Garmin Edge 1050, una console per la bici (e non solo)

01.08.2024
7 min
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Garmin Edge 1050 segna un altro passo in avanti nella gestione dei dati del ciclista. E’ uno strumento per la navigazione e un compagno della quotidianità, particolarmente utile a chi utilizza il computerino per il training specifico. Tante funzioni disponibili e si percepisce un aumento del valore che ha (e deve avere) la sicurezza.

Rispetto al 1040 Solar ha un grado di personalizzazione superiore e sorprende per la definizione dello schermo, che è di tipo bright, completamente a colori (a cristalli liquidi). E’ touchscreen ed in caso di pioggia battente lo schermo può essere bloccato. Entriamo nel dettaglio del test.

Grazie al riconoscimento è possibile riportare i profili esistenti sul nuovo dispositivo
Grazie al riconoscimento è possibile riportare i profili esistenti sul nuovo dispositivo

Come un telefonino (anzi meglio)

Il mondo dei computerini di altissima gamma (perché di questo si tratta) e dedicati alle biciclette si avvicina sempre di più alla categoria degli smartphone. Dimensioni abbondanti, schermi a colori e con definizioni impensabili fino a qualche anno fa, tantissime funzioni dedicate anche alla quotidianità extra ciclistica (ad esempio il pagamento contactless Garmin Pay). Tanta personalizzazione delle funzioni e un’infinità di dati, personalizzabili a loro volta nelle diverse fasi di lettura.

Non in ultimo l’aumento delle funzioni legate alla sicurezza. Se aggiornato nel modo adeguato e collegato allo smartphone, il Garmin è in grado di segnalare ostacoli presenti sul percorso e fornire alternative di percorso, anche grazie ad una mappa facilissima da vedere (e leggere). Incorpora un campanello, ovvero un segnale acustico molto utile quando si percorrono strade cittadine e/o con traffico. Non finisce qui, perché tramite il Garmin Edge 1050 si può contribuire ad aggiornare in modo perpetuo le modifiche di sentieri, strade cittadine ed extraurbane. Questo bike gps è l’apice dell’ecosistema Garmin e della comunità di fruitori della strada che mutua costantemente.

Un dispositivo che che evolve

Le strade non rimangono uguali nel tempo, cambiano e modificano le caratteristiche. Per questo ed altri motivi è anche nostro compito (quello della collettività che utilizza gli strumenti di navigazione) aiutare a modificare le indicazioni che troviamo sui dispositivi elettronici. Il contributo del ciclista è fondamentale e tutti ne possono beneficiare. Con il 1050 è possibile aggiungere un segnale di pericolo su quella strada (solo per fare un esempio), modifica che verrà metabolizzata dalla app Garmin Connect e vista successivamente da altri utenti della strada. Questa applicazione è una sorta di grande contenitore, è cresciuta negli anni ed è in continua evoluzione. Il suo aggiornamento costante avviene anche grazie ai feedback degli utenti.

Il grande ecosistema Garmin è anche questo. Quando si accende un Garmin non si attiva esclusivamente lo schermo di un computerino per la bici, ma si entra in una piattaforma facilmente fruibile che si aggiorna in maniera costante. Non si tratta di un dispositivo che ci tiene compagnia quando percorriamo le strade che già conosciamo, ma che ci aiuta nelle situazioni dove il supporto tecnologico diventa fondamentale per la nostra esperienza in bici e la sicurezza. Ad esempio quando pedaliamo in zone sconosciute, oppure affrontiamo salite o discese diverse dal solito. Con semplicità il Garmin ci aiuta e anticipa eventuali pericoli o più semplicemente ci permette di dosare nel modo corretto la nostra performance. E’ un ausilio alla programmazione di un allenamento o uscita in bicicletta.

Tre tasti (veri) e tre virtuali

Accensione, spegnimento e blocco dello schermo in caso di pioggia. Conferma dell’avvio ed eventuale messa in pausa (in basso a destra). Il tasto del lap, quello più caro ed utilizzato da chi affronta costantemente gli allenamenti specifici e programmati, oppure si mette alla prova sui segmenti.

A questi pulsanti reali, si aggiungono quelli che ci piace definire “virtuali” e compaiono in una sorta di schermata home aggiuntiva. Il campanello, il contributo alla segnalazione di un ostacolo o variazione (tramite segnali di avviso e pericolo) ed il ritorno alla schermata principale. Facile ed intuitivo, ma anche immediato tramite il touchscreen.

Più smart grazie ai colori

Con l’Edge 1050 Garmin ha implementato ed aumentato quel “concetto smart” che si riferisce alla piena sfruttabilità del prodotto da diverse tipologie di utenza, al pari di una analisi sempre più personalizzata dei dati delle uscite. In parallelo alla moltitudine di numeri disponibili, direttamente sul device, oppure nel post allenamento grazie alla app Garmin Connect, il 1050 dispone di una serie di grafici a colori che non fanno altro che aumentare la precisione di lettura (ed interpretazione) degli stessi numeri (ne beneficia anche una funzione come ClimbPro). L’analisi è dettagliata e possibile se si sfruttano i training pre-impostati, altrettanto semplice quando si utilizzano allenamenti personalizzati. Come una vera console, come lo schermo di un’automobile di ultima generazione.

Ci piace sottolineare questo aspetto tecnico del nuovo dispositivo. In un mondo che corre sempre di più e spesso dimentica le cose più semplici (talvolta sono anche le più immediate), la differenziazione tramite i colori aumenta (non poco) l’intuitività e il concetto di immediatezza. Nonostante l’alta definizione (la luminosità può essere regolata a piacere) il consumo della batteria è comunque ridotto, circa l’8% ogni ora (GPS al massimo delle potenzialità, power meter e fascia cardio, sensore della velocità e luminosità al massimo, bluetooth attivato con smartphone associato).

In conclusione

Il Garmin Edge 1050 è tecnicamente ricchissimo, pieno e sostanzioso. E pur riconducibile alla famiglia Edge (costruzione e spacchettamento del software) di ultima generazione, è con tutta probabilità il bike gps più facile da utilizzare. Sempre più dati e numeri, sempre più analisi e uscite in bicicletta dettagliatassime. E’ il popolo del ciclismo che chiede questo, perché al pari della valutazione dell’allenamento, ci sono anche la fase esperienziale (che è soggettiva prima di tutto) e la voglia di mettersi costantemente alla prova. Ma non è solo questo. Quando i numeri passano in secondo piano, è la mappa (e la semplicità nella consultazione di quest’ultima) che diventa protagonista. La “cartina” deve essere ben visibile, senza troppe complicazioni, con i colori nitidi, che non si accavvallano tra loro. Chapeau al nuovo schermo dell’Edge 1050 e alla qualità del contrasto.

L’utente si aspetta tutto questo da un dispositivo Garmin, a prescindere dalla categoria del prodotto ed ecco che il fattore sicurezza, così come il coinvolgimento diretto dell’utilizzatore, sono i valori aggiunti di un dispositivo come l’Edge 1050. L’utilizzatore diventa attore e protagonista di un sistema che cambia, di un modo di utilizzare i computerini gps che sta cambiando e dove la sicurezza non deve essere un companatico, ma deve andare sul gradino più alto del podio, tanto quanto i numeri che ci fanno stare bene (con noi stessi e con gli amici).

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