MUNSTER (Francia) – Ci troviamo in Alsazia nel Sud della Francia, dove ogni anno il Tour de France rende omaggio a questi luoghi iconici per le due ruote. Qui Focus ha deciso di presentare in anteprima la nuova top di gamma che ha un solo obiettivo, la velocità. Si chiama Izalco Max ed è un nuovo capitolo della serie omonima che ha già convinto nel mercato recente.
La casa tedesca toglie il velo dalla sua ultima creazione, una bici aerodinamica che abbraccia rigidità e peso senza compromessi. Linee pulite e pratiche, che vanno dritto al sodo con un design elegante e attuale che strizza l’occhio al comfort. L’abbiamo provata in terra transalpina in esclusiva, scopriamola…
Pura velocità
Gli ingegneri di Focus per la realizzazione di questa Izalco Max non sono partiti da un foglio bianco. Nonostante ciò, la linea guida che ha contrassegnato passo dopo passo il progetto della nuova top di gamma è stata la velocità. Detto questo, c’è da fare una premessa, che il brand tedesco ha sottolineato più volte: una bici non è veloce in sé, ma deve essere il mezzo che permette al ciclista di esprimere la sua velocità senza compromessi.
Dopo un lungo periodo di sviluppo, questa Izalco Max rappresenta per Focus la bici da strada più veloce di sempre. E’ stata ottimizzata l’aerodinamica, migliorata la rigidità, resa più intuitiva la manovrabilità e non è stato aumentato il peso. Il risultato lo abbiamo constatato sulle colline francesi, spingendola alle alte velocità in discesa e apprezzandone la rigidità sulle salite più ripide. Una chiave di queste sensazioni è stata sicuramente il posizionamento del movimento centrale più in alto, in combinazione con l’angolo del tubo sterzo più ripido, che si è tradotto in una manovrabilità più agile e una migliore accelerazione.
Più aerodinamica
Durante la presentazione che ha avuto luogo a Munster, gli ingegneri di Focus hanno mostrato gli assi di miglioramento e i vantaggi pratici di questa riprogettazione della Izalco Max. Nei dettagli il lavoro ha portato a raggiungere un livello più alto di prestazioni aerodinamiche. Il risultato sono forme NACA raffinate con un miglioramento aerodinamico di 4,7 watt rispetto al modello predecedente.
Rispetto a un tubo tondo, la forma del tubo a profilo alare NACA (Comitato consultivo nazionale per l’aeronautica) riduce infatti drasticamente la resistenza. Questa nuova forma scelta e troncata combina vantaggi aerodinamici con elevata rigidità del tubo e peso ridotto. La galleria del vento ha confermato le aspettative. In numeri si ha un risparmio di 6,6 watt a 45 km/h, traducibili in un minuto e 47 secondi di vantaggio su una distanza di 45 chilometri rispetto al modello precedente, in condizioni identiche. Sotto la sezione “aero gain” c’è l’esempio della borraccia sul tubo obliquo che, quasi completamente protetta dal vento, imprime un effetto minimo di soli 0,3 watt.
Divertente e adattiva
Il carattere di questa Izalco Max è sicuramente riassumibile nella sua ottima versatilità e nel suo animo giocoso. La geometria va proprio in questa direzione seguendo questo approccio. Il segreto lo abbiamo individuato nell’equilibrio tra rigidità e comfort. Caratteristiche che si sono fatte scoprire laddove la velocità incontrava tratti più tecnici, dove la fiducia nel proprio mezzo faceva sì che la percezione della velocità venisse abbassata. Il tubo sella accorciato e la rigidità laterale della forcella sono due attori principali in questo senso.
Per una vestibilità su misura, la Izalco Max è proposta in sette misure da XXS a XXL. L’attacco manubrio segue questa filosofia e si può scegliere in sei lunghezze da 70 a 120 mm. Si può infatti passare facilmente a una versione più corta o più lunga dello stem per regolare il fitting, nonché aggiungere e rimuovere i distanziatori dell’attacco manubrio. Il tutto accompagnato da un cockpit pulito, con passaggio cavi interno, in grado di fornire anch’esso vantaggi aerodinamici importanti.
Le serie
Prima ancora di salire in sella, tra una domanda e l’altra rivolta agli ingegneri, ci siamo accorti del peso contenuto di questa Izalco Max. L’ago della bilancia per quanto riguarda il telaio si ferma a 865 grammi per la serie 9 e 1.050 per la serie 8. I pesi invece che seguono gli allestimenti vanno dai 7,20 chili della 9.9 agli 8,15 chili per la 9.7, oppure gli 8,20 chili per la 8.9 e i 9 chili per la 8.7. Per quanto riguarda la forcella, il peso è di 400 grammi.
Abbiamo parlato di serie, ma che cosa le distingue? Si differenziano per telai diversi in termini di struttura in fibra di carbonio e, come detto, di peso. Entrambe le serie condividono la stessa geometria, manovrabilità senza sforzo, cockpit pulito e aerodinamico, dimensioni, opzioni di lunghezza dello stem e impressionano anche per la rigidità allo stesso livello.
I prezzi con Shimano 105 partono dai 2.999 euro della 8.7. Segue la 8.8 a 3.999 euro per chiudere con la 8.9 a 4.799 euro. Per quanto riguarda invece la 9.7 con Sram Rival eTap AXS si parte dai 6.199 euro, mentre la 9.8 con Shimano Ultegra Di2 è venduta a 6.799 euro. Infine la 9.9 con Shimano Dura Ace si può acquistare a 8.999 euro.