di Wepere ci sono i corridori della Vf Group-Bardiani CSF-Faizanè. Quest’ultimi hanno sfruttato le qualità dei sistemi offerti dalla realtà italiana per lottare ogni giorno in competizioni di alto livello, come il Giro d’Italia.
Ecco a voi Viggo
Viggo è un prodotto per pressoterapia sportiva che accelera il recupero muscolare e questo è utile per evitare l’insorgenza di problematiche fisiche come crampi o altri fastidi. Ce lo presenta Valentina Mingardo, product manager di Wepere.
«LViggo lvora sulla circolazione sanguigna – spiega – mantenendo efficiente il ritorno venoso e linfatico. Permette di smaltire tutti gli scarti del metabolismo muscolare tra cui l’acido lattico e di andare a vascolarizzare. Portando così una minor pressione sui muscoli, aiutando il ciclista a rilassarsi, donando la sensazione di gambe più leggere.
«Una bella novità riguardo Viggo – continua Valentina Mingardo – è che funziona a batteria. Noi di Wepere abbiamo pensato di eliminare quindi prese di corrente. Una richiesta che i corridori fanno da tempo e finalmente arrivata sul nostro prodotto di punta. Viggo diventa il sistema da portare comodamente in giro e da utilizzare in ogni momento, visto che la batteria dura fino a quattro ore».
Il funzionamento
Un prodotto come Viggo, pensato per atleti professionisti o per chi pratica sport ad alto livello, deve essere facile da utilizzare e immediato. Non sempre è possibile adoperare le tecniche di recupero dove si vuole, ci si deve anche arrangiare, ad esempio si può iniziare a lavorare sul bus, appena finita la tappa.
«I gambali si collegano facilmente al dispositivo – dice Mingardo – tramite dei connettori e in pochi secondi si è pronti per il trattamento. Le modalità di gonfiaggio sono tre a seconda delle esigenze: recupero muscolare, defaticamento e migliorare la circolazione. Durata e pressione della terapia si possono modificare tranquillamente.
La pressione raggiunta arriva fino a 200 millimetri di mercurio – conclude la product manager di Wepere – un dato anche questo richiesto dagli atleti per avere una maggiore efficacia nel trattamento. La cosa importante è che il massaggio non sia mai né doloroso né fastidioso. Alcuni atleti, però, ricercavano una sensazione più forte che con il prodotto precedente non sempre riuscivamo a soddisfare. E’ possibile, inoltre, lavorare su una sola zona, ad esempio quella del polpaccio o del quadricipite».