Crono Road CR3, rinnovata la scarpa del medio di gamma

29.01.2024
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Crono rinnova e lancia la nuova calzatura che rappresenta un riferimento per la gamma media. E’ la CR3-24 (24 è un suffisso che rappresenta l’anno in corso), dotata di un rotore Boa nella parte alta e di un sistema multi contatto della tomaia per una fasciatura ottimale del piede.

Non ci sono più i due velcri superiori ed il rotore Boa L6 è dotato di un cavo che distribuisce le pressioni su tutta la porzione superiore del piede. Entriamo nel dettaglio.

Una forma moderna e comoda
Una forma moderna e comoda

Crono CR3, una delle più apprezzate

Questa scarpa è uno dei simboli dell’azienda veneta e in questo 2024 viene rinnovata completamente; non è solo una questione di trucco. Cambiano totalmente il sistema di chiusura, la costruzione e l’applicazione della tomaia. Di fatto c’è l’eliminazione della linguetta tradizionale. Una bella soluzione, mutuata dalla gamma più alta. Quest’ultima è integrata nel resto della tomaia che avvolge i lati del piede.

Aumenta il comfort, diminuisce il rischio di arriciamento del tessuto ed è maggiorato il potere fasciante. Non solo, diventa anche una sorta di barriera aggiuntiva che protegge il piede dalla pressioni che inevitabilmente si generano in fase di chiusura estrema del rotore. Rispetto alla versione precedente la Crono CR3-24 ha una resa tecnica superiore.

Calzata comfort-fit

La forma della calzatura prende il nome di comfort-fit. E’ ottenuta grazie al design della suola, più abbondante verso la sezione mediana e l’anteriore, ma anche grazie ad un’elasticità della tomaia (super light) che permette al piede di adagiarsi all’interno senza costrizioni e punti di pressione. Nel concetto comfort rientra anche la soletta con una densità che blocca le vibrazioni provenienti dal basso, il tutto a favore della comodità nel medio e lungo periodo.

La talloniera è integrata e nascosta sotto la tomaia. E pur essendo avvolgente, non ha l’obiettivo di stringere in modo eccessivo. C’è un tessuto controtrama interno che aiuta a trattenere il piede nelle fasi di trazioni, il tutto con un grado di libertà ampiamente sfruttabile da diverse tipologie di utenza.

La versione per l’off-road
La versione per l’off-road

La suola è carbocomp

La suola ha una sorta di scheletro centrale in carbonio, che è combinato ad una base della suola in nylon rinforzato. La rigidità è solo dove serve, per sostenere e per garantire una rigidità non eccessiva (7, nella scala dei valori Crono). La punta ed il tacco hanno degli inserti protettivi e utili per un buon grip quando non si è in sella. La Crono CR3-24 ha anche la versione off-road, che adotta il medesimo concetto di sviluppo e comfort, traslato alla mtb (ma anche gravel) con l’aggiunta di una suola dedicata. Il prezzo di listino è di 170 euro.

Crono

Crono CR1, Rebellin ci racconta la scarpa dell’azienda veneta

23.02.2022
6 min
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La forma è quella filante e omogenea di una calzatura che integra perfettamente la talloniera, con pochi fronzoli e tanta sostanza. Pianta larga votata al massimo comfort e sezione posteriore più asciutta per aderire al piede. Una tomaia super morbida che collima con il doppio rotore Boa Li2, queste sono alcune delle caratteristiche della versione 2022 della Crono CR1, senza dimenticare la suola full carbon. I feedback sulla Crono CR1 ci arrivano da un utilizzatore d’eccezione, Davide Rebellin.

Il particolare intreccio del cavo e il posizionamento del Boa Li2 superiore
Il particolare intreccio del cavo e il posizionamento del Boa Li2 superiore

Rigidità e comfort: si può fare

La suola tutta in carbonio ha un’indice di rigidità pari a 10 nella scala Crono ed è dedicata alla fascia di calzature al top del listino. E’ una suola lineare, dal fronte verso il retro e viceversa. Non adotta delle curvature e arcuature particolari, dettaglio che le permette di adattarsi a tutte le tipologie di piede e a chi utilizza plantari personalizzati con un supporto pronunciato dell’arco plantare. Ha una sorta di asimmetria, grazie agli spessori differenziati tra la sezione centrale (più spessa) ed i bordi (più sottili). Ha degli inserti di protezione del carbonio, sulla punta e nel tallone. La zona deputata alla tacchetta ha tre fori con un’ampia asola di scarrellamento (quasi 1 centimetro! È tantissimo ed è un bel vantaggio). Inoltre è presente il punto di memoria per il fissaggio delle tacchette Look.

Tomaia davvero morbida

A tratti sembra impalpabile. Ha una morbidezza da primato e al tempo stesso non è cedevole. Nella sezione mediana e davanti è più sottile, mentre nella zona vicino al collo del piede è più imbottita. Questo non è un dettaglio a caso e collima con un concept di comfort generalizzato, nel quale rientra anche la chiusura Boa. Il sistema Boa non si sviluppa solo con i due rotori Li2, ma grazie ai cavi, alla loro disposizione e ai punti di ancoraggio. La disposizione prevede le diverse zone che “spalmano” le pressioni che si generano e permette alla stessa tomaia di offrire un fitting ottimale. La talloniera è nascosta ed è impercettibile. Nell’interno c’è una sorta di tessuto controtrama che evita lo stallonamento. Tutto il rivestimento interno ha spessori variabili.

Lo shape segue anche la forma della suola, più asciutta dietro e ampia davanti
Lo shape segue anche la forma della suola, più asciutta dietro e ampia davanti

Soletta di qualità top

E’ sviluppata sulla base delle Solestar. Crea un giusto supporto, evita la pronazione, senza essere “invadente”, ma è anche dissipante nei confronti delle micro-vibrazioni. Ha uno strato interno che ha l’obiettivo di bloccare e stabilizzare. Il comfort su tutto, perché la Crono CR1 2022 è una calzatura da ciclismo, di fascia alta, che è estremamente comoda e piacevole da indossare anche per molte ore consecutivamente. Nel complesso e nella varie fasi della pedalata non si dimostra mai troppo rigida (considerando la categoria top level), pur supportando al meglio le fasi di spinta maggiormente accentuate. Ad esempio quando ci si alza in piedi sui pedali e si tende a dare tanta pressione al centro e sulla punta.

I Boa sfruttano la tomaia e viceversa

Qui entrano in gioco anche il “sistema chiusura” e il design della parte superiore della scarpa. Il Boa inferiore e l’intreccio dei cavi bloccano e adeguano la tomaia, quello superiore trattiene il piede, ma senza fermare la caviglia e lasciando spazio di azione al muscolo Retinacolo.

Molto interessante la soluzione adottata da Crono per l’abbinamento tomaia/chiusura proprio in questo punto (vicino al collo del piede), dove è prevista la fascia di chiusura, ma la tomaia è scaricata nella zona a contatto con l’estremità corporea. La soluzione risulta utile perché evita l’accumulo di sudore e calore. Di seguito arricchiamo l’articolo con i feedback di Davide Rebellin.

Quanto tempo è necessario per adattarsi in modo corretto ad una calzatura da bici?

La scarpa deve rispecchiare le necessità del ciclista e proprio l’atleta deve sentirla sua. Fin dalle prime pedalate ci deve essere un buon feeling. La scarpa da ciclista è una di quelle cose dove non ci si dovrebbe mai adattare, perché si rischia di stare scomodi. La indossi e senti che è tua.

E’ stato così anche per la CR1?

Ho avuto subito un buon feeling con la CR1, perché è una scarpa comoda e capace di dare un grande sostegno. Sono cosciente del fatto che la scarpa è un equipaggiamento molto soggettivo da valutare e talvolta sono necessari degli accorgimenti altrettanto soggettivi.

Ad esempio il plantare?

Un buon plantare sì, certo, di sicuro è un esempio che calza a pennello, ma se è di buona qualità e davvero personalizzato. In questo casi può potenziare le capacità della calzatura e sfruttare meglio la forma del piede, senza avere fastidi.

Rebellin con la calzatura versione 2021
Rebellin con la calzatura versione 2021
E rispetto alle scarpe normali, come si sceglie la taglia?

La scarpa da bici non deve mai stringere e non picchiare in punta. Deve circolare bene il sangue. Le chiusure Boa sono un vantaggio anche nei termini delle microregolazioni e devono essere sfruttate al meglio anche in questo senso. Ci deve essere un margine di comodità e un giusto compromesso tra libertà del piede e aderenza.

Il lato interno e la talloniera integrata
Il lato interno e la talloniera integrata
Un segreto per sfruttare i rotori Boa al massimo delle potenzialità?

C’è da considerare come piace la scarpa, se più fasciante, oppure più lasca e non troppo stretta. I rotori permettono di personalizzare l’aderenza in ogni momento, anche in movimento e nelle varie fasi di gara. Ad esempio, a me piace provare le varie soluzioni in allenamento, tirando e stringendo per più volte. E’ un modo per capire la scarpa e il comportamento della tomaia. Per quanto mi riguarda preferisco la scarpa aderente e stretta verso il collo del piede, con una maggiore libertà verso la punta ed i lati.

Suola in carbonio piatta e neutra, oppure con arco plantare pronunciato?

La mia esperienza mi porta a dire che una suola come quella della Crono CR1, più neutra e senza un arco plantare pronunciato è migliore, perché permette di sfruttare meglio un plantare personalizzato e lascia una sorta di libertà maggiore in una zona sensibile.

Il profilo laterale della calzatura 2022
Il profilo laterale della calzatura 2022
Una qualità di questa calzatura che emerge su tutte le altre. Un tuo parere?

Sicuramente il comfort, non stringe ed è piuttosto leggera. E’ molto avvolgente ed elimina il rischio di mal di piedi anche quando i rotori sono tirati al massimo. Alla comodità aggiungo il grip della zona posteriore, perché la scarpa non scalza.