Il corridore della Bahrain Victorious, Eros Capecchi è uno dei numerosi testimonial Nimbl. Il giovane marchio di scarpe annovera numerosi corridori fra le sue fila: Jungles, Coquard, Barta, Bonifazio, Konovalovas, Lusvigsson, Dombrowski, Hausler, Zabel e Greg Van Avermaet. Tutti atleti che quest’anno impiegano in gara ed in allenamento le calzature prodotte, rigorosamente a mano in Italia, dallo stesso brand.
Un paio di Exceed per lo scudetto
E proprio al corridore umbro, grandissimo tifoso interista, Nimbl ha recapitato un paio di Exceed personalizzate con i colori a strisce, o meglio a zig zag della maglia dell’Inter di quest’anno. Inoltre, è stata aggiunta la scritta “Amala”, che rappresenta la sintesi del sentimento che i tifosi nutrono verso il club campione d’Italia 2020/2021.
A forma di vassoio
Exceed è una calzatura leggera di appena 215 grammi, per puntare a prestazioni davvero top. La vestibilità, la struttura e il comfort sono decisamente di grado elevato per queste scarpe. L’esclusiva suola in carbonio ultra rigida, a forma di “vassoio”, un brevetto originale Nimbl, consente un supporto ottimale dell’intero piede, fornendo una rigidità superiore per massimizzare il trasferimento di potenza, il comfort e l’efficienza della pedalata. La tomaia è in microfibra ad alta densità per raggiungere uno standard elevatissimo in termini di traspirazione, idrorepellenza e durabilità della calzatura stessa. La chiusura è garantita da un doppio rotore che crea una pressione uniforme attorno al piede eliminando tutti i punti di pressione. Risultato? Il massimo della comodità.
Le Nimbl Exceed con le strisce a zig zag con i colori dell’Inter
Produzione tutta italiana
Tutte le scarpe Nimbl sono fatte a mano in Italiapresso lo stabilimento di proprietà di Porto Sant’Elpidio, nelle Marche, proprio nel cuore del distretto mondiale della calzatura di altissima qualità. L’intero ciclo di lavorazione è pertanto interamente artigianale, e questo permette di mantenere il controllo dell’intero processo produttivo. Le scarpe Nimbl – e lo saranno presto “grazie” ad Eros Capecchi anche queste esclusive Exceed celebrative del 19mo scudetto della storia interista – sono collaudate in gara. Nell’ultimo anno i corridori del WorldTour insieme a numerosi campioni del mondo su pista hanno difatti sottoposto queste calzature ad un banco di prova severissimo e davvero esigente.
La stagione di Capecchi va avanti in un continuo cambiare dei programmi. Come mai non è più nelle grazie del team? Lui dice poco, perché non sa cosa dire
Le scarpe sono forse per il ciclista l’accessorio più delicato, infatti è dal piede che viene trasmessa la forza ai pedali e spingere per molte ore e nelle condizioni climatiche più disparate sottopone il piede a sollecitazioni notevoli. Per questo, ci siamo chiesti come vengano realizzate le scarpe dei professionisti e abbiamo posto una serie di domande ai tecnici di Sidi che seguono l’ideazione e lo sviluppo dei vari modelli.
Scarpe standard
Un tema che è sempre molto dibattuto è se per i professionisti si usi ancora il “su misura”. I tecnici responsabili del settore corse del marchio veneto ci hanno riferito che nella maggioranza dei casi le scarpe dei professionisti rappresentano fedelmente quelle in catalogo, disponibili per tutti i ciclisti. La verità tuttavia è che i modelli attualmente in produzione derivano direttamente dall’esperienza dei campioni e sarebbe più corretto dire che i clienti dei negozi hanno il privilegio di poter utilizzare le scarpe dei campioni. Le quali a volte si possono differenziare per scelte cromatiche legate a gusti personali o a colori richiesti dai team, ma le tecnologie e i materiali sono gli stessi.
Le eccezioni
Però ci sono delle eccezioni, dato che le scarpe “su misura” esistono e vengono prodotte per gli atleti che ne hanno bisogno. La filosofia di Sidi è che le scarpe devono essere un valido aiuto durante la pedalata e per questo motivo vengono customizzate per dare un’assistenza maggiore al ciclista che presenta deformazioni o anomalie ai piedi. Nonostante ciò, l’azienda tiene a sottolineare che una qualità delle loro scarpe è proprio avere una calzata che soddisfa la maggior parte delle conformazioni dei piedi.
Arnaud Demare in maglia ciclamino all’utlimo Giro d’ItaliaArnaud Demare in maglia ciclamino all’ultimo Giro d’Italia
Il comfort è importante
Un aspetto importante a cui Sidi tiene molto è il rapporto costante con gli atleti, in modo da essere sempre presente e affiancare il corridore nelle sue esigenze. Una delle curiosità che volevamo soddisfare a proposito delle diverse esigenze è se uno scalatore comeBernalprediligal’aspetto leggerezza. In realtà ci è stato risposto che per uno come il colombiano è importante avere materiali leggeri, ma la caratteristica imprescindibile da lui richiesta è il comfort, per il discorso già fatto in apertura.
Stabilità del piede
Non è per caso che il fondatore di Sidi, Dino Signori, abbia sempre sostenuto che «il primo principio è la stabilità del piede in fase di pedalata/spinta». In molti casi infatti alleggerire la scarpa significa perdere stabilità e di conseguenza compromettere la resa della performance. Questo è il limite sotto il quale i tecnici Sidi non vanno mai.
La nuova suola C-boost SRS in dotazione alle Shot 2La nuova suola C-boost SRS in dotazione alle Shot 2
Esigenze diverse, modelli diversi
Invece un velocista come Demare ha esigenze diverse? Solitamente i velocisti cercano la rigidità e la possibilità di stringere al massimo il piede per la volata. Per questo motivo il francese utilizza un modello diverso rispetto a Bernal. L’unica cosa che li accomuna è l’utilizzo della suola Vent Carbon. I modelli preferiti dai professionisti, ci hanno riferito i tecnici Sidi, sono i tre top di gamma, come le Shot 2 scelte prevalentemente dai corridori all-rounder, mentre gli scalatori preferiscono le Sixty e i velocisti usano maggiormente le Wire 2.
Nuova suola
A proposito di suola in casa Sidi c’è stata proprio di recente una novità. Fino al 2020 i tre modelli di punta avevano la stessa suola in carbonio. Dal 2021 ne è stata introdotta una nuova in carbonio: C-boost SRS, dedicata al modello Shot 2. I tecnici Sidi hanno mantenuto costanti i punti cruciali come la posizione dei fori per il montaggio della tacchetta e i relativi spessori corrispondenti. Questa scelta è stata fatta per garantire l’assenza di variabili biomeccaniche tra una suola e l’altra. A livello di tomaia invece le scarpe si differenziano in base al modello.
Matteo Trentin con le Sidi personalizzate per la lotta contro il Covid 19Matteo Trentin con le Sidi personalizzate per la lotta contro il Covid 19
Solette interne
Un punto sul quale negli ultimi anni c’è una ricerca maggiore di personalizzazione è la soletta interna. Sempre più atleti hanno dei propri plantari o solette, l’unica raccomandazione che fanno da Sidi è che gli stessi atleti verifichino che queste solette vengano adattate al volume e alla forma delle scarpe. Per chi non ha le proprie, Sidi fornisce per tutte le scarpe dei sottopiedi anatomici.
Grafica speciale per Trentin
Abbiamo chiesto se capita che arrivino delle richieste particolari e ci è stata segnalata quella di Matteo Trentin. Il campione quest’anno in forze all’UAE Team Emirates ha richiesto una grafica particolare per sostenere i medici e gli operatori in prima linea contro il Covid 19.
In effetti il fattore grafica è molto importante. Il team di grafici Sidi lavora per seguire la moda del momento e accontentare i gusti dei consumatori. Per i professionisti si lavora tenendo conto delle esigenze dei vari team di appartenenza.