E’ passato un anno dalla presentazione della Sharq e ora Fulcrum rilancia con Soniq 42, una ruota eclettica e comoda, ma ugualmente all’avanguardia nel look e nelle soluzioni che sin dal 2004 caratterizzano i suoi prodotti. Soniq 42 si affida al profilo 2-Wave Rim, che ottimizza aerodinamica e stabilità. L’altezza del profilo varia tra 42 e 47 mm, con un disegno ondulato che rende la ruota dinamica e reattiva.
Sharq è nata per collocarsi al vertice della gamma all-road performance. Ha il profilo 2-Wave Rim, i raggi A3r0 e i cuscinetti ceramici USB™. Soniq 42 offre prestazioni ugualmente elevate e discende dalle stesse tecnologie, ma fa un passo verso l’accessibilità e l’impiego quotidiano.




La voce dei campioni
Che cosa accadde nel 2004? Fu l’inizio della storia, la nascita dell’azienda e di un modo di lavorare fatto di studi di laboratorio e i riscontri su strada. Usavano (e ancora usano) le ruote Fulcrum coloro che le costruivano, come pure i corridori di alcune grandi squadre. La Quick Step, ad esempio, come pure la Lampre e il primo Team Bahrain.
Dici Fulcrum, infatti, e davanti agli occhi ti passano le istantanee dei campioni che ci hanno corso e hanno aiutato nel loro sviluppo. Il tempo di nascere ed ecco Boonen che su ruote Fulcrum centra Fiandre, Roubaix e mondiale. Quindi tre mondiali con Bettini, ancora Bettini e poi Ballan. E via in ordine sparso, con la Sanremo di Pozzato, il secondo Lombardia di Bettini e il tricolore di Visconti. Il Giro del 2011 con Scarponi, il Fiandre di Ballan, i due Lombardia di Cunego. Il Giro e la Liegi di Di Luca. Il primo Lombardia di Nibali e anche la Sanremo.
L’elenco è lungo ed è immediato capire, al di là degli obblighi derivanti dalle sponsorizzazioni, quale immenso capitale di suggerimenti, appunti ed eventuali modifiche certi corridori siano stati in grado di dare. E spiega come mai all’uscita di ogni prodotto Fulcrum è bene prestare l’attenzione che merita.




Tubeless senza nastro
Torniamo perciò alla Soniq 42. Il cerchio è in carbonio e viene realizzato con una laminazione FF80, che permette alla ruota di non essere troppo rigida, amplificando il comfort per quando le uscite sono lunghe e i fondi misti. Il ponte non è forato, grazie al ricorso alla tecnologia 2-Way Fit, e questo consente di montare il tubeless facendo a meno del nastro.
Grazie alla particolare impronta nella zona della valvola, anche il montaggio delle camere d’aria è agevole e avviene con la massima precisione. La camera all’interno del copertoncino risulta infatti totalmente stabile. Anche la valvola per le coperture tubeless viene montata senza rischio di infiltrazioni d’aria dovute al posizionamento sbagliato al momento del montaggio.
Il risultato è una ruota più solida dalla manutenzione più semplice: ridurre le complicazioni in questo senso, senza rinunciare alla tecnologia, è garanzia di alto gradimento.






Fra comfort e durata
Il mozzo deriva direttamente dalla serie Wind ed è realizzato partendo da un pezzo forgiato. Si ottiene una maggior resistenza meccanica, mentre i cuscinetti sigillati lavorano su un asse integrale che ne consente la regolazione tramite la ghiera di precarico. Anche in questo caso si lavora per contenere l’usura e garantire scorrevolezza. La cremagliera della ruota libera è stata rinforzata e maggiorata fino a 36 denti.
Il peso complessivo della coppia Soniq 42 è di 1.595 grammi, che vanno bene per sentirsi sicuri anche se il fondo è sconnesso. Per contro, anche se parliamo di ruote inserite in una fascia di prezzo accessibile, l’uso di materiali e soluzioni tecnologicamente avanzate permette di avere prestazioni elevate, comfort, durata a un prezzo (abbordabile) di 1.590 euro.
Fulcrum Wheels