Giant Revolt X Advanced Pro, anche questo è gravel

10.05.2023
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DORMELLETTO – La Giant Revolt X Advanced Pro è una bicicletta gravel con la sospensione anteriore, con il reggisella telescopico e con una geometria che offre dei vantaggi notevoli. E’ una sorta di bicicletta “tutto-terreno” che fa pedalare ovunque e senza paura.

Abbiamo avuto il piacere di usarla per una giornata, portandola nel magnifico contesto del Parco dei Lagoni di Mercurago, nei pressi di Arona e vicino al Lago Maggiore. Approfondiamo le sue peculiarità.

Giant Revolt X, quando si dice di una bici divertente (foto Mirrormedia-Giant)
Giant Revolt X, quando si dice di una bici divertente (foto Mirrormedia-Giant)

Rigida, no grazie

La categoria gravel è come una grande famiglia, dove tutti riescono a trovare un motivo di divertimento, di sfogo e dove la tecnica del mezzo meccanico mette tutti d’accordo. Ci sono gli stradisti che “magari” approcciano le ruote tassellate per la prima volta, lontano dall’asfalto e immersi nella natura. Ci sono i pedalatori alle prime armi, ma ci sono anche i bikers esperti che apprezzano quella sorta di mondo di mezzo rappresentato dal gravel, un po’ strada e un po’ mtb.

La Revolt X è anche la degna rappresentante delle diverse possibilità che offre Giant per gli utenti del gravel, perché se è vero che ci sono quelli che vogliono la bicicletta completamente rigida, è altrettanto vero che ci sono i ciclisti che con la gravel vogliono osare di più, spostandosi ai limiti più estremi del gravel che quasi sfocia nella mtb con una buona dose di tecnica. Ed ecco che in un contesto del genere la forcella ammortizzata (una Fox32 con 4 centimetri di escursione) e un reggisella telescopico con 25 millimetri di affondamento (che non è mai completamente bloccato, con l’obiettivo di dissipare continuamente), fanno davvero la differenza.

Non sono da dimenticare le gomme, perché di base ci sono delle sezioni da 50, ma si possono montare coperture fino a 53 millimetri di larghezza. Proprio le gomme grandi aiutano quando ci si dimentica di far ammortizzare la forcella, oppure ci si dimentica di abbassare il telescopico nei passaggi con qualche saltino, tra un sasso e l’altro.

La forcella lavora, eccome se lavora (foto Mirromedia-Giant)
La forcella lavora, eccome se lavora (foto Mirromedia-Giant)

Nulla la può fermare

Con un mezzo così dotato, nei termini di componentistica e grazie alle sue geometrie, i limiti diventano quelli dell’utilizzatore e non quelli della bicicletta. Si tratta di un mezzo che non si ferma davanti a nulla, che passa sulle radici come se niente fosse ed è parecchio stabile. Ha un carro posteriore che copia bene il terreno, a tutto vantaggio anche di un risparmio di energie nel medio/lungo periodo. Servono anche a quelli preparati che si spingono verso i tracciati “quasi” estremi per questa bicicletta.

Può affrontare in tranquillità percorsi con un elevato tasso di tecnicità, anche quelli che anni a dietro si facevano con le mtb da 26. Anzi, con una Revolt X si è decisamente più veloci e sicuri.

Le quote geometriche, molto moderne se consideriamo in particolare un orizzontale allungato e uno sloop accentuato, si spingono verso una categoria endurance. Taglia per taglia c’è un passo totale accentuato. C’è un angolo del piantone che aiuta a portare il corpo sul carro posteriore. Troviamo un’apertura dello sterzo (dove è coinvolto tutto l’avantreno) che perdona qualsiasi indecisione e aiuta a stabilizzare la bici un po’ ovunque.

In conclusione

La Giant Revolt X non è una bicicletta per il gravel race così come lo vediamo oggi, dove anche le bici road (opportunamente equipaggiate) riescono a dire la loro. Una Revolt X è molto più divertente, perché è il punto di connessione perfetto tra il gravel con qualsiasi livello d’interpretazione e la mtb. Ma la Revolt X è anche una bicicletta totale. Non veloce come una road (non lo vuole neppure essere), ma sfruttabile su strada, sicura, stabile e gratificante ovunque la si porti.

Con le gommone grandissime il suo pane diventano i sentieri sterrati e dove è necessario avere anche un po’ di manico per finire la giornata con il sorriso stampato in faccia.

Come per tutte le bici che hanno un allestimento che mette insieme molte variabili (e qui sono diverse che devono combinarsi tra loro), ci vuole del tempo per capire come settare nel giusto modo ogni singolo componente.

Il prezzo di listino della versione che abbiamo provato è di 7499 euro, non proprio bruscolini, ma è giusto sottolineare le “tante cose” che si trovano su questa bicicletta. Telaio full carbon e sospensione anteriore, reggisella telescopico e ruote in carbonio CXR X1 (davvero ottime e si sposano alla perfezione con la bici nella sua totalità), oltre alla trasmissione Sram Force AXS 1×12. Non manca davvero nulla.

Giant Bicycles