Magnus H.02 di Ursus è l’ultima evoluzione del manubrio integrato, un componente che ha l’obiettivo di mettere insieme le diverse peculiarità richieste dagli atleti: leggerezza e rigidità, ergonomia e integrazione. Magnus H.02 è completamente in carbonio monoscocca ed è disponibile in quattro larghezze, comprese tra i 380 e 440 millimetri.
L’efficienza prima di tutto
Il cockpit integrato dell’azienda italiana è stato disegnato per soddisfare le esigenze dei telai moderni, che adottano un concept di integrazione sempre più evoluto. I cavi delle trasmissioni e le guaine dell’impianto frenante scompaiono all’interno dei profilati, ma per essere efficienti e azzerare i rischi di strozzature è necessario avere un manubrio ben fatto e capace di seguire questo fil rouge.
Magnus H.02 è così, perché nella zona di fissaggio degli shifters sono presenti due asole d’ingresso per fili e guaine. Questi scorrono all’interno del manubrio, con profilo aero e si distribuiscono in modo ottimale nello stem, soluzione voluta per non creare frizioni e lasciare liberi i cuscinetti dello sterzo. In base alla tipologia di bici, il tubo idraulico del freno anteriore, può scorrere direttamente nella forcella, oppure grazie ad una seguendo il percorso di altri cavi.
Fra ergonomia e aerodinamica
Il manubrio adotta tre profili differenti delle tubazioni, soluzione che offre dei vantaggi anche in termini di ergonomia e comfort dell’atleta. Non viene sacrificato l’impatto frontale, grazie ai profili ridotti che penetrano nello spazio. La sezione centrale, piatta, offre comunque un comfort di alto livello. La piega ha delle zone di appoggio modellate in più punti, facilitando la presa delle mani. E poi c’è questa proporzione della costruzione del monoblocco in base alle geometrie e alle taglie, uno sviluppo tecnico che permette a Magnus H.02 di avere uguale rigidità e resistenza, taglia per taglia.
Lo shape frontale di Ursus Magnus H.02 (foto Ursus) La zona dove viene ancorato il supporto del device, qui ci sono anche due fori aggiuntivi per eventuali cavi (foto Ursus)
Lo shape frontale di Ursus Magnus H.02 (foto Ursus) La zona dove viene ancorato il supporto del device, qui ci sono anche due fori aggiuntivi per eventuali cavi (foto Ursus)
La larghezza non è tutto
Le misure di Ursus Magnus H.02 non si basano esclusivamente sulla larghezza, ci sono alcuni fattori da considerare. Le taglie sono 8 in totale ( S, SB, M e MB, L e LB, XL XLB) e variano anche in base alla lunghezza dello stem, compresa tra gli 85 e i 125 millimetri. Tutti i Magnus hanno in comune l’angolazione negativa dello stem, di 6°, il reach ed il drop, rispettivamente di 75 e 130 millimetri.
Il serraggio è integrato
Il punto di innesto alla forcella è integrato e segue le linee del manubrio. Qui c’é una placca in alluminio che può essere sostituita all’occorrenza e che segue un design concept di Ursus. Le viti di chiusura agiscono sul materiale metallico e non sulla fibra composita ( e non è un semplice dettaglio). La zona frontale sotto lo stem, ha delle asole per il supporto del device.