Un design e delle forme iconiche diventano il vestito perfetto per la bici road versatile dell’azienda austriaca. Questa è la KTM Revelator Alto Elite AXS: telaio in carbonio Premium e tecnologia monococca. La forcella è marcatamente aerodinamica, eppure sotto il profilo della performance ha una valenza ben precisa: essere precisa e contribuire all’efficienza del mezzo.
L’allestimento non ha l’obiettivo principale di risparmiare grammi, ma di contenere il prezzo e di offrire una bicicletta pronta all’agonismo. Le scelte sono pertanto differenti, ma il modello Revelator Alto è una delle bici utilizzate dai francesi del Team B&B Hotels-KTM.
Frame-kit top level
Il pacchetto che include il telaio e la forcella è il medesimo adottato per la versione Alto Master, che possiamo identificare con la trasmissione Shimano Ultegra a 12 velocità e le ruote in carbonio Mavic. Il progetto, nella scala dei valori KTM, è secondo solo al frame-kit top di gamma NanoPremium Carbon in dotazione al modello Exonic.
Il telaio della Elite è un monoscocca in fibra composita Premium, esclusiva di KTM, elegante e sinuoso, ma capace di proporre linee marcate, decise e identificative. Il peso dichiarato è di circa 800 grammi, non male per una piattaforma che compie tre anni. La forcella è la F12, sempre full carbon e adotta il composito Performance, differente se confrontato con quello del telaio.
La scatola BB asimmetrica e piuttosto “magra” KTM Revelator Alto Elite AXS, lato non drive Piantone prolungato, inserzione ribassata dei foderi e profili differenziati dei tubi
La scatola BB asimmetrica e piuttosto “magra” KTM Revelator Alto Elite AXS Piantone prolungato, inserzione ribassata dei foderi e profili differenziati
Peso di 8,25 chili (misura 55)
Qui tutto funziona bene e non ci sono fronzoli e orpelli inutili ai fini della prestazione che deve elargire la bicicletta e che si aspetta l’utente tipo di questa bicicletta.
La trasmissione funziona a dovere ed è precisa. C’è tanto alluminio nello Sram Rival, che aggiunge qualcosa alla bilancia, ma contribuisce a dare sostanza.
Ci sono le ruote Mavic, sempre in alluminio e con il nuovo mozzo Infinity, per un comparto scorrevole, comodo e versatile. Ma proprio questo tipo di componentistica conferma la qualità e una certa trasversalità di una bicicletta, che può essere alleggerita molto facilmente, senza timore di confrontarsi con dei componenti racing veri e propri. Abbiamo rilevato un peso di 8,25 chilogrammi, nella taglia 55 e senza i pedali.
KTM Revelator Alto Elite AXS, lato non drive Lo stem e la piega in alluminio KTM Lo shifter del Rival AXS, la leva è in alluminio Le ruote Mavic in alluminio in dotazione a questa Alto Elite
KTM Revelator Alto Elite AXS, lato non drive Lo stem e la piega in alluminio KTM Lo shifter del Rival AXS, la leva è in alluminio Le ruote Mavic in alluminio in dotazione a questa Alto Elite
Feedback e considerazioni
Potremmo dividere la KTM Alto Elite in due parti. L’avantreno, più rigido e sostenuto, mai eccessivo e stabile. Ha una precisione che diventa un punto di forza e la struttura della forcella contribuisce ad arricchire questo frangente.
Il retrotreno che è più “elastico”, fattore apprezzabile sulle lunghe distanza, quando si percorrono tratti di strada sconnessa, che rende più docili anche le ruote rigide e magari con un profilo elevato. E poi è reattivo al punto giusto.
Reggisella con zero arretramento
E’ una soluzione che troviamo anche sulla Lisse, quella aerodinamica di KTM. Ha una valenza tecnica ben precisa, che è quella di far caricare il più possibile il peso del ciclista sul piantone, sfruttando le potenzialità della bici. In fase di setting della sella si possono presentare dei limiti a quei ciclisti che adottano un arretramento accentuato ed eccessivamente scaricato verso il posteriore.
Sterzo alto e piantone a 75°
Nella taglia 55, il profilato dello sterzo è alto 160 millimetri. La media attuale della categoria si attesta a 140. E poi c’è quel piantone dritto in piedi, con il carro compatto, tutti fattori che messi insieme fanno la felicità di scalatori, salitomani e di chi ha le capacità di cambiare passo quando la strada è particolarmente pendente.
Non si è mai troppo schiacciati in avanti e verso il basso, la respirazione ne guadagna. Si pedala centrati sulla sezione mediana della bici e si esce di sella con estrema facilità.
Il tubo obliquo è completamente asimmetrico, lato destro e sinistro sono diversi Il particolare dell’inserzione del carro al piantone, un marchio di fabbrica KTM I profili aero della forcella La testa della forcella è massiccia e squadrata La nervatura superiore dell’head tube, dove si innesta l’orizzontale In discesa è molto stabile ed è piacevole da guidare (foto Sara Carena) L’asimmetria del fodero basso lato non drive Lo stay basso del lato catena, con l’asola superiore in caso d’impiego della trasmissione con il filo
Il tubo obliquo è completamente asimmetrico, lato destro e sinistro sono diversi Il particolare dell’inserzione del carro al piantone, un marchio di fabbrica KTM I profili aero della forcella La testa della forcella è massiccia e squadrata La nervatura superiore dell’head tube, dove si innesta l’orizzontale In discesa è molto stabile ed è piacevole da guidare (foto Sara Carena) L’asimmetria del fodero basso lato non drive Lo stay basso del lato catena, con l’asola superiore in caso d’impiego della trasmissione con il filo
In conclusione
La KTM Alto in questione non è una bici da passeggio, banale e con poco carattere. Questa bicicletta offre degli spunti interessanti e porta avanti un concetto che abbina il comfort alla leggerezza del telaio, sfrutta l’asimmetria delle tubazioni e del carbonio, per un pacchetto funzionale alle esigenze di chi predilige le biciclette “sottili”.
E’ reattiva quanto basta e diventa gratificante nel corso delle lunghe progressioni, magari anche in salita. La Alto “non butta giù di sella” quando si è stanchi o semplicemente si vuole fare “la sgambata” e si adatta bene ad ogni abito, dettaglio per nulla scontato.