Durante il Giro d’Italia avevamo parlato con Andrea Vendrame della sua sella Fizik Antares Versus Evo Adaptive 00, che ci aveva colpito molto. Di recente abbiamo avuto il piacere riprendere l’argomento con Alex Locatelli Product Manager di Fizik.
Tecnologia innovativa e veloce
L’azienda italiana ha realizzato tre varianti che sono: Antares Versus Evo Adaptive 00, Antares Versus Evo Adaptive R1 e Antares Versus Evo Adaptive R3. Tutte vantano la Digital Light Synthesis Technology (DLS) di proprietà dell’azienda Carbon 3D. Grazie a questa tecnologia è possibile costruire delle strutture cristalline di resine liquide e carbonio, che offrono una serie di vantaggi.
«Questa tecnologia è innovativa per il mondo del ciclismo – inizia così Alex Locatelli – e all’inizio non è stato facile far dialogare l’azienda americana Carbon 3D con le richieste degli atleti. D’altronde loro non conoscevano questo mondo e i corridori erano un po’ scettici. Poi piano piano si sono capiti sempre meglio e siamo arrivati a un risultato notevole».
Come dicevamo questa tecnologia permette di avere diversi vantaggi.
«Il primo grande vantaggio è che permette di passare direttamente da un’idea al prodotto finito, infatti la stampa 3D permette di avere in poche ore una sella finita. Questo ci ha permesso di fare tante modifiche ed avere subito il prodotto da testare. Così il processo di sviluppo è stato più veloce».
E’ divisa in zone
A livello tecnico la grande qualità di questo materiale è che può avere livelli di resistenza diversi, in parole più semplici è possibile creare delle zone più dure e più morbide.
«Il lavoro è partito da uno studio delle pressioni in sella – continua Alex Locatelli – abbiamo visto che tanti ciclisti a parità di posizione presentano picchi di pressione diversi. Da qui è nata l’idea di dividere la sella in zone. Ognuna ha un parametro di stampa diverso in base alla pressione che quella porzione può sopportare».
In pratica, oltre a dividere la sella in zone orizzontali, si può creare una resistenza progressiva graduale verticale, con la parte alta più soffice e la più bassa più dura. In questo modo in base al peso del ciclista e alla forza di spinta il pad risponde in maniera diversa.
Una sella per tutti
Alla luce delle tante possibilità di supporto, viene naturale chiedere se sia possibile creare una sella personalizzata per ogni ciclista.
«Visto che si può personalizzare ogni singola cella, in teoria si potrebbe fare. Ma noi abbiamo lavorato per arrivare ad una sella standard per tutti. Per riuscirci, abbiamo fatto un grande numero di test per individuare la sella migliore per il pubblico più ampio possibile».
Come mai in Fizik hanno optato per questa scelta? «Per i professionisti, come nel caso di Vendrame, personalizziamo la sella in base alle sue richieste, ma i professionisti sono un mondo a parte. Il problema di fare un lavoro del genere con gli amatori sta nel fatto che sarebbe difficile riprodurlo in una produzione di massa con numeri elevati. L’altro rischio è che non sapendo da quali biomeccanici arrivano i test sulle pressioni in sella, c’è il rischio che poi il ciclista non si trovi bene a causa di qualche errore fatto nel test».
Pressioni diminuite
I risultati sono in ogni caso notevoli, infatti Fizik registra una riduzione dei massimi picchi di pressione che va da un minimo del 40% fino ad un massimo del 70%, con una media che si aggira sul 60%. Come sottolinea Alex Locatelli «Affinché la sella dia il massimo dei vantaggi, è fondamentale che sia posizionata nella maniera corretta».
E in futuro?
La nostra curiosità ci ha portati a chiedere a Locatelli se pensa che fra qualche anno questo tipo di selle possono sostituire quelle che siamo abituati a vedere normalmente sulle nostre biciclette.
«L’unico limite attuale è il prezzo. A livello tecnico sono superiori, però noi dobbiamo avere tutte le fasce di prezzo e per ora con la tecnologia 3D non è possibile scendere sotto una certa soglia».
Misure e pesi
Infine, segnaliamo che la Antares Versus Evo Adaptive 00 è disponibile in due larghezze da 139 e da 149 millimetri per un peso rispettivamente di 147 e 154 grammi. La versione R1 Adaptive è disponibile in due larghezze da 139 e 149 millimetri con un peso di 174 e 180 grammi, mentre la R3 Adaptive ha le stesse misure di larghezza della R1, ma con i pesi che sono di 209 e 215 grammi.