In realtà la nostra prova non si concentra solo sul pantaloncino Ultralite di Gobik, ma considera anche la maglia Carrera 2.0.
Sono due capi ultraleggeri, per il valore alla bilancia e per la ventilazione massimizzata che sono in grado di fornire in ogni momento della pedalata. Vediamo le caratteristiche principali e i nostri feedback.
La salopette…
E’ una salopette che rappresenta la massima cura per il dettaglio e la ricerca più alta nell’ambito della guerra al calore quando si va in bicicletta. Non solo, perché questo pantaloncino è anche gratificante da indossare e il suo taglio ergonomico fornisce un’immagine professionale.
Il tessuto impalpabile si adatta alle forme del corpo. Le cuciture sono minime e quelle presenti sono del tutto impercettibili. Il fondo gamba ha il taglio vivo, ma al tempo stesso al suo interno è presente una sorta di puntinatura che azzera l’effetto sigaretta del tessuto. Sempre in questa zona il tessuto è forato.
C’è una pannellatura sulla schiena che unisce le bretelle, è altamente traspirante e ha il compito di fornire un sostegno ottimale. Funge anche da seconda pelle nelle giornate bollenti, quando non viene indossato l’intimo tecnico.
La parte frontale delle bretelle riprende la densità del tessuto adottato per il pantalone ed è impercettibile, anche nella zona addominale. In questa porzione il taglio è lineare e non eccessivamente alto. Non ci sono ribattiture e cuciture, a tutto vantaggio del comfort.
Il fondo gamba della salopette Ultralite Il look minimalista esaltato anche dalle scritte interne alla salopette Il fondello K12 in dotazione alla salopette Ultralite Una categoria di imbottiture votate all’endurance
Il must K12
E’ sviluppato con la collaborazione di Elastic Interface, ha una doppia densità ed è pensato per un utilizzo endurance, che si avvicina alle 8 ore di attività. E’ diviso in due parti, ma la cucitura mediana sembra essere inesistente; non si sente. Si adatta immediatamente alle forme del corpo e alla sella, anche durante il movimento.
E’ scaricato nei punti cruciali, anche verso l’anteriore e questo fattore è un vantaggio quando si ricerca la posizione più bassa sul manubrio. K12 è un fondello sagomato, con una forma allungata ed asciutta ai lati.
Maglia super leggera, tasche piene, eppure la shirt non cede (@alberto merli) La variazione di tessuti della maglia Carrera 2.0 La trama della maglia, completamente forata Il taglio (simile alla CX Pro) della manica Carrera 2.0
Maglia super leggera, tasche piene, eppure la shirt non cede (@alberto merli) La variazione di tessuti della maglia Carrera 2.0 La trama della maglia, completamente forata Il taglio (simile alla CX Pro) della manica Carrera 2.0
La maglia…
E’ una maglia costruita con una sorta di tessuto mesh, forato e dalla vestibilità aero ultra-fit. E’ molto aderente in ogni sua parte, gratificante anche per l’immagine che offre. Il concetto ultra-fit di Gobik si riferisce ad una gamma di prodotti dedicati agli agonisti e anche per questo motivo offre il meglio di se una volta indossato e in bicicletta.
Il fondo delle maniche presenta una fascia elastica compatta, che stabilizza il capo, ma non costringe il braccio, il tutto senza inserti di silicone.
La pannellatura frontale è disegnata come un nido d’ape. Non è ruvida, ha una zip lunga ed il collo ribassato, quest’ultimo con un tessuto orlato e liscio, a favore di un comfort maggiore. Il giro vita ha un tessuto con una trama più fitta e un orlo che gira lungo tutto il perimetro della shirt. L’obiettivo è anche quello di fornire un sostegno ottimale e di non “sfarfallare”, rimanendo sempre perfettamente aderente al busto.
Le tasche posteriori sono tre, profonde e comode, adatte ad essere riempite per le lunghe uscite. Quella centrale ha una forma classica, mentre le due laterali sono leggermente ribassate, soluzione che permette un accesso facilitato alla mano.
Nonostante la grande capacità non si abbassano e non cedono, grazie anche un tessuto posteriore che sostiene in modo importante.
Questo kit calza come un guanto (@sara carena) Maglia CX Pro e salopette Absolute Revolution un kit bello da indossare e senza stagione
Questo kit calza come un guanto (@sara carena) Maglia CX Pro e salopette Absolute Revolution un kit bello da indossare e senza stagione
Le nostre sensazioni
Indossare due capi di questa caratura è gratificante, lo è per l’impatto estetico che offrono, lo è per le performances di ventilazione e comfort, anche dopo tante ore di sella e con un caldo atroce. La salopette Gobik Ultralite ti fa sentire sempre a posto ed in ordine, tanto lungo le cosce e sul torace, tanto nella zona dell’imbottitura.
Quest’ultima offre dei vantaggi che vanno oltre la soggettività e non ha bisogno di un paio di uscite per “prendere le forme”, perché va bene da subito. Anche il rapporto tra la qualità ed il prezzo di listino è buono: 160 euro non sono pochi, intendiamoci, ma è pur vero che in una categoria di altissima fascia, troviamo delle salopette decisamente più costose che in fatto di tecnica non raggiungono il livello della Gobik Ultralite.
La stessa considerazione si può fare per la maglia Carrera 2.0, tanto semplice da vedere, capace di soddisfare i più esigenti e i macinatori di chilometri. E’ una shirt da atleta che deve essere valutata durante la pedalata, una volta che si è in bici e si pedala.
A prescindere dalla posizione che si assume, la maglia è sempre perfettamente aderente e non sbarra l’accesso all’aria. Anche per questo è confortevole e si asciuga in un attimo, magari dopo una lunga scalata. Ha un prezzo di listino di 85 euro e li vale tutti. Anche in questo caso, come sottolineato per la salopette Utralite, abbiamo un capo molto tecnico, di altissima fascia, con un costo che è al di sotto della media della categoria.
La shirt CX Pro Il taglio delle tasche, qui della CX Pro, ma comune alle maglie Gobik Il fondo manica della maglia CX Pro L’elastico (spesso) della maglia CX Pro
La shirt CX Pro Il taglio delle tasche, qui della CX Pro, ma comune alle maglie Gobik Il fondo manica della maglia CX Pro L’elastico (spesso) della maglia CX Pro
Confronto “in casa”
La shirt CX Pro 2.0 e il pantaloncino Abosulte Revolution sono i capi che abbiamo provato (anche) in Edizione Limitata Nove Colli. Entrambi, rispetto alla Carrera 2.0 e alla salopette Ultralite, hanno una struttura importante e un tessuto con una trama più fitta, pur dimostrando una traspirabilità di alto livello.
Volendo contestualizzare i due kit Gobik in un ambiente climatico ottimale, potremmo categorizzare Ultralite e Carrera 2.0 per le giornate caldissime fin dalle prime ore del mattino, dove l’uscita lunga ha nel menù anche scalate lunghe al sole. Mentre i capi CX Pro 2.0 e Absolute Revolution K10 sono per un range di utilizzo maggiore, che comprende anche la primavera e la prima parte dell’autunno.
Le salopette, oltre al tessuto, si differenziano anche per il fondello. Il K10, in dotazione ad Absolute Revolution è meno scaricato ai lati, adatto a chi vuole sentire un contatto costante con la sella anche ai lati ed è un pezzo unico. Anche le parti più imbottite sono conformate in modo differente, in un certo senso meno indipendenti l’una dall’altra, rispetto all’imbottitura K12.