REGGIO EMILIA – Garmin è in continuo fermento. Evoluzione segue evoluzione e l’ultimo gioiellino del brand tecnologico è il Garmin Egde 840, che punta molto sulla grafica e le info relative al percorso.
Peculiarità di questo ciclocomputer sono la versione Solar e la funzione ClimbPro. La versione Solar è una ricarica ad energia solare che aumenta la capacità della batteria fino a 25′ in più per ogni ora. Mentre la funzione ClimbPro visualizza le salite (planimetria e profilo) su ogni percorso che si sta affrontando e non bisogna precaricarle.
Il Garmin Edge 840 ha uno schermo di 2,6”, pesa meno di 89 grammi e la sua batteria arriva fino a 32 ore di uso consecutivo. Ma se queste sono (brevemente) le sue caratteristiche, come può essere ottimizzato nel suo uso?
A questa domanda può rispondere Samuele Battistella che lo sta utilizzando già in questo Giro d’Italia. Nelle prime frazioni glielo avevano fornito e il corridore dell’Astana-Qazaqstan ne ha subito approfittato. A lui abbiamo chiesto alcune info su questo strumento e in particolare come se ne serve un professionista.
Samuele, come utilizza il Garmin un corridore professionista?
Parlo per me, ma credo che valga per molti altri colleghi, ho due schermate principali, una per gli allenamenti e una per la gara. Nella prima metto tutte le informazioni per allenarsi, quindi velocità, velocità media, distanza, elevazione… In più ho una pagina dedicata ai lavori. Quando “faccio il lap” ho i watt medi di quel giro appunto, la frequenza cardiaca… in modo da capire bene come sto facendo i lavori.
E poi c’è quella dedicata alla gara…
In gara voglio vedere la mappa, la distanza e il tempo, perché comunque in gara non guardo i battiti o la velocità media.
La mappa?
Esatto, la mappa la guardo e anche spesso perché tante volte affrontiamo percorsi che non conosciamo. Soprattutto discese che non conosciamo. Con la planimetria sul display riesco a capire come impostare le curve. Riesco a vedere se stringono, se ci sono tornanti… Questo magari non molti lo fanno, però secondo me aiuta. Se devo decidere di spingere in discesa almeno sono abbastanza sicuro di com’è. Anche perché non abbiamo tanto margine di errore, appena sbagliamo una curva c’è il guardrail o qualcos’altro. Meglio affrontarle in sicurezza.
Questo nuovo Garmin Edge 840 ha anche delle funzioni specifiche per la salita, come la ClimbPro…
Esatto e sono molto utili perché tra le altre cose c’è l’indicazione della pendenza. Tu sai quando spiana, quanti chilometri mancano alla fine e ti aiuta anche di testa. Quando sei al limite sai quanto devi tener duro, quanto devi andare oltre il limite per scollinare la salita. Oppure in certi punti vedi che la pendenza molla un po’ e recuperi un attimo.
E lo hai usato per esempio verso Fossombrone quando eri in fuga?
Ammetto che uno sguardo l’ho buttato, però avevo studiato bene la tappa, anche perché era molto semplice, c’erano solo 3-4 salite nel finale. Poi lì poi dipende sempre dalle gambe, anche se hai uno strumento che ti permette di conoscere la salita!
A livello di touch come ti trovi?
Molto bene, secondo me questa è la misura migliore perché non è troppo grande, né troppo piccola. Quindi si riesce a vedere bene la schermata, ma allo stesso tempo il ciclocomputer è leggero. Il giusto compromesso insomma.
E invece la funzione ClimbPro, appunto con tutte queste info sulla scalata, quando si guarda di più in corsa?
Quando ci sono le salite lunghe, specie se sono davanti. Mi aiuta a gestirmi bene. In una salita di 30′-40′ non puoi andare a tutta dall’inizio alla fine. Devi rispettare i tuoi watt perché magari la prima la tieni, ma poi nelle altre salti. Mentre non uso questa funzione nelle tappe nervose o nelle salite corte.
Perché?
Perché essendo “velocino” devo cercare di restare lì per poi fare la volata.
Passo indietro, Samuele, oltre alla schermata, cosa controlli principalmente quando ti alleni?
Chiaramente i watt, ma dipende sempre dal tipo di allenamento che devo fare. Se devo fare un segmento in un certo modo, spingo il lap e osservo: potenza, il tempo del lap stesso, la potenza media, la cadenza, la frequenza cardiaca istantanea e quella media, la distanza e la velocità. Tanto più se devo fare 2-3 minuti a un determinato wattaggio, per poi aumentare ancora. Così ho sempre tutto sotto controllo e riesco a vedere bene cosa faccio.
Quando invece devi andare via regolare?
In quel caso ho la schermata generale, quindi il tempo, la pendenza, l’ora del giorno, la velocità. Però sinceramente quando ho questa schermata vuol dire che non ho lavori e non guardo molto il ciclocomputer.