Il gigante Milan a Torino e l’assalto dei 400 bambini

03.05.2024
4 min
Salva

TORINO – «Sarebbe bello se diventasse il Sinner del ciclismo». Di sicuro, la disponibilità e la gentilezza con i suoi piccoli tifosi, oltre alla classe sopraffina, sono doti che il gigante friulano classe 2000 del pedale e l’asso altoatesino del tennis (nato un anno più tardi) hanno in comune. Milan e Sinner: due fenomeni che quest’estate a Parigi cullano il sogno olimpico nei rispettivi sport e che sono destinati a far sognare la platea italiana per tanti anni.

Il paragone scherzoso degli organizzatori, al termine del riuscitissimo evento organizzato dal Motovelodromo Torino con Lidl-Trek, ben tratteggia i lineamenti del campione. Seppur meno popolare del collega tennista, Milan ha tanti in punti in comune e vanta già un palmares di tutto rispetto tra la gemma a cinque cerchi di Tokyo e i titoli europei e mondiali in pista. A questi si aggiunge la splendida maglia ciclamino conquistata lo scorso anno all’esordio al Giro.

Quattrocento bambini e bambine delle scuole torinesi erano in visibilio per Johnny, a sua volta preoccupato che non si bagnassero troppo e pronto ad accoglierli tutti per la foto ricordo al termine della simpatica chiacchierata. Un campione si vede anche in questo e si leggeva dai suoi occhi che il bagno di folla l’ha caricato ancor di più in vista di quel sogno matto a tinte rosa che spera diventi realtà di fronte alla Gran Madre sabato pomeriggio.

Abbiamo incontrato Milan ieri mattina al Motovelodromo di Torino
Abbiamo incontrato Milan ieri mattina al Motovelodromo di Torino
Jonathan, ti aspettavi un’accoglienza così?

E’ stato veramente bellissimo incontrarli tutti, parlare un po’ con loro e vedere quanto fossero contenti di esserci, di tifarci e di conoscerci. E’ stata una mattinata splendida, peccato soltanto per il tempo.

Sabato però il meteo dovrebbe essere clemente: che inizio di Giro d’Italia sarà?

Vediamo, perché la salita è bella dura. Sei-sette chilometri di ascesa molto insidiosi, a una ventina di chilometri dal traguardo: sono curioso di vedere che corsa verrà fuori. Sarà imprevedibile.

Dopo l’esordio trionfale in maglia ciclamino e il cambio di squadra, come approcci la tua seconda Corsa Rosa in carriera?

Sono qui con un bel team, pronto a supportarmi nelle volate e per la classifica con Juanpe (Lopez, ndr). Quest’anno le sensazioni sono buone, un po’ come quelle dello scorso, e proprio in quest’ottica cercherò di vivere alla giornata. E’ una strategia che ha funzionato nell’ultimo Giro, per cui cercherò di godermela e di dare il mio massimo anche stavolta.

Autografi e risposte ai bimbi. Peccato a un tratto per la pioggia
Autografi e risposte ai bimbi. Peccato a un tratto per la pioggia
Hai già segnato qualche tappa col circoletto rosso?

Come dicevo, pur essendo molto impegnativo, il percorso della prima tappa mi piace. Essendo l’inizio, tutti saranno belli freschi e si andrà a mille. Vedremo chi si muoverà, però senza dubbio si farà tanta fatica. Non nascondo però che, come tutti sapete, essendo la prima, si può arrivare a raggiungere una certa maglia, mentre dal secondo giorno sarà già impossibile.

Già, perché domenica il Santuario di Oropa, nel nome di Pantani, farà selezione. Che ricordi hai del Pirata?

Dico la verità, non tantissimi vista la mia età, però l’eredità che ci ha lasciato è qualcosa di unico.

Lo scorso anno ti eri presentato al via un po’ a fari spenti, mentre stavolta le aspettative nei tuoi confronti sono alte: ti pesa o ti senti pronto?

Quest’anno ci sono tantissimi ragazzi che sono forti in volata e riconfermarsi è sempre difficile. Però, il mio piano è di prendere una giornata dopo l’altra, divertirmi, fare un bel lavoro per la squadra e, ovviamente, vincere. I conti li faremo a Roma.

Chi sono i velocisti che temi di più?

Olav Kooij è uno che ha delle buone potenzialità per tenere anche in salita, mentre per le tappe completamente pianeggianti c’è Tim Merlier. Loro due sono i velocisti che temo di più, poi ce ne sono molti altri insidiosi.

Ieri sera, alla presentazione delle squadre, Milan accolto con grande calore
Ieri sera, alla presentazione delle squadre, Milan accolto con grande calore
Pogacar è da temere anche allo sprint?

Magari ci farà qualche sorpresa (sorride, ndr). Comunque, è bellissimo averlo al Giro, anche se ci metterà in difficoltà nelle salite e sicuramente non sarò davanti lì con lui in quel contesto.

Come vedi la cronometro di Desenzano per le tue caratteristiche?

E’ una cronometro vera, bella lunga. E’ un bel punto di domanda, anche perché mi sono preparato bene per le volate e per arrivarci il più fresco possibile, anche in caso di tappe ondulate. Con il tempo mi sono ripromesso di migliorare anche nelle cronometro, quindi, piano piano facciamo tutto.

Un portafortuna in valigia?

Quello c’è sempre, ma non posso dire qual è.

L’eleganza di Gios incontra il Club Italia

05.04.2023
4 min
Salva

Con la consegna di 12 Gios Gti in edizione speciale si è celebrato lo scorso 25 marzo al Motovelodromo Fausto Coppi di Torino l’incontro fra due realtà che, seppure in forma diversa, sono portatrici dei valori che caratterizzano il vero Made in Italy. Da una parte il Club Italia, un’associazione sportivo-culturale nata nel 1987 con l’intento di promuovere l’immagine dell’automobile italiana in ogni suo aspetto: sportivo, tecnico, culturale e sociale. Dall’altra Gios Torino, uno dei marchi che hanno fatto la storia del ciclismo, e che ancora oggi è sinonimo di artigianato italiano di qualità.

L’evento si è tenuto all’interno del Motovelodromo Fausto Coppi a Torino
L’evento si è tenuto all’interno del Motovelodromo Fausto Coppi a Torino

Facciamo un passo indietro

L’evento che si è svolto al Motovelodromo Fausto Coppi di Torino trova le sue radici nel 2021 ed esattamente a L’Eroica. In occasione dell’evento di Gaiole in Chianti è sbocciata l’idea di creare una Gios “speciale” per i soci del Club Italia. Lo scorso mese di dicembre, in occasione della cena di Natale dei soci del Club, organizzata presso presso il Museo Casa Enzo Ferrari a Modena, si è tenuto un vero e proprio sorteggio per abbinare a ciascun socio un numero di serie da 1 a 12. Dodici infatti sono state le bici realizzate da Gios Torino per i soci del Club Italia.

Marco e Aldo Gios insieme alle 12 Gios Gti consegnate all’associazione Club Italia
Marco e Aldo Gios insieme alle 12 Gios Gti consegnate all’associazione Club Italia

Una location speciale

La consegna delle dodici biciclette, come anticipato, si è svolta presso il Motovelodromo Fausto Coppi di Torino, in una location davvero unica e con un legame forte con il mondo del ciclismo. Qui in passato si sono concluse alcune tappe del Giro d’Italia e della Milano-Torino, la classica più vecchia tra quelle presenti ancora oggi nel calendario ciclistico internazionale. A consegnare le bici nelle mani dei futuri proprietari, sono stati Aldo Gios e suo figlio Marco, che insieme guidano l’azienda di famiglia. Accanto a loro, il Presidente del Club Italia Stefano Macaluso e il socio Luca Morazzoni, che hanno curato e seguito questo particolare progetto per la loro associazione.

I membri di Club Italia hanno avuto modo di provare le bici all’interno del Motovelodromo
I membri di Club Italia hanno avuto modo di provare le bici all’interno del Motovelodromo

Dalla pista a Superga

Dopo aver ricevuto la loro bici “numerata”, i soci del Club Italia hanno avuto l’opportunità di sfilare in passerella all’interno del Motovelodromo accanto ad una Dallara Stradale Club Italia, ad una Lancia Aurelia B20 e ad una Lancia Flaminia Pininfarina: tre vetture diversissime, accomunate da una elegante livrea blu, rappresentative, insieme alla Gios Torino Gti Club Italia, di una capacità di fare e di uno stile tutti italiani. Terminata la sfilata in pista, i soci del Club non hanno resistito alla tentazione di provare subito su strada le loro nuove Gios Gti. Hanno così deciso di raggiungere tutti insieme la Basilica di Superga che domina Torino. Una breve ma impegnativa sgambata per godersi il piacere di una prima uscita in compagnia sotto gli sguardi e i commenti di ammirazione dei tanti ciclisti incontrati lungo la strada.

Successivamente, con una pedalata sulle strade di Torino, il gruppo è arrivato fino alla Basilica di Superga
Successivamente, con una pedalata sulle strade di Torino, il gruppo è arrivato fino alla Basilica di Superga

Qualche curiosità

Per farci raccontare qualcosa di più su questa particolare giornata abbiamo deciso di contattare Marco Gios, che ci ha svelato qualche curioso “dietro le quinte”.

«Per noi è stata un’esperienza bellissima e molto gratificante – esordisce – il Club Italia è fatto da persone appassionate di tutto ciò che rappresenta quanto di “bello” viene realizzato in Italia. Essere stati scelti da loro è per noi un grande orgoglio. Prima della consegna avvenuta al Motovelodromo, i soci sono passati da noi in negozio per verificare che la misura della loro nuova bici fosse perfetta.

«Il giorno della consegna ufficiale – prosegue – abbiamo dovuto effettuare sono delle piccole regolazioni “di fino”. Per ciascun socio abbiamo poi fatto realizzare un maglia speciale che è stata indossata in occasione della sfilata in pista e della scalata verso il colle di Superga».

Chiacchierando con Marco Gios abbiamo scoperto che per lui il Motovelodromo di Torino ha un significato speciale.

«E’ vero – ci racconta – Mi sono laureato in architettura nel 2010 e il titolo della mia tesi era il seguente: “Il Centro Internazionale della Cultura della Bicicletta. La riqualificazione del Motovelodromo Fausto Coppi di Torino”».

Chiudiamo con una curiosità. I tubi con i quali sono state realizzate le dodici Gios Torino Gti per i soci del Club Italia sono firmati Columbus, azienda produttrice di tubi in acciaio di alta gamma fondata da Angelo Luigi Colombo. Nel dopoguerra Columbus collaborò con Maserati e Ferrari per la costruzione dei telai per le auto da corsa di Juan Manuel Fangio, Luigi Villoresi e Alberto Ascari. La conferma che il mondo dell’automobile e quello della bicicletta hanno più punti di contatto di quelli che si è normalmente portati a pensare.

Gios

Club Italia