Dategli una bicicletta e indicategli l’arrivo, al resto Tadej Pogacar pensa da sé. Il campione del mondo ha divorato il UAE Tour in sella alla nuova Colnago Y1Rs, utilizzandola anche per vincere le tue tappe con l’arrivo in salita a Jabel Jais e a Jebel Hafeet. Non si tratta di scalate a doppia cifra su cui anche 100 grammi farebbero la differenza (figurarsi i 600 grammi che la dividono dalla V4Rs), ma parlando di salite su strade larghe e tendenzialmente veloci, l’impiego della nuova bicicletta aerodinamica ha prodotto i frutti sperati.
«Mi è servito un po’ di tempo per adattarmi alla Y1Rs – ha spiegato Pogacar a corsa conclusa – e devo dire che è una bicicletta fantastica. Ha un bell’aspetto ed è sia veloce che rigida. Posso dire con piacere di averla già usata per vincere la mia prima gara della stagione e penso che i nostri ragazzi più veloci se ne serviranno per vincere qualche sprint».


I mozzi argentati
Sulla Colnago di Pogacar facevano bella mostra di sé anche le nuove ruote ENVE SES 6.7, con un montaggio diverso da quelle utilizzate dai compagni nella corsa emiratina. La differenza salta facilmente agli occhi nella foto della tappa di Jabel Jais, in cui la Y1Rs l’ha utilizzata anche Jay Vine. I mozzi in uso all’australiano erano neri e non argentati come quelli del capitano, che li ha utilizzati anche per la ruota anteriore nella cronometro del secondo giorno.
Ci sarà da capire se si tratti di nuovi modelli o di una configurazione personalizzata, come avviene anche per guarnitura e freni. Il UAE Team Emirates ha per questo un contratto con Shimano, ma non è un mistero che in passato la squadra abbia utilizzato ugualmente componenti Carbon-Ti.






Pesante ma più veloce
La bicicletta attualmente in uso alla squadra pesa intorno ai 7,4 chili: 600 grammi più del minimo consentito, ma il vantaggio in termini di aerodinamica sarebbe tale da compensare il valore sulla bilancia. Gran parte delle migliorie riguarda la parte anteriore della bici, mentre la modifica di quello che un tempo avremmo chiamato piantone elimina una serie di turbolenze.
Gli studi aerodinamici effettuati da Colnago con la Khalifa University di Abu Dhabi e il Politecnico di Milano in modo specifico sulla sezione frontale della nuova bici (si parla dell’impiego di 70 sensori di pressione) hanno rilevato un risparmio aerodinamico del 19 per cento. Come dire che andare a 50 all’ora su una V4Rs costa 415 watt a fronte dei 395 della Y1Rs. Viste le qualità atletiche degli uomini in questione, l’utilizzo su salite veloci risulta piuttosto redditizio.




Il punto della “Longo”
Discorso ancora opposto per le donne, che sulle stesse salite del loro UAE Tour hanno utilizzato la bici più leggera, come ci ha confermato Elisa Longo Borghini, vincitrice di Jebel Afeet e della classifica finale.
«La nuova bicicletta è decisamente veloce – ci ha detto – e ed è anche molto leggera, non mi stupisce che i ragazzi l’abbiano usata per la tappa di Jebel Hafeet. Io per essere sicura ho usato il V4Rs perché è stata la bici che ho utilizzato di più nell’ultimo periodo e con cui ho fatto anche tutto il blocco di gennaio sul Teide. Però sono sicura che con una pratica maggiore avrei potuto utilizzare anche la Y1Rs. E’ sicuramente una bicicletta rigida, molto veloce e allo stesso tempo leggera. E se fai un buon bike fitting, è anche molto maneggevole in curva e si guida in modo molto reattivo».