Continua il percorso di approfondimento che ha come soggetto l’integrazione degli atleti. Come molte categorie legate al mondo dello sport di alto livello e non solo, anche l’integrazione è soggetta ad un profondo cambiamento. Rispetto a qualche stagione fa, ci sono più conoscenza e coscienza, informazione e anche disponibilità di prodotti, pre, durante e post gara/training.
Abbiamo intervistato Umberto Marengo della Drone Hopper-Androni-Sidermec, atleta molto sensibile, preparato e curioso sul tema di alimentazione e integrazione. Il solo che durante la conferenza su Zoom con Ethic Sport si mise a far domande…
Se dovessi fare un confronto con il passato, come è cambiato il tuo modo di alimentarti e di integrare?
E’ necessaria una premessa: a me piace molto sperimentare quando vedo che ci sono dei margini di miglioramento. Alla Drone Hopper ho diverse possibilità in questo senso, una situazione nuova che voglio sfruttare proprio per progredire ulteriormente. Rispetto al passato ho cambiato il modo di integrare e di alimentarmi in bici, mentre una volta sceso dalla bicicletta le abitudini sono rimaste più o meno le stesse.
Hai ricevuto delle indicazioni precise e dei consigli?
Uno dei vantaggi è avere dei dottori nutrizionisti molto preparati che ci supportano, in parallelo all’azienda che ci fornisce gli integratori. Insieme è stato strutturato un piano di integrazione che ha come soggetto i carboidrati in diverse forme. Avevo bisogno dei consigli e delle indicazioni, e personalmente ho iniziato ad usare proprio i carboidrati nel modo corretto, apportando delle variazioni di assunzione.
Hai notato delle differenze?
Ho provato diverse soluzioni e di sicuro è migliorata la disponibilità di energia. Utilizzo un numero maggiore di Gel, nello specifico i Superdextrin, non solo in gara, ma anche in allenamento e questa è la prima novità. Oltre ad una digeribilità eccellente e nessun fastidio allo stomaco, la prima sensazione è proprio quella di avere le energie sempre pronte ad essere usate. Inoltre ho azzerato il senso di pesantezza che di tanto in tanto si verificava in passato, quando eccedevo con i cibi solidi e sfruttavo delle tempistiche di assunzione non ottimali. Ho imparato e sto imparando a sfruttare i benefici che gli integratori di buona qualità possono offrire ad un atleta.
Generalizzando, quale è la scaletta di assunzione che utilizzi attualmente?
Nella prima parte della gara e dell’allenamento qualcosa di solido, barrette e qualche alimento preparato fresco. Inizio ad usare i gel già a metà gara, ma anche in allenamento. Questa è una pratica nuova e devo dire che funziona molto bene. Nel finale, sia in gara che in allenamento, solo i gel, carbo in forma liquida e anche quelli con caffeina. Nella borraccia non devono mai mancare le maltodestrine. Uso anche l’integratore con i sali minerali, poi ovviamente dipende dalla durata e dallo sforzo preventivato. In sostanza, ora l’alimentazione e l’integrazione del workout hanno una composizione che si rivolge molto più ai liquidi, cercando di tenere un bilanciamento ottimale anche in termini di gusto.
Hai fatto anche delle prove e dei test a livello personale? Anche per sola curiosità?
Assolutamente sì, come detto in precedenza a me piace sperimentare e sfruttare una situazione vantaggiosa che mi permette di migliorare. Ho fatto diverse prove con la fornitura di integratori a disposizione e ho provato ad alimentarmi anche solo con i liquidi, gel e maltodestrine. L’ho fatto in un allenamento molto spinto di 4 ore, dove i lavori ad elevata intensità si susseguivano. Il risultato è stato molto buono, per energia disponibile nelle gambe e per le sensazioni a livello di stomaco e digestione.
Riusciresti a quantificare alcune differenze?
Non ho un confronto documentabile con i numeri, perché la mia crescita fisica è tutt’ora in una fase di evoluzione. Posso esprimermi attraverso le sensazioni, legate ad un senso di comfort e benessere. E poi ci sono quelle energie sempre disponibili. Di sicuro mi sorprende in positivo il fatto di assumere tanti carboidrati liquidi e non avere acidità di stomaco. E poi una maggiore autonomia e un senso di pesante praticamente assente.
Hai notato degli aumenti di peso?
Avevo paura di questo e invece sono rimasto costante, considerando anche il periodo invernale. Qui entra in gioco anche un senso di benessere maggiore nel post allenamento, dove si riescono a limitare le abbuffate.
Cosa significa?
Per quanto mi riguarda, una migliore integrazione e alimentazione quando pedalo, si riflettono in una fame controllabile quando ho finito di allenarmi.
E invece in merito agli aminoacidi in gara? Li hai provati?
Non ancora, ma la mia curiosità a tal proposito esiste. Seguendo comunque una sorta di piano concordato non ho ancora avuto modo di usarli, ma la stagione è appena iniziata. Gli integratori a disposizione sono tanti, di diverse categorie e ci vuole del tempo per testarli tutti con i giusti modi. Posso dire che gli aminoacidi ramificati li assumo, ma parallelamente alle fasi di recupero, cosciente del fatto che un integratore come RamtechHydro non è banale.
La dieta quotidiana e il protocollo d’integrazione sono definiti dal nutrizionista del team con i vostri feedback, necessità ed esigenze?
Fino all’anno passato avevo un mio nutrizionista e mi affidavo a lui. Ora abbiamo anche il supporto di uno staff del team. Mi sono confrontato con loro fin dai primi giorni, ho presentato le mie necessità ed abitudini. Le variazioni quotidiane e legate all’alimentazione tradizionale sono state minime. Importanti invece quelle dell’integrazione e degli integratori stessi.
Cosa non dovrebbe mai mancare ad un ciclista?
Rimanendo in tema alimentare, l’equilibrio, che dovrebbe riflettersi in tutto. Penso che ogni cosa è fondamentale. Non si può mangiare solo pasta e bistecca. E’ necessario capire cosa è più giusto anche per se stessi e per le proprie necessità. Essere capaci di sfruttare quello che il mondo dell’integrazione ci mette a disposizione oggi, può diventare un bel vantaggio.