Dietro al successo di Tadej Pogacar al Tour de France c’è una quantità di dettagli incalcolabili. Il corridore sloveno per vincere la maglia gialla, a distanza di tre anni dall’ultima volta, ha spinto e curato ogni particolare. Nelle prove contro il tempo gli è venuta incontro Prologo, azienda che fornisce le selle al UAE Team Emirates. Per Pogacar il modello scelto è stata la Time Trial Predator, la sella da cronometro più performante realizzata dalla stessa Prologo. Si tratta della massima espressione dell’innovazione tecnologica e del design, progettata specificamente per Pogacar in occasione del Tour de France.
Un secondo e un primo
Nelle prove contro il tempo è il cronometro che detta legge, i secondi pesano come macigni e possono risultare una barriera determinante per dividere un successo da una sconfitta. Alla Grande Boucle i chilometri a cronometro erano ben 59, è stata quindi premura di Prologo fornire al campione sloveno il prodotto giusto per performare al meglio.
Il debutto è arrivato nel corso della settima tappa, la prima delle due prove contro il tempo, da Nuits-Saint-Georges a Gevrey-Chambertin. Pogacar in quell’occasione è arrivato secondo, battuto solamente da Remco Evenepoel, che solamente pochi giorni fa si è laureato campione olimpico nella disciplina. La sella Time Trial Predator è tornata protagonista nel gran finale del Tour, nella cronometro da Monaco a Nizza. Prova che ha visto trionfare Pogacar sia nella tappa che nella classifica finale.
Leggera e aerodinamica
Gli studi e gli sviluppi tecnici che hanno portato alla realizzazione della sella Time Trial Predator sono stati numerosi. Come in ogni cosa si è partiti dalla base, Prologo ha utilizzato un software di simulazione CFD per progettare la base della struttura, realizzata in fibra di carbonio. Sulla parte esterna della struttura sono state posizionate della alette che proteggono il rail e il morsetto del reggisella dal vento.
Il rivoluzionario rail in carbonio, perfettamente integrato nella base, presenta una superficie piatta molto più ampia rispetto ai rail tradizionali a sezione tonda o ovale. Una soluzione che migliora la connessione tra il ciclista e il reggisella.
Scelte che hanno portato un vantaggio in termini di guidabilità, come testimoniato dalla imprese dello stesso Pogacar. Ai fini di un corretto posizionamento aerodinamico, inoltre, Prologo ha sviluppato una forma della sella che permette la massima rotazione del bacino. L’atleta riesce così ad assumere, e mantenere, una posizione ancora più aerodinamica.
Nella parte posteriore, l’imbottitura è stata invece ridotta a pochi millimetri, permettendo di abbassare ulteriormente il peso a soli 140 grammi.