Canyon Endurace CF All-Road, il test

13.04.2022
6 min
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Il test della nuova Canyon Endurace in versione CF 7 All-Road. L'abbiamo anche portata in gara alla Granfondo Strade Bianche.

Dopo aver rinnovato la piattaforma Endurace, Canyon introduce la versione CF 7 All-Road, quella per i tanti utilizzi e diverse interpretazioni, il modello Endurace che maggiormente si avvicina al segmento gravel. L’allestimento standard prevede le gomme con design multipuntinato e una larghezza da 35 millimetri, ma noi l‘abbiamo provata anche in una configurazione racing.

Il nostro test vede anche la partecipazione alla Granfondo Strade Bianche.

La stabilità della Endurace è uno dei punti di forza (@chiara_redaschi foto)
La stabilità della Endurace è uno dei punti di forza (@chiara_redaschi foto)

Canyon Endurace, comfort e non solo

L’obiettivo principale è quello di avere una bicicletta comoda sulle lunghe distanze e capace di sfruttare una geometria non estremizzata. Il risultato è un mezzo versatile, adatto ad affrontare le strade sterrate e fuori porta, non troppo complicate, ma che non dimentica il dna racing di Canyon.

Il frame e la forcella mettono sul piatto una grande elasticità nelle risposte, al pari di stabilità ed equilibrio tra le parti. L’avantreno non è mai nervoso e si guida bene anche dopo tante ore di sella, preciso e senza vibrazioni. Il retrotreno e il corpo centrale della bici contengono le vibrazioni, a vantaggio di comfort, piacere di guida e stabilità.

L’allestimento

Si tratta di un tessuto composito Canyon di matrice CF, per frame e forcella. La tecnologia monoscocca collima con un’applicazione specifica del carbonio, che vuole amplificare e sfruttare l’elasticità del progetto, insieme alle geometrie dedicate alla disciplina endurance.

Tutto il cockpit è firmato Canyon, con stem e piega in alluminio (l’attacco manubrio è da 1”/1,4, ovvero con un diametro di 31,8 millimetri) e un reggisella da 27,2 millimetri. Quest’ultimo è classico, con fusto in composito. A nostro parere il nuovo progetto Endurace si sposa alla perfezione con il seat-post VCLS 2.0, quello sdoppiato per intenderci, componente che aumenterebbe ulteriormente il potere smorzante della sezione alta della bici.

La trasmissione è Sram Rival AXS, 48/35 e 10/36. Le ruote sono DTSwiss Endurance LN in alluminio, gommate Shwalbe G-One tubeless. La sella è la Fizik Argo Tempo da 150 millimetri di larghezza. La bicicletta ha un prezzo di listino di 2999 euro e a nostro parere può sfruttare un rapporto ottimale con la qualità complessiva del prodotto.

Test con doppia configurazione

Dopo aver preso confidenza con la Canyon Endurace nella sua versione originale, abbiamo voluto “estremizzare” la prova della bici portandola alla Granfondo Strade Bianche di Siena.

Per questo motivo abbiamo montato delle ruote leggere in carbonio (Deda RS4 DB con pneumatici Schwalbe Pro One tubeless), sfruttando una configurazione più stradale. La volontà è stata quella di usare una bicicletta che non conosce limiti di percorso e di interpretazione, immedesimandosi nell’utente finale che potrebbe pedalare la Endurace con qualsiasi tipologia di ruota ed allestimento.

L’arrivo in Piazza del Campo a Siena
L’arrivo in Piazza del Campo a Siena

Perfetta per buona parte degli amatori

Questa Endurace potrebbe essere la bici perfetta per fare un po’ di tutto e per gli amatori che amano le lunghe e lunghissime distanze. E’ comoda e offre dei vantaggi in termini di guida, perché è facile e stabile anche sui fondi sconnessi. Ha una geometria vantaggiosa, sfruttabile e che aiuta ad un’impostazione comoda.

Si risparmiano energie, non ci si stanca in modo eccessivo a causa delle tensioni che si generano nella parte alta del corpo e asseconda eventuali errori nelle fasi di guida maggiormente tecniche. Inoltre si adatta al meglio ad una eventuale configurazione racing.

Ripaga nel lungo periodo

La Canyon Endurance non ha il compito di essere una bicicletta per gli sprint e per i continui cambi di ritmo. Ci piace categorizzarla come una bici progressiva, più lunga nelle risposte e che ripaga nel medio e lungo termine. Non è una piuma, la configurazione originale si avvicina ai 9 chilogrammi e quella utilizzata per la Strade Bianche si abbassa poco sotto gli 8, ma proprio per le sue qualità di trazione e bilanciamento non ha paura delle salite arcigne dove si pedalata parecchio scaricando tutto il peso sulla bici. Anche in discesa è un bel cavallo da battaglia e sa anche essere veloce.

In conclusione

E’ difficile trovare un limite a questa bicicletta, che nasce per l’endurance, per essere versatile e conferma la bontà della piattaforma Endurace di Canyon. La trasversalità del suo concept dipende dal vestito che indossa e proprio le ruote (e gli pneumatici con una gestione adeguata) fanno la differenza.

Non è una bicicletta gravel, certo, la si può usare sulle strade battute e in quei contesti che definiamo “gravel leggero”, ma a nostro parere l’accostamento e una sorta di confronto, vanno fatti con una bici stradale vera e propria.

Canyon