Il test completo delle nuove Campagnolo Hyperon Ultra

08.06.2023
6 min
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Le ruote perfette esistono e le nuove Campagnolo Hyperon Ultra rasentano la perfezione nell’impatto estetico e per quanto riguarda le prestazioni. Sono eleganti, ma al tempo stesso vestono la bicicletta. Si adattano ai diversi stili di guida, grazie alla reattività che mostrano in salita e nei rilanci, ma anche alle andature elevate in pianura. Eppure non sono mai eccessive, godibili anche quando si va piano. Sono oggettivamente belle da guardare, curate nel dettaglio più piccolo e nascosto.

Le abbiamo provate, le abbiamo messe alla frusta e le abbiamo configurate (senza il minimo problema) con una trasmissione che non fa parte della famiglia Campagnolo. Era il Giro d’Italia 2022 quando le abbiamo viste per la prima volta. Entriamo nel dettaglio.

Ruote da salita e non solo
Ruote da salita e non solo

Gratificazione e prestazioni

Le ruote Campagnolo sono tra i componenti più ambiti. Sono una sorta di obiettivo e punto di arrivo per i ciclisti che cercano un upgrade della bicicletta, della resa tecnica del mezzo e anche nei termini di gratificazione personale. Nel corso degli anni hanno sempre fatto collimare al meglio i materiali d’eccellenza, estetica e quelle performances che le hanno rese celebri.

Le nuove Hyperon Ultra racchiudono tutto questo come vuole la tradizione e alzano ulteriormente l’asticella. Non solo, perché queste ruote rientrano in una rinnovata concezione di Campagnolo, dove è presente anche la trasmissione Super Record Wireless.

Come sono fatte

Fanno parte della categoria di ruote dal profilo medio, hanno un cerchio completamente in carbonio e con un profilo di 37 millimetri. La larghezza totale è di 26,7 millimetri, con una forma panciuta, ma non eccessivamente wide nella parte centrale. Il canale interno è largo 21 millimetri, moderno e adatto ad interfacciarsi con i tubeless da 28 in su. Inoltre la costruzione del cerchio elimina l’utilizzo del nastro tubeless. La metodologia di costruzione con una sola congiunzione per un bilanciamento eccellente, il carbonio, le resine e la finitura lucida, ma anche le scritte, fanno del cerchio delle nuove Hyperon una sorta di blocco unico.

I nipples sono interni al cerchio del tipo Aero Mo-Mag. Nonostante questa soluzione, la tensione dei raggi è regolabile dall’esterno. I profilati sono in acciaio, 21 per l’anteriore e 24 per la ruota dietro, con incrocio differenziato. Nel punto di incrocio i raggi si sfiorano, ma non si toccano.

Rispetto al passato i mozzi sono stati completamente rivisti e sono diversi da quelli in dotazione alla famiglia Campagnolo WTO. Sono in alluminio, hanno un disegno asciutto ed essenziale, hanno delle flange laterali totalmente riprogettate, con l’obiettivo di far lavorare la raggiatura, ma senza risvolti negativi. I cuscinetti sono CULT, acronimo di Ceramic Ultimate Level Technology, scorrevoli e silenziosi. I mozzi, come vuole la tradizione, permettono di regolare il precarico dall’esterno.

Come vanno

Un paio di ruote possono cambiare le prestazioni dell’intera bicicletta? Si, le ruote cambiano completamente il carattere del mezzo meccanico e decisamente fanno la differenza. Nel caso delle nuove Campagnolo Hyperon Ultra, uno strumento dall’elevato tasso tecnico che rientra in un segmento hors categorie. Non si parla di un paio di ruote esagerate ed eccessive, cattive e “troppo” performanti. Le nuove Hyperon sono facili da guidare prima di tutto, prontissime a rispondere alle sollecitazioni e sempre incollate alla strada, adatte ad una tipologia di utenza diversa, per richieste, ambizioni e modo di guidare la bici.

E’ la salita il terreno ideale dove le Hyperon Ultra mostrano tutto il loro valore. Sempre scorrevoli a prescindere dalle coperture (le abbiamo utilizzate con i pneumatici tubeless da 28), molto fluide e per nulla stancanti anche nel lungo periodo.

In discesa e alle velocità elevate, ma anche nei tratti tecnici esprimono un valore quasi inaspettato, considerando il profilo medio del cerchio. Tengono la velocità per un tempo consecutivo molto lungo, al pari di una stabilità che può fare la differenza quando si sposta continuamente il peso del corpo: infondono sicurezza. Non sono esclusivamente le gomme, perché è il bilanciamento e la facilità di portare la ruota alla corda, due fattori che spostano il riferimento prestazionale verso l’alto.

In pianura e all’interno dei tracciati leggermente vallonati, mostrano una fluidità superiore alla media di questa categoria. Volendo fare un confronto, sono meno veloci delle Bora Ultra WTO 45 e 60, ma al tempo stesso (a nostro parere) sono più semplici da sfruttare da corridori con un peso leggero che usano i tratti pianeggianti come un trasferimento.

In conclusione

Le nuove Campagnolo Hyperon Ultra non sono paragonabili alle Hyperon con il cerchio dal profilo bassissimo che hanno fatto felici molti scalatori di un’epoca passata. Le nuove Hyperon (forse) sono ancora migliori. Sono il risultato di una serie di compromessi perfetti, ma il prodotto finale è tutt’altro che una via di mezzo.

Sono delle ruote d’elite, il prezzo di listino parte da 3.650 euro, di sicuro non economiche, che rientra nelle media della categoria. Anzi, se consideriamo i prezzi di alcuni competitors e la qualità delle nuove Hyperon, proprio il rapporto qualità/prezzo si alza in modo esponenziale.

Campagnolo