Hardskin FormulaE, il body che veste come un guanto

31.07.2025
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Il ciclismo è già da qualche anno nell’era dei body anche per l’utilizzo quotidiano e Hardskin entra in grande stile nella categoria. L’azienda bresciana è un riferimento soprattutto nel triathlon e proprio grazie al know-how sviluppato nella triplice disciplina porta in dote delle soluzioni per nulla banali.

Abbiamo provato il body FormulaE, un capo tecnicamente superiore, un indumento che nasce anche grazie al contributo delle tante ore spese nella galleria del vento Dallara. Entriamo nel dettaglio di FormulaE e del test.

Un capo super tecnico che offre anche una bella immagine all’agonista
Un capo super tecnico che offre anche una bella immagine all’agonista

Hardskin FormulaE, tessuti diversi

E’ l’apice della ricerca in fatto di tessuti, del perfetto blend tra loro e dell’aerodinamica applicata ad un capo tecnico sviluppato per le competizioni. Anche grazie al contributo di Alessandro Fabian (12 volte campione italiano di triathlon), il body top di gamma Hardskin è stato utilizzato sul campo (e viene usato) nei diversi step di sviluppo. In origine nasce per il triathlon e vuole diventare un riferimento anche nel ciclismo. Il body FormulaE è disegnato per offrire il meglio nel comfort, libertà di movimento, efficienza aerodinamica ed ergonomia, una buona immagine dell’atleta.

Poco più di 200 grammi per un body sono pochi, un peso che rende perfettamente l’idea del posizionamento tecnico di questo indumento. Ogni sezione del corpo presenta tessuti diversi che hanno compiti differenti, non sono presenti inserti siliconici e c’è una zip lunga (che arriva fino alla sezione addominale) senza ribattiture sottostanti. Significa non avere spessori aggiunti che andrebbero a sacrificare la leggerezza e la termoregolazione, ma anche una certa difficoltà nelle gestione in caso di pit-stop.

Il design è pulito, minimale, estremamente funzionale, ci sono due tasche posteriori (nessuna tasca interna, presente invece nel modello specifico per il triathlon). Il fondello è sviluppato in collaborazione con Elastic Interface ed è posizionato abbondantemente in avanti (molto di più rispetto ad una salopette tradizionale).

Body e aerodinamica

Essere aerodinamici significa guadagnare 3 minuti su una distanza di 180 chilometri ad una potenza media di 220 watt (molto più che un marginal gain). Traducendo, un risparmio energetico ed una qualità migliore in termini di efficienza. La variabile più grande resta sempre l’atleta, ma la base tecnica può fare una grande differenza, soprattutto nel lungo periodo.

Le nostre considerazioni

FormulaE è un body dedicato agli agonisti che vogliono il massimo anche dall’abbigliamento, è super tirato e una volta indossato è come una seconda pelle. Diventa un tutt’uno con il corpo, non è un compromesso e bisogna pure saperlo indossare. Indossarlo è il punto di partenza, un aspetto banale e nel caso di prodotti come FormulaE non così scontato, perché chi non ha mai indossato un body non è detto che non si confronti con qualche difficoltà. Adattare e posizionare per bene il pantaloncino, portare verso l’alto il busto e con piccoli gesti infilare le maniche, aiutandosi anche con le spalle (e naturalmente le braccia). Il body è un guanto, deve vestire perfetto ed essere attaccato alla pelle.

Maniche tiratissime e lunghe, con quelle coste aerodinamiche che in parte irrigidiscono e stabilizzano. La pannellatura anteriore è più rigida, quella posteriore ha un tessuto leggermente più morbido, ma non è un mesh vero e proprio. Tessuto leggerissimo anche ai lati per espellere il più possibile umidità e calore, asciuga in un amen. Le due tasche posteriori sono in tessuto traspirante (ottima scelta, nell’ottica di non fermare l’umidità) e sono dotate di una sorta di aletta interna che aiuta a bloccare il contenuto. Ben fatta e ben posizionata la cerniera che scende fino sotto l’ombelico.

Fondello mutuato dal triathlon

Nella scala dei valori, oltre ad adottare qualche malizia per indossare il body nel modo corretto, c’è da considerare il posizionamento del fondello. Generalmente è più avanzato (rispetto ad una salopette classica top di gamma) ed in questo caso è estremizzato, mutua il suo posizionamento dal triathlon. Anche i body specifici per le crono adottano questa soluzione.

E’ un dettaglio vantaggioso per chi usa una posizione allungata/coricata ed aiuta a portarsi in avanti ed è giusto così. Può diventare una sorta di limite per quel corridore che non si piega molto in avanti e adotta uno stile di guida alto sul manubrio. Il tessuto compatto e “vellutato” (davvero confortevole) scelto per la sezione del pantalone si adatta perfettamente al fondello e asseconda molto bene i movimenti.

Tanto aderente, ma anche comodo
Tanto aderente, ma anche comodo

In conclusione

Hardskin entra ufficialmente nel ciclismo e bisogna considerare che FormulaE è una sorta di portone che si apre, quasi come un punto di partenza. Se questa è la base sulla quale lavorare, tanti complimenti all’azienda bresciana. Hardskin inizia dove molti arrivano dopo diversi step di sviluppo. Il prezzo di listino è alto, 399 euro è una cifra importante, ma come abbiamo scritto in altre occasioni, la tecnologia migliore è costosa.

Il body FormulaE è uno strumento, non è solo un abbigliamento ed è da mettere sullo stesso piano della migliore ruota aerodinamica, di uno pneumatico tra i più efficienti, di un trattamento ceramico specifico per la catena, al pari di quelle che erano dettagli marginali, che oggi sono alla base del miglioramento della dotazione tecnica.

Hardskin