Oltre le preferenze individuali. Una volta su strada un tubeless è più veloce di un copertoncino con camera d’aria in TPU di ultima generazione? Il nostro non è un test empirico, al tempo stesso non è scientifico, ma si basa su dati effettivi che abbiamo catalogato durante le nostre prove, reali su strada.
Si argomenta su diversi fronti la ricerca strenua della prestazione, dei numeri e di quanto le nuove soluzioni tecniche siano vantaggiose, facendo guadagnare velocità e risparmiare energie. Oltre le cifre da etichetta, ci siamo messi alla prova. E’ solo una questione di numeri, oppure anche le sensazioni possono avere il loro peso e la loro importanza? Ecco cosa abbiamo rilevato.


Pirelli PZero Race RS, TLR e tube type
Abbiamo scelto di sviluppare questo test prendendo come base di lavoro la sezione 700×28, una sorta di misura universalmente riconosciuta (ad oggi) e accettata da tutti (più o meno). Stessa tipologia di pneumatico Pirelli, ovvero il PZero Race RS, ovviamente nelle due versioni, TLR tubeless ready e quello tube type specifico “solo per le camere d’aria. Non abbiamo usato le camere in butile, ma le nuove in TPU della categoria RS. Medesima bicicletta per entrambe i test, stesse ruote e misuratore di potenza.
Si tratta di un test eseguito nel mondo reale del ciclismo pedalato, non quello dei dati virtuali. A prescindere dal tratto di strada, la forma di sviluppo della prova può essere mutuata e replicata da chiunque, in qualunque situazione. Per quanto ci riguarda abbiamo individuato un tratto di strada in salita (usato normalmente per i test di materiali e bici in genere): 4,87 chilometri con un dislivello positivo di 225 metri. In salita perché era necessario filtrare quante più variabili possibili.
Inoltre è necessario documentare la differenza di peso tra le due configurazioni. 670 grammi per i pneumatici tubeless ready, con 60 cc di liquido in totale e le due valvole (da 60 millimetri). 530 grammi con i due copertocini, abbinati alle due camere in TPU SmartTube RS (valvola da 80): 140 grammi di differenza.


I numeri del test
Ci siamo basati su una potenza media di 300 watt in entrambe le prove. Con l’abbinamento copertoncino/SmarTube RS in TPU abbiamo percorso il tratto in salita in 12 minuti e 42 secondi ad una velocità media di 23 chilometri orari. Con la configurazione tubeless il tempo è stato di 12 minuti e 38 secondi. La velocità media di è stata di 23,1.
Quattro secondi risparmiati in meno di 5 chilometri a parità di tutto, di setting, condizioni meteo e naturalmente gestione della prova. Un’enormità se i 4 secondi fossero moltiplicati per una distanza di 100 chilometri e 1.500 metri di dislivello.




Le sensazioni
Nel complesso abbiamo percorso diversi chilometri, splittando da una configurazione all’altra. Il tubeless è presente ormai ovunque nel corso dei nostri bike test, fattore che ci offre un vantaggio nella lettura ed interpretazione delle sensazioni. A parità di categoria (le gomme Pirelli RS appartengono ad un segmento performance) i tubeless ready offrono un range molto più ampio in fatto di gestione delle pressioni. Non si tratta solo di peso del ciclista, ma tipologia di ruote e loro canale interno, larghezza effettiva dello pneumatico una volta montato sul cerchio, feeling soggettivo. I tubeless si adattano (quasi) sempre. Hanno una maggiore capacità di filtrare, dissipare e spalmare su una superficie più ampia le vibrazioni e se gonfiati alla giusta pressione, difficilmente trasmettono l’effetto rebound o di eccessiva secchezza.
La parte negativa è principalmente legata alle fasi di montaggio, tallonatura e gestione del liquido anti-foratura (sempre obbligatorio), che deve essere di buona qualità. Talvolta far tallonare un tubeless è faticoso e può essere necessario uno strumento (compressore) per dare la prima botta secca allo pneumatico. Il liquido al suo interno dovrebbe essere controllato almeno una volta ogni due settimane. Un tubeless mostra la sua piena efficienza se controllato sistematicamente.


Minor peso non è sinonimo di velocità
I copertoncini con camere d’aria in TPU fanno risparmiare dei grammi, sono più semplici e veloci da montare un po’ per tutti. Il binomio è molto più secco nelle risposte (se messo a confronto con i tubeless), ha un range ridotto di pressioni ottimali di esercizio e subisce molto di più i rigori dell’asfalto. Il potere dissipante è ridotto. Può essere vantaggioso per chi ama risposte immediate e molto dirette da parte delle gomme.
Rispetto a un tubeless (considerando anche la pessima qualità media delle nostre strade) si fora più facilmente, anche se una camera in TPU è superiore ad una in butile, per qualità, peso, tenuta e longevità. Se dovessimo pensare ad una configurazione copertoncino/camera d’aria, ad oggi ci risulta complicato considerare il butile. Un tube in TPU è decisamente superiore e anche più sicuro.






In conclusione
Non è solo una questione di velocità e di tempi di percorrenza che si riducono. Uno pneumatico tubeless ready è una sorta di all-round, prescindere dalla categoria dello pneumatico. E’ adatto a differenti situazioni e proprio l’ampio range di pressioni di esercizio lo rende “plasmabile” a tante categorie di utenza. Con un tubeless da strada è possibile percorrere tanti chilometri anche con pressioni ridottissime, impensabili per un copertoncino. La nota negativa del tubeless resta ancora oggi il liquido sigillante anti-foratura. E’ davvero un impiastro. Al tempo stesso però, permette di chiudere un foro quando si pedala e spesso ci si accorge di aver bucato solo a fine giro.
Oggi come oggi una configurazione con la camera pone dei limiti. Facciamo nostra una considerazione di Samuele Bressan, Product Manager di Pirelli. «Copertoncino e camera d’aria oggi – ci ha detto – hanno un senso per quell’utenza che utilizza la bici poche volte in un arco temporale di più giorni. Questo lasso di tempo può essere uno svantaggio per i tubeless e per gli accumuli di liquido anti-foratura che si possono creare».
Un altro aspetto da considerare, a nostro parere, è la possibilità di montare una camera d’aria in TPU combinandola ad uno pneumatico tubeless. La gomma ha uno spessore maggiore rispetto ad un copertoncino classico, offre garanzie più alte in fatto di protezione, è più longevo e si può evitare di usare il lattice.