Tanto made in Italy nella Drali Ametista della Sias-Rime

20.06.2023
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MORBEGNO – La mattina della tappa più impegnativa di questo Giro Next Gen abbiamo avuto modo di curiosare tra le bici dei team. Ci siamo soffermati su quelle della Sias Rime: gli atleti della squadra bresciana utilizzano infatti bici Drali. Una livrea semplice ed accattivante ed un design votato all’aerodinamica. Senza, tuttavia, trascurare la prestazione anche quando la strada sale. Il telaio, fasciato, è realizzato utilizzando il carbonio HM-M45J. Il peso è comunque moderato: la bilancia si ferma infatti a 960 grammi.

Dennis Lock, corridore danese classe 2001 della Sias Rime, in azione sulla Drali Ametista
Dennis Lock, corridore danese classe 2001 della Sias Rime, in azione sulla Drali Ametista

Le geometrie

Per entrare ancor di più nell’ambito tecnico abbiamo deciso di parlare della bici Drali Ametista con un corridore. A fare da guida c’è Dennis Lock, scalatore danese al suo primo anno in Italia. Le misure del telaio sono votate alla competizione, ma non estreme: la taglia 53 prevede un reach di 381 millimetri ed uno stack di 535 millimetri.  

«Si tratta di una bicicletta a tutto tondo – racconta Lock – mi piacciono molto le geometrie ed il disegno. Queste caratteristiche rendono la bici molto maneggevole e molto agile nelle discese. Il trasferimento di potenza è buono, considerando che il carro posteriore è basso e ciò lo agevola molto. Il peso, nonostante la bici abbia caratteristiche aero, è contenuto, così da essere prestante anche sulle salite».

A testimonianza di quel che dice il corridore ci sono le prestazioni, il danese ha infatti terminato il Giro Next Gen in 15ª posizione. Nelle due tappe più impegnative: Stelvio e Pian del Cansiglio, è riuscito a piazzarsi sempre nella top 20. 

Pronta a partire per la tappa dello Stelvio. Il danese Lock sarà 19° a 3’31” da Staune-Mittet
Pronta a partire per la tappa dello Stelvio. Il danese Lock sarà 19° a 3’31” da Staune-Mittet

Componenti

Spesso però sono i dettagli a fare la differenza, con delle scelte tecniche, da parte di Drali, che sposano bene il carattere competitivo del team Iseo Sias Rime. Una delle parti fondamentali, ovvero il movimento centrale, è studiato per avere una maggiore scorrevolezza ed una grande reattività. Drali per fare ciò ha utilizzato il T47 inboard da 85.5 millimetri.

«Utilizzo l’Alanera di Deda – aggiunge Lock – un manubrio integrato che mi ha aiutato a trovarmi bene con le geometrie della bici. Come gruppo abbiamo lo Shimano Ultegra a 12 velocità: con 11-30 alla cassetta posteriore e 53-39 per le corone anteriori. Con una scala di rapporti così ampia si riesce ad affrontare ogni pendenza e qualsiasi salita. I freni, chiaramente, sono a disco con misure standard: 160 millimetri davanti e 140 millimetri dietro.

«Le ruote – conclude il danese – sono le Deda SL con profilo da 45 millimetri. Solo nelle cronometro utilizziamo all’anteriore lo stesso modello ma con profilo da 62 millimetri. I copertoni sono i Vittoria Next, tubeless, con doppia scelta: 26 millimetri oppure 28. Abbiamo visto insieme ai meccanici che queste misure sono le migliori per scorrevolezza. Per quanto riguarda le selle, infine, Selle Italia ci fornisce i suoi migliori prodotti, io utilizzo la SLR».