Shot 2 DZero, le scarpe che parlano con la voce di Dino

15.06.2022
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Dino Signori è un vulcano che in sessant’anni è salito al vertice mondiale del ciclismo e del motociclismo, collaborando con atleti di alto livello. E se finora si è sempre dato per scontato che la forza delle scarpe Sidi sia nei contenuti tecnici, questa volta dall’azienda di Maser, in provincia di Treviso, ha tirato fuori dal cilindro un prodotto di design dedicato proprio allo stesso Signori.

Le nuove Shot 2 DZero (e le MTB Tiger 2 SRS) rinsaldano il rapporto fra l’azienda e il territorio in cui è nata, con una serie di frasi ispirate alla saggezza del titolare, che ancorano Sidi al Veneto. Le parole che chiunque lo conosca gli ha sentito dire almeno una volta, frasi che risuonano quotidianamente in azienda.

Lo sviluppo dei prodotti Sidi avviene sempre con grandi campioni: qui Signori con Demare
Lo sviluppo dei prodotti Sidi avviene sempre con grandi campioni: qui Signori con Demare

Le frasi di Dino

Porca matina”, la frase della meraviglia.

“Prova mo prova”, la frase dei primi anni, quando il suo capo invitava Dino ad andare avanti da solo, sviluppando l’autonomia: un sistema che Signori ha poi adottato anche con i suoi dipendenti.

“Te devi far quel che te si bon de far”, a dire che nonostante anni di successi, Signori è nato artigiano e calzolaio e non ha mai voluto diversificare la propria produzione.

“Te firmo na carta che no se pol far”, la frase per escludere con convinzione che una cosa si possa fare.

“Questo acido lattico se magna?”, che risale agli anni in cui Signori correva nei dilettanti e nei suoi ricordi non ci sono mai stati crampi o il mal di gambe.

La tomaia delle Sidi Shot2 DZero è realizzata con materiale naturale o riciclato
La tomaia delle Sidi Shot2 DZero è realizzata con materiale naturale o riciclato

A favore dell’ambiente

Così la nuova Shot 2 DZero riassume momenti del quotidiano su una tomaia prodotta con materiale Bio Veg, che a sua volta testimonia l’impegno dell’azienda a favore dell’ambiente. Non una tomaia qualunque, quindi, ma prodotta con materiali provenienti dalla lavorazione di scarti industriali e una spalmatura in amido di mais completamente naturale e biodegradabile.

Anche iI sottopiede è realizzato in parte da cotone e in parte da poliuretano riciclato al 95 per cento, mentre il packaging impiega colori vegetali e carta riciclata – certificata FSC – utilizzata per l’imballo e i libretti tecnici. Tutto cento per cento riciclabile, in un simbolico collegamento tra la tradizione e un futuro sostenibile.

Sidi