Nuova C68 Gravel, filosofia Colnago, fatta a mano in Italia

01.02.2024
5 min
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Non si tratta solo di una bicicletta Colnago, ma di una piattaforma vera e propria che prende forma nel 2022, mutuando il sapere costruttivo e le linee che hanno reso celebre la maison lombarda.

C68 Gravel abbraccia la famiglia C, dove troviamo anche le versioni Road e Allroad. Per capire meglio cosa si cela dietro al nuovo progetto Colnago abbiamo chiesto alcune battute a Davide Fumagalli, ingegnere e padre della C68. Entriamo nel dettaglio della nuova bici di Colnago.

Davide Fumagalli durante le fasi di test della nuova Gravel (foto Colnago)
Davide Fumagalli durante le fasi di test della nuova Gravel (foto Colnago)

Unica nel mondo gravel

«La C68 Gravel è una bici unica nel panorama delle bici gravel. La costruzione modulare – spiega Davide Fumagalli, responsabile del progetto – ovvero il fatto che il telaio sia costruito da più parti in carbonio giuntate fra loro, fa da connettore tra il mondo più recente delle bici gravel, il prestigio e la storia della costruzione telaistica in carbonio della Serie C di Colnago. La scelta di un design modulare, anziché monoscocca, ci permette di curare in modo diretto la produzione, la qualità e le caratteristiche del prodotto. Che non vuol dire solo maggiore comodità o rigidità, ma che ogni singolo modulo è esattamente come lo vogliamo noi in Colnago.

«La tecnica costruttiva – prosegue Fumagalli – è la medesima delle versioni Road e Allroad, mentre sono diversi il carbonio e di conseguenza le tubazioni. La forcella non è stata mutuata dagli altri modelli, ma è specifica per la Gravel. Un valore interessante è il drop della scatola del movimento centrale, che varia tra i 72 e 74 millimetri, in base alle taglie e agli pneumatici utilizzati. La nuova C68 non è compatibile con i dropper-post».

C68 Gravel, fatto a mano (foto Colnago)
C68 Gravel, fatto a mano (foto Colnago)

Colnago C, solo Made in Italy

Dietro le forme, all’impatto estetico e alle geometrie, oltre agli allestimenti, c’è una bicicletta completamente fatta a mano, figlia di una maestria che ha fatto scuola nella categoria delle bici in carbonio modulare e non solo. Modulare, è proprio così, perché la C68 non è una monoscocca e non utilizza la tecnologia della fasciatura. I profilati in carbonio sono incollati all’interno delle congiunzioni in fibra, uno ad uno, dove la manualità dell’artigiano ricopre un ruolo di primaria importanza.

La sagoma dell’obliquo è molto particolare (foto Chiara Redaschi)
La sagoma dell’obliquo è molto particolare (foto Chiara Redaschi)

Come la C68 Road? Non troppo

Se l’accostamento in fatto di design è qualcosa di reale e tangibile, la nuova versione Gravel si basa su geometrie completamente differenti che, a parità di taglia, presentano un reach (lunghezza) più corto e uno stack (altezza) maggiorato. Significa che non vengono sacrificate l’agilità e la prontezza nei cambi di direzione, significa anche che la posizione in sella è compatta e raccolta. La nuova C68 si discosta anche dalla G3-X, che resta il riferimento per chi vuole un prodotto più racing (vicina al segmento V da strada, che comprende la V4Rs usata dal Team UAE). La nuova bici è si un mezzo ambizioso, ma meno estremizzato.

La C68 Gravel ha un passo più lungo e un angolo delle sterzo di 70,5°, comune a tutte le taglie. Confortevole e votato alla stabilità, ma non eccessivamente aperto al pari di quello di una mtb. Restando in ambito comfort e stabilità, la nuova bicicletta è compatibile con coperture fino a 42 millimetri di larghezza.

Cockpit integrato by Colnago

Si chiama CC.01 Wide e rispetto al fratello utilizzato per la versione Road ha una svasatura (flare) più accentuata delle curve, oltre ad un angolo di 82° dell’attacco manubrio. Questo porta ad avere una larghezza differenziata tra la porzione superiore (dove si montano gli shifters) e quella inferiore (40 centimetri sopra e 46 sotto). Le misure disponibili sono 5, in base allo stem: da 80 a 120 millimetri.

Il CC.01 Wide è completamente in carbonio, ha un profilo superiore piatto/aerodinamico e si integra perfettamente con la serie sterzo (con specifiche Acros, la C68 Road utilizza CeramicSpeed). Questo manubrio integrato è perfettamente compatibile con le versioni Road e Allroad.

Un altro particolare di pregio è il sistema di registrazione Blockchain, attivabile con un tag NFC e posizionato sulla tubazione dell’obliquo. E’ il vero e proprio passaporto della bicicletta.

Tre allestimenti e il kit telaio

Il kit telaio ha un prezzo di listino di 5.935 euro e comprende anche il reggisella che è il medesimo della C68 Road. Ci sono tre allestimenti con i prezzi di listino di 7000, 8400 e 11600 euro. Si basano sulle trasmissioni Shimano GRX 1x e ruote Fulcrum Rapid Red 900, Sram Force XPLR 1x, sempre con ruote Fulcrum. La più costosa porta in dote la trasmissione Sram Red AXS 1x e le ruote Zipp 303s. Le taglie disponibili sono 5: 45 e 48, 51, 54 e 57.

Colnago