La novità in casa Alé Cycling, in vista del Natale, e del conseguente inverno, è la maglia a maniche lunghe Spectrum: un capo realizzato in una Special Edition a quantità limitata e acquistabile solamente online. Si tratta di un prodotto ottimo e utilizzabile in diverse situazioni: sia da solo, sia con un gilet, per combattere i giorni più freddi. La maglia Spectrum è stata presentata nella versione da uomo e da donna.
La zip per la maglia Spectrum è con tiretto cam-lookLe tre tasche posteriori hanno un taglio classico, con una zip esterna per riporre gli oggetti preziosi
Vestibilità top
Spectrum è un capo leggero, ma allo stesso tempo estremamente tecnico e duttile. E’ come indossare una seconda pelle: copre e si adatta perfettamente alle forme del corpo, questo grazie al fit ergonomico studiato da Alé. Unisce, alla già citata leggerezza, anche una rapida asciugatura. Il tessuto utilizzato, infatti, evita l’accumulo di sudore ed il cosiddetto effetto “brivido”. Cioè quando la sensazione di freddo arriva dal tessuto bagnato a contatto con la pelle.
L’utilizzo è consigliato in una temperatura che oscilla tra gli 8 e i 14 gradi centigradi, quindi un clima medio invernale. Per la sicurezza del ciclista Alé ha inserito dei dettagli riflettenti.
I polsini anatomici sono realizzati a taglio vivoNella versione femminile della maglia Spectrum sono stati usati i tessuti micro-sense e micro-sense dotsI polsini anatomici sono realizzati a taglio vivoNella versione femminile della maglia Spectrum sono stati usati i tessuti micro-sense e micro-sense dots
Dettagli tecnici
Per mantenere una vestibilità adeguata sia quando indossata da sola, sia quando messa sotto ad un gilet, Spectrum presenta un elastico a fondo maglia. La lampo utilizzata per la chiusura, invece, è con tiretto cam-look. Il polsino anatomico è realizzato a taglio vivo, mentre nella parte posteriore sono presenti le tre classiche tasche.
Le differenze tra la maglia da uomo e quella da donna sono nei tessuti utilizzati. Per quanto riguarda la versione da uomo Alé ha usato il tessuto micro-sense, diviso così: nella parte principale e quella della manica con l’86% di poliestere e il 14% di elastan. Nella zona del polso le percentuali passano a 83% poliestere e 17% elastan. Infine la parte del fondo davanti: tessuto esterno: 59% poliestere, 35% elastan, 6% altre fibre. Tessuto interno: 80% poliestere, 20% elastan.
Nella versione femminile Alé ha utilizzato, oltre al tessuto micro-sense anche il micro-sense dots. Per entrambe le versioni il prezzo è di 98,99 euro.
ToFit ha la risposta per il ciclista più esigente che non vuole rinunciare allo stile. Si chiama Spectrum e rappresenta il top di gamma del catalogo estivo 2022. Con la sua produzione Made in Italy, l’azienda italiana consolida con questo prodotto la sua filosofia, volta a creare prodotti innovativi e tecnologici che fanno del comfort e dell’eleganza i propri punti di forza.
La maglia a maniche corte Giro Strike Diamond 21 Spectrum vanta caratteristiche premium al servizio del ciclista, per la gara e gli allenamenti di tutti i giorni. Leggerezza e traspirabilità estrema sono i due assi su cui si sono basati i progettisti per la creazione di questo capo performante.
Il fitting risulta come una seconda pelle, favorendo la traspirazione del sudoreIl fitting risulta come una seconda pelle, favorendo la traspirazione del sudore
Aerodinamica pura
Per questa Spectrum, i designer italiani si sono ispirati alla velocità più pura. Infatti la grafica a righe accentua e valorizza questo aspetto elevandolo ad una mentalità dinamica che si trasmette a chi la indossa. L’aerodinamica è stata migliorata rispetto alle versioni precedenti con prestazioni audaci e originali.
Adatta ad un utilizzo versatile e compatibile con chi vuole godersi una comoda escursione e per chi ricerca il massimo dalla propria maglietta. Un altro dettaglio non trascurabile sono le maniche allungate a taglio vivo con inserti in silicone per un effetto ancora più dinamico e filante.
Le maniche hanno bande silicone per avere un effetto ancora più aerodinamico e filanteLe maniche hanno bande silicone per avere un effetto ancora più aerodinamico e filante
Comfort in ogni dettaglio
Il Made in Italy è spesso sinonimo di affidabilità e qualità di produzione. Questa Spectrum incarna entrambe le aspettative e le rilancia con dettagli originali. Il comfort è garantito dall’estrema leggerezza e da una traspirabilità omogenea su tutto il capo. Il tessuto utilizzato è il poliestere con una percentuale del 100%. La freschezza è quindi garantita e fa di questo indumento un ottimo compagno per il mesi più caldi ormai alle porte.
Non solo prestazioni ma anche intelligenza costruttiva. Il tessuto ha struttura esagonale per favorire una risposta reattiva alla termoregolazione del fisico. La zip intera facilita l’apertura e la chiusura della maglia in ogni situazione. Nella parte posteriore sono presenti tre classiche tasche più un ulteriore taschino porta oggetti con zip. Nella parte inferiore invece e nelle maniche, il silicone evita fastidiosi movimenti durante l’utilizzo sotto sforzo.
Il tessuto esagonale è stato scelto per le sue caratteristi alveolari di traspirazione
Tra le tre tasche è presente una più piccola con zip per riporre gli oggetti in sicurezza
Il tessuto esagonale è stato scelto per le sue caratteristi alveolari di traspirazione
Tra le tre tasche è presente una più piccola con zip per riporre gli oggetti in sicurezza
Vestibilità e prezzo
Oltre al design caratteristico e rappresentativo, sono presenti tre differenti versioni di colore: giallo fluo, nero e infine bianco. La vestibilità è aderente al corpo, dando così la sensazione di avere una seconda pelle. Le taglie disponibili vanno dalla taglia XS fino ad arrivare alla 3XL. Il prezzo consultabile sul sito è di 103,90 euro.
Il casco è uno degli accessori più importanti, in quanto protegge la testa da urti o colpi che potrebbero portare a gravissime conseguenze. Per capire come nasce un casco abbiamo parlato con Alvise Rizzi Responsabile Comunicazione di Rudy Project.
Esperienza decennale
Il marchio italiano vanta una decennale esperienza anche nel mondo dei professionisti, una lunga storia che parte dai caschi crono pionieristici di Miguel Indurain negli anni 90 e poi Ullrich, i campionati del mondo di Ironman di Kona, e tanti altri fino al Team Bahrain oggi.
Ed è proprio dalla collaborazione con i professionisti che nascono alcune novità importanti che poi vengono messe sul mercato per tutti gli amatori. «La collaborazione con i professionisti è importantissima – esordisce Alvise Rizzi – diciamo che i caschi che noi forniamo al Team Bahrain in questo momento sono due: Spectrum e The Wing».
Il primo è quello che i corridori usano nelle gare o nelle tappe normali mentre The Wing è il casco da cronometro.
Sviluppo complesso e lungo
«Il processo di sviluppo dei caschi è molto complesso e lungo – ci spiega Rizzi – si parla di 2-3 anni perché un casco performante deve essere sicuro e allo stesso tempo garantire ottime performance aerodinamiche, avere un design accattivante e, last but not least, deve essere vendibile sul mercato. Per trovare questo delicato equilibrio concorrono tanti fattori e tante professionalità diverse, motivo per cui realizzare un prodotto di questo tipo è molto complicato».
Pello Bilbao a cronometro con il casco The Wing Pello Bilbao nella cronometro di Valdobbiadene con il casco The Wing
The Wing nasce dai corridori
«Il The Wing nasce dalle esigenze di corridori – continua Alvise Rizzi – lo sviluppo avviene insieme a loro. In base alle loro esigenze si va a creare un casco con certe caratteristiche e che rispetti gli standard di sicurezza. E’ una questione fondamentale, quindi performance e sicurezza devono andare sempre di pari passo. Ogni casco deve avere tutte le certificazioni internazionali esistenti, c’è quella per il mercato europeo, quella per il mercato americano e quella per l’Australia.Noi cerchiamo di accontentare gli atleti nelle loro richieste, ma la sicurezza deve essere sempre massima ed è per questo che lo sviluppo del casco è un processo complesso. Ad esempio se vogliono la coda lunga o corta e da li si parte a progettare e testare passo a passo con i corridori seguendo i loro feedback e cercando di trovare la soluzione più performante».
Sempre per rimanere sulla Bahrain: «Il The Wing è nato su richiesta loro che volevano un casco molto performante da cronometro e l’averlo realizzato ci ha consentito di instaurare una relazione ancora più duratura con il Team». Il The Wing è un casco che ricerca la prestazione ai massimi livelli. E proprio per raggiungere i migliori risultati Rudy Project collabora con Swiss Side, una società che vanta 50 anni di esperienza in Formula 1 e dove grazie a vari studi nella galleria del vento è possibile sviluppare aerodinamicamente i caschi.
Mikel Landa al Tour de France con lo SpectrumMikel Landa durante l’ultimo Tour de France con il casco Spectrum
Iter diverso
Questo lavoro di studio, sviluppo e di test in galleria del vento è fondamentale per fornire un prodotto performante, ma anche per elaborare poi soluzioni di tecnologia e sicurezza che possano essere implementate sull’intera gamma di caschi. «Lo Spectrum, ad esempio, è il nostro top di gamma road e nasce passando anche dai feedback dei corridori, ma deve avere una serie di caratteristiche che lo rendano perfetto anche per chi non pedala per la prestazione pura come nel caso del The Wing. Deve essere comodo, leggero e soprattutto sicuro. Per questo l’iter di sviluppo è diverso, in questo caso i feedback degli atleti servono a migliorare un casco che è destinato ad un pubblico molto più ampio rispetto a quello da cronometro».
Uno dei tanti caschi danneggiati e ritirato da Rudy ProjectUno dei tanti caschi danneggiati e ritirato da Rudy Project
Dalle cadute si impara
Rudy Project, inoltre, pone un accento particolare sulla sicurezza e per questo motivo ritira tutti i caschi che si sono rotti a causa di una caduta. Lo fa sia con i caschi dei corridori professionisti e sia con quelli degli amatori. Questo permette di studiare in quali zone sono più sensibili alla rottura e quali tipi di rotture avvengono più spesso: «In questo modo cerchiamo di capire quali sono le zone che devono essere rinforzate maggiormente per creare i caschi del futuro».